Si celebra il 5 dicembre, per la 34ma volta dalla sua istituzione, la Giornata mondiale del volontariato (International Volunteer Day), nata per volontà delle Nazioni Unite nel 1985 col fine dichiarato di riconoscere il lavoro di chi opera nel settore. Titolo del 2019 è Volontariato per un futuro inclusivo, quanto mai appropriato per l'Italia se si pensa agli attacchi, spesso durissimi, cui quotidianamente è sottoposto il volontariato. La scelta è legata al decimo dei 17 obiettivi fissati dall’Agenda Onu 2030 per lo sviluppo sostenibile: “Ridurre le disuguaglianze all’interno e fra le nazioni”. Perché, come ha scritto lo United Nations Volunteers, agenzia che per l'Onu si occupa dell'organizzazione della manifestazione globale, “il volontariato fornisce alle persone, in particolare a quelle più frequentemente escluse, opportunità che hanno impatto concreto sulle loro vite e svolge un ruolo costruttivo nelle comunità attraverso la messa a disposizione gratuita di tempo e capacità”.
Sostenere il Terzo Settore diventa quindi motore necessario per spingere il mondo nella direzione dell'equità. E, malgrado sovranismi e affini, in Italia la macchina della solidarietà, che nel mondo conta su oltre un miliardo di persone, spinge sull'acceleratore in maniera importante. Secondo le ultime rilevazioni ufficiali dell'Istat, sono oltre 6 milioni e mezzo gli italiani impegnati a vario titolo nel circuito del volontariato (il 12% dell'intera popolazione nazionale). Un settore che contribuisce, e non poco, anche a tirar su la depressa curva occupazionale del presente italiano se è vero, come è vero, che occupa 844mila 775 persone.
A livello di produzione economica, parliamo, spalmato su un totale di 350mila istituzioni no profit, di un fatturato che si aggira intorno ai 64 miliardi. Fatturato che, se da un lato viene messo a rischio dai continui tagli a livello centrale, dall'altro viene accresciuto dai cittadini attraverso un 5X1000 in costante progressione: nel 2018 sono stati devoluti alle associazioni no profit 509 milioni di euro.
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