lunedì 31 maggio 2021

Giornata senza tabacco

Ogni anno il 31 maggio, dal 1988, l’Organizzazione Mondiale della Salute celebra il World No Tobacco Day (WNTD), una giornata di riflessione globale sui rischi associati al fumo.

La pandemia ha significativamente cambiato le abitudini degli italiani rispetto al fumo: dopo la riduzione registrata ad aprile 2020 rispetto a tre mesi prima (pre lockdown), a maggio 2021 i fumatori sono cresciuti di 1,2 milioni, con una prevalenza del 26,2% (circa 11,3 milioni) rispetto anche al novembre scorso (24%). E' quanto emerge da uno studio longitudinale dell'Iss svolto in collaborazione con l'Istituto Farmacologico Mario Negri, presentato oggi in occasione della Giornata mondiale senza tabacco . Tre i sondaggi su un campione (3.000) di 18-74 anni rappresentativo della popolazione italiana secondo le principali variabili socio demografiche nei seguenti tempi: gennaio 2020 (pre lockdown), aprile 2020 (pieno lockdown), novembre 2020 (parziale lockdown), maggio 2021 (parziali riaperture). "Un ruolo chiave nell'aumento dei fumatori - spiega Roberta Pacifici, direttore del Centro nazionale dipendenze e doping dell'Iss - lo hanno avuto i nuovi prodotti del tabacco (sigarette a tabacco riscaldato, Htp) e le e-cig: il loro uso in Italia contribuisce alla iniziazione e alla ricaduta del consumo di sigarette tradizionali e ne ostacola la cessazione, alimentando l'epidemia tabagica".

mercoledì 26 maggio 2021

Un augurio per Vesak

«Buddisti e cristiani: Promuoviamo la cultura della cura e della solidarietà». È questo il tema per il 2021 dell’annuale messaggio che il Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso ha inviato oggi, mercoledì 26, ai buddisti per la festa di Vesakh, durante la quale si commemorano i principali avvenimenti della vita di Buddha. La festa del Vesakh/Hanamatsuri, nei vari Paesi di cultura buddista, è celebrata in date diverse, secondo le differenti tradizioni. Quest’anno ricorre nella maggior parte di essi proprio oggi.

L’insegnamento buddista sui Brahmavihara (le quattro dimore o virtù celesti) ci offre un messaggio sempre valido di solidarietà e cura attiva. Parlando di mettā (gentilezza d’amore), esorta i seguaci a coltivare l’amore sconfinato verso tutti. «Come una madre protegge il figlio anche a costo della vita, così si coltivi una gentilezza d’amore incommensurabile verso tutti gli esseri viventi» (Mettā Sutta). Seguendo l’insegnamento del Buddha, i medici sono ugualmente incoraggiati ad «affrettarsi nel compiere le opere buone, astenendosi dal male, perché chi è lento nel fare il bene tende a compiacersi nel fare il male» (Dhammapada, 116).

La drammatica situazione della pandemia da covid-19 rafforzi i nostri legami di amicizia e ci unisca ancor più nel servizio alla famiglia umana, adottando «la cultura del dialogo come via, la collaborazione comune come condotta, la conoscenza reciproca come metodo e criterio» (Papa Francesco, Fratelli tutti, 285).

Buona festa!

Messaggio, firmato dal cardinale presidente Miguel Ángel Ayuso Guixot
e dal segretario monsignor Indunil Janakaratne Kodithuwakku Kankanamalage.

Pubblicato dal Dicastero per il dialogo interreligioso

Il Myammar ancora spezzato dalla violenza

Una grande tragedia umana, l'attacco dei villaggi dell'area di Loikaw, nello stato birmano di Kayah. Nel villaggio di Kayanthayar anche la chiesa cattolica del Sacro Cuore è stata sventrata da colpi di mortaio e, tra gli sfollati che vi si erano rifugiati, quattro persone sono morte e molti sono i feriti, tra donne e bambini. Atti violenti e bombardamenti continui con armi pesanti su un gruppo spaventato di donne e bambini rifugiati nella chiesa la notte del 23 maggio. 

Gli sfollati si sono rifugiati nella giungla, esposti ad un destino incerto, in carenza di cibo, acqua, riparo, igiene, medicine. L’emergenza umanitaria che coinvolge oltre ventimila sfollati.

L’appello del cardinale Bo va al nocciolo della questione: a parte tutti i protocolli internazionali sulla tutela di chiese, templi, scuole, ospedali, e luoghi di valore storico-culturale anche durante i conflitti, «ricordiamo che il sangue che viene versato non è il sangue di un nemico; quelli che sono morti e quelli che sono stati feriti sono i cittadini di questo Paese. Non erano armati; erano dentro la chiesa per proteggere le loro famiglie. Ogni cuore in questo Paese piange per la morte di persone innocenti».

Il cardinale Charles Maung Bo, arcivescovo di Yangon e presidente della conferenza episcopale birmana riferisce che la questione del “sangue innocente” versato sul suolo birmano sta agitando i leader religiosi nel Paese e rinnova l’appello per la pacificazione, in un Paese che potrebbe ben presto affrontare una nuova ondata di covid-19. «Il conflitto è un’anomalia crudele in questo momento. La pace è possibile; la pace è l’unica strada»

Gli esponenti di tutte le comunità di fede, i leader religiosi birmani, oggi sono pronti a rilanciare l’iniziativa del forum consultivo sulla pace e la riconciliazione come uno spazio aperto per il dialogo, dicendosi sempre «dalla parte del popolo del Myanmar e pronti a difendere la sacralità della vita umana e auspicando e lavorando «per un mondo senza guerra e violenza».

Leggi articolo di Paolo Affatato

martedì 25 maggio 2021

Festival biblico dal vivo

Dall’11 al 27 giugno il Festival Biblico tornerà dal vivo con una sfida impegnativa ma anche imprescindibile: parlare di fratellanza universale, un tema solo apparentemente scontato e invece oggi particolarmente necessario, evocato dal titolo scelto per questa 17ª edizione - "Siete tutti fratelli" - che riprende parte delle parole di Gesù riportate dal Vangelo di Matteo.

Non siamo ancora in grado di discernere le ricadute che potrà avere la situazione inattesa e inedita che stiamo vivendo e, anche per questo, il Festival ha avvertito l’urgenza di tornare a incontrarsi, a discutere, a interrogarsi intorno a un tema, spesso evocato retoricamente, che riguarda tutti, sia per la comune appartenenza alla famiglia umana, sia per la figliolanza di tutti nella paternità di Dio: si tratta di pensarci insieme, fratelli e sorelle, e insieme alla Terra.

La stagione culturale 2021 del Festival, che si è aperta il 24 gennaio in occasione della Domenica della Parola ed è proseguita nei mesi di marzo e aprile con le iniziative online del Festival Biblico extra, continua, quindi, con un nuovo appuntamento dal vivo che dall’11 al 27 giugno 2021 coinvolgerà le città e le province che ad oggi fanno parte del progetto: Vicenza, Verona, Padova, Rovigo, Vittorio Veneto e Treviso.

Intorno al tema della fratellanza, saranno come di consueto molteplici gli approcci e i linguaggi che daranno vita a un calendario di oltre 140 appuntamenti tra dialoghi, approfondimenti biblico-teologici, spettacoli, mostre e concerti.

 Vedi il programma completo


lunedì 24 maggio 2021

Essere cristiani in Cina

Il 20 maggio nel primo pomeriggio almeno 100 poliziotti della provincia dell'Hebei, da Cangzhou, Hejian, e Shaheqiao, hanno circondato l'edificio usato come seminario diocesano a Shaheqiao (Hebei). Xinxiang, infatti, usava come seminario una piccola fabbrica di proprietà di un cattolico dell'Hebei. La diocesi non era stata riconosciuta al governo cinese

La polizia è penetrata nell'edificio e ha arrestato quattro sacerdoti, insegnanti del seminario, e altri tre sacerdoti che svolgono lavoro pastorale. Insieme a loro sono stati arrestati 10 seminaristi che ricevevano lezioni nella fabbrica. La prefettura apostolica di Xinxiang non è riconosciuta dal governo cinese. Per questo, tutte le attività di sacerdoti, seminaristi e fedeli sono considerate «illegali» e «criminali».

Secondo molti osservatori, dalla firma dell’Accordo provvisorio fra Cina e Santa Sede, la persecuzione contro i cattolici – specie quelli non ufficiali – si è accresciuta.

L’Accordo riguarda solo la nomina di nuovi vescovi, ma aveva come premessa che il resto della situazione della Chiesa rimanesse in stand-by, in attesa di affrontare i problemi con il dialogo fra le due parti. Invece le forze di polizia hanno messo vescovi agli arresti domiciliari, comminato multe altissime ai fedeli, cacciato parroci dalle chiese, arrestato sacerdoti e seminaristi.

domenica 23 maggio 2021

29 anni fa...

Un ricordo per il giudice, la scorta e per tutti coloro che hanno dedicato la vita per la lotta contro la mafia.

giovedì 20 maggio 2021

Un appello per le api

Il 20 Maggio è la giornata mondiale delle Api. Il declino delle api e degli insetti impollinatori purtroppo non si è arrestato. Greenpeace denuncia che negli ultimi anni si continua ad assistere a fenomeni di morìe e di spopolamento di alveari. 
Quest’anno, già a partire dalla fine di marzo, alcuni apicoltori lombardi hanno iniziato a segnalare diversi episodi di spopolamenti di alveari nella pianura tra le province di Cremona, Lodi, Mantova e Brescia. Una zona che si contraddistingue per essere destinata ad un’agricoltura intensiva con prevalenza di monocoltura di mais (utilizzato principalmente per i mangimi) e dove si conta la presenza anche di altre colture come frumento e pioppi. 

Sono ben 600 le segnalazioni raccolte. Si stima che oltre 10 milioni di api non hanno fatto più ritorno ai loro alveari.

Leggi da Greenpeace

mercoledì 19 maggio 2021

Pianeta sano, Persone sane


Abbiamo un’opportunità come nessun’altra. Questo è un anno eccellente per le opportunità di prendersi cura del creato di Dio.

A ottobre, i leader mondiali partecipanti alla Conferenza delle Nazioni Unite sulla Biodiversità (COP15) fisseranno obiettivi significativi per proteggere il creato.

A novembre, in occasione della 26esima Conferenza delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (COP26), i paesi dovranno annunciare i loro piani per raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi.

Come cattolici, stiamo alzando la nostra voce con una petizione cattolica mondiale che suggerirà ai leader mondiali come doversi prendere cura del creato di Dio.

Firma la petizione:

- Affrontare insieme l'emergenza climatica e la crisi della biodiversità
- Limitare il riscaldamento a 1,5 gradi Celsius e promettere che non ci sarà più perdita di biodiversità
- Garantire un'equa azione globale, compreso il sostegno alle persone più colpite
- Proteggere e rispettare i diritti umani, compresi i diritti delle popolazioni indigene e delle comunità locali nell'azione per il clima e la biodiversità

martedì 18 maggio 2021

Un cantore dello spirito

 
Mi hanno sempre affascinato i testi e le melodie delle canzoni di Franco Battiato, enigmatiche ed evocative insieme, lasciavano trasparire la ricerca di un "oltre" inafferrabile.
Ha fissato la morte negli occhi nel documentario "Attraversando il bardo"ed ora è immerso nella verità che cercava...

lunedì 17 maggio 2021

No ad ogni forma di intolleranza e discriminazione

 
 
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nella Giornata internazionale contro l'omofobia, la transfobia e la bifobia solleva forte un "no" a qualsiasi forma di discriminazione e intolleranza. È un “no” assoluto a qualsiasi atteggiamento possa intaccare il principio di uguaglianza ribadito dalla Costituzione Italiana. Un momento di riflessione «per ribadire il rifiuto assoluto di ogni forma di discriminazione e di intolleranza e, dunque, per riaffermare la centralità del principio di uguaglianza sancito dalla nostra Costituzione e dalla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea».


Le attitudini personali e l'orientamento sessuale infatti, ricorda il presidente della Repubblica, «non possono costituire motivo per aggredire, schernire, negare il rispetto dovuto alla dignità umana», perché laddove ciò accade «vengono minacciati i valori morali su cui si fonda la stessa convivenza democratica». Ma è nel passaggio successivo del messaggio di Mattarella che viene sottolineata con forza il valore delle diversità. «La società infatti viene arricchita dal contributo delle diversità – aggiunge - Disprezzo, esclusione nei confronti di ciò che si ritiene diverso da sé, rappresentano una forma di violenza che genera regressione e può spingere verso fanatismi inaccettabili».

Da "Avvenire"

La prima Giornata internazionale contro l'omofobia ha avuto luogo il 17 maggio 2004, a 14 anni dalla decisione (17 maggio 1990) di rimuovere l'omosessualità dalla lista delle malattie mentali nella classificazione internazionale delle malattie pubblicata dall'Organizzazione mondiale della sanità. 

In data 16 aprile 2021 l'omosessualità rimane reato ufficialmente in circa 67 paesi del mondo. De facto in altri 2 paesi che non la condannano espressamente ma mantengono pratiche discriminatorie.

domenica 16 maggio 2021

Si fermi il frastuono delle armi. Non si costruisce la pace distruggendo l’altro

Seguo con grandissima preoccupazione quello che sta avvenendo in Terra Santa. In questi giorni, violenti scontri armati tra la Striscia di Gaza e Israele hanno preso il sopravvento, e rischiano di degenerare in una spirale di morte e distruzione. Numerose persone sono rimaste ferite, e tanti innocenti sono morti. Tra di loro ci sono anche i bambini, e questo è terribile e inaccettabile. La loro morte è segno che non si vuole costruire il futuro, ma lo si vuole distruggere.

Inoltre, il crescendo di odio e di violenza che sta coinvolgendo varie città in Israele è una ferita grave alla fraternità e alla convivenza pacifica tra i cittadini, che sarà difficile da rimarginare se non ci si apre subito al dialogo. Mi chiedo: l’odio e la vendetta dove porteranno? Davvero pensiamo di costruire la pace distruggendo l’altro? “In nome di Dio che ha creato tutti gli esseri umani uguali nei diritti, nei doveri e nella dignità, e li ha chiamati a convivere come fratelli tra di loro” (cfr. Documento Fratellanza Umana) faccio appello alla calma e, a chi ne ha responsabilità, di far cessare il frastuono delle armi e di percorrere le vie della pace, anche con l’aiuto della Comunità Internazionale.

Preghiamo incessantemente affinché israeliani e palestinesi possano trovare la strada del dialogo e del perdono, per essere pazienti costruttori di pace e di giustizia, aprendosi, passo dopo passo, ad una speranza comune, ad una convivenza tra fratelli.

Regina Coeli, 16 maggio 2021

 

sabato 15 maggio 2021

Dal 16 al 25 maggio 2020: Settimana Laudato Si’

In occasione del 6° anniversario dell’enciclica sulla cura della casa comune. L’edizione 2021 della Settimana Laudato Si' celebrerà anche la chiusura dell'Anno dell’Anniversario Speciale Laudato Si’, mostrando quanto in questo tempo le cose siano cambiate.

Lunedì 17 maggio, alle ore 19 CET: le opportunità politiche nel 2021 per creare il cambiamento e i preparativi per il vertice COP15 delle Nazioni Unite sulla Biodiversità e il Vertice sul Clima COP26.

Martedì 18, alle 14: Università e alle istituzioni di tutto il mondo che hanno reso la Laudato Si’ parte integrante dei loro programmi formativi. I leader di rinomate istituzioni di tutto il mondo condivideranno esperienze pratiche e suggerimenti su come utilizzare il testo per ispirare gli studenti. 

Mercoledì 19, alle ore 15: “Economia, Combustibili fossili e Diritti Umani”, per portare l’attenzione sulle linee guida sul disinvestimento sull’energia fossile del Vaticano e sul più grande impegno di fede e disinvestimento cattolico mai intrapreso finora. 

Giovedì 20, alle ore 15: “Seminare speranza per il pianeta/ Rete di preghiera per la cura del creato”. Protagonisti di questa sessione saranno religiosi e religiose impegnati nella divulgazione della Laudato Si' che condivideranno storie di conversione ecologica, sia personale che comunitaria.

Venerdì 21 maggio in occasione della Giornata Mondiale di Azione per la nostra Casa Comune, verrà lanciato un appello a individui, comunità e istituzioni di tutto il mondo, con l’invito ad organizzare un'azione concreta per prendersi cura del pianeta, dalle iniziative di sostenibilità agli eventi educativi, fino agli incontri di preghiera. 

Sabato 22, alle ore 19: Festival Laudato Si “Canzoni per il Creato” che presenterà la biodiversità perduta nel mondo e le sue conseguenze, concentrandosi sui problemi di biodiversità nelle regioni degli artisti e dei musicisti. Durante l’evento, si rifletterà sul messaggio del Vaticano per la Giornata Mondiale della Biodiversità, saranno annunciati i vincitori del concorso fotografico Momento Laudato Si', e saranno presentati i vincitori del Concorso Storia Laudato Si'. 

Domenica 23, alle ore 15: Incontro di Preghiera da Assisi e Roma per la chiusura dell’Anno dell’Anniversario Speciale Laudato Si’ con l’invocazione allo Spirito Santo affinché guidi l’impegno della Chiesa nel prendersi cura della casa comune, e la consegna di uno speciale Mandato missionario agli animatori locali Laudato Si' e ad altri operatori pastorali, affinché vadano ad annunciare 'il Vangelo della Creazione' in ogni angolo del globo. La celebrazione sarà guidata dal cardinale Luis Antonio Tagle, prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli. 

Lunedì 24, alle ore 23.30, una tavola rotonda rifletterà sull’accesso all’acqua e ai servizi igienico-sanitari di base nelle strutture sanitarie cattoliche con la partecipazione del cardinale Peter Turkson, prefetto del dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale. 

Martedì 25 maggio, il lancio ufficiale della Piattaforma di Iniziative Laudato Si'.
 

Maggiori informazioni su www.laudatosiweek.org/it.


 

venerdì 14 maggio 2021

STANDING TOGETHER

Messaggio di speranza dal blog Standing together

Se vogliamo costruire un futuro qui nella regione senza paura, un futuro fatto di sicurezza, libertà e pace, dobbiamo creare una vera partnership arabo-ebraica qui, non solo di parole, ma di azione. Questa non è solo una cosa giusta da fare, ma è l'unica cosa giusta da fare.


Oggi è della massima importanza per noi affermare in modo inequivocabile che ogni danno a persone innocenti è completamente illegittimo. Le scene a cui abbiamo assistito nelle varie parti del paese, il danneggiamento di civili, sinagoghe e proprietà, e le bande di persone che si organizzano con l'obiettivo di "vendicarsi", minacciare e danneggiare le persone - sono illegittime. Non dobbiamo accettare o tollerare la violenza commessa dagli ebrei contro gli arabi, né dagli arabi contro gli ebrei. L'abbiamo già visto, lo sappiamo già. Ogni situazione in cui qualcuno di noi, arabo o ebreo, teme per la propria vita a casa o per strada, è insopportabile e non dobbiamo lasciarci trascinare lì.

Negli ultimi dieci anni abbiamo visto ripetutamente un numero di demagoghi che hanno costruito la loro base di potere, influenza, ricchezza e movimenti politici intorno a separarci, dividerci e tentare di conquistare. È giunto il momento per noi di dire di no. I bombardamenti a Gaza, le violente escalation a Gerusalemme, quello che stiamo vedendo a Lod, tutto questo avrebbe potuto essere evitato. Nessuno di questi orribili eventi era destinato a succedere. Tutti compromettono gravemente e sfigurano la possibilità che tutti noi qui viviamo insieme una vita piena e appagante con sicurezza.

Pertanto, questo momento presente è un test per la stragrande maggioranza degli arabi e degli ebrei che vogliono vivere qui insieme in pace, sicurezza e uguaglianza - dobbiamo scegliere di stare insieme.

giovedì 13 maggio 2021

Guns - Contro le armi

Ho comperato questo libro, ad un costo piuttosto esoso, per la curiosità di vedere che cosa aveva da dire il re dell'horror sulle armi.
In effetti, il discorso è piuttosto chiaro e pungente e contiene delle importanti proposte per l'amministrazione americana fa sempre tenuta al palo dalle lobbie delle armi.

Scritto nel 2012 dopo l'ennesima strage in una scuola americana, descrive con sagacia le varie fasi percorse dalla stampa e dall'opinione pubblica dallo shock, all'urgente questione di regolamentare la vendita delle armi, all'oblio. 
Il sottotitolo italiano è fuorviante. L'autore di Carrie, It e Shining non è contrario al possesso di armi in sè, ma fa riflettere su quanto la presenza di armi in casa faccia aumentare la probabilità di suicidi e omicidi domestici. Per questo propone tre cose di buon senso: 
- il controllo dei precedenti e dello stato di salute mentale di chi chiede di acquistare delle armi;
- il divieto di vendita di caricatori superiori alle dieci pallottole (eight Is enough), perché questo consentirebbe di bloccare un malintenzionato che spara all'impazzata;
- vietare l'uso di armi di assalto, che per paradosso, sono legalmente commercializzate e detenute negli USA. L'Australia ha fatto questo passo e ha ridotto sensibilmente il numero di stragi.

Lo scrittore americano ha ritirato dal commercio un suo libro "Obsession", che era stato citato da più di un giovane autore di stragi a mano armata. Come ha fatto lui volontariamente e con dispiacere, invita a fare altrettanto anche il governo, allo scopo di non dare occasioni a chi è già fragile di mente.

Ogni 16 ore una donna viene uccisa con un colpo d'arma da fuoco dal suo compagno attuale o fa uno precedente.
Ogni giorno otto bambini o ragazzi vengono colpiti per sbaglio dalle armi da fuoco in famiglia.
Regolamentare potrebbe essere un passo decisivo nella prevenzione di questi fenomeni.
"Finchè non accadrà, le sparatorie continueranno. Vedremo le scritte ULTIM'ORA, i video sfocati fatti con im cellulare di gente che corre, i parenti in lacrime, i carri funebri per le strade... Perché, ragazzi, è così che vanno le cose".

mercoledì 12 maggio 2021

Cosa succede in Israele?

All’inizio di Ramadan, il mese più sacro per i musulmani, la polizia ha deciso di innalzare delle barriere attorno alla piazzetta a gradoni davanti alla porta di Damasco. È un luogo dove i giovani palestinesi si ritrovano alla fine del digiuno quotidiano. 

Una mossa che sarebbe dovuta servire a evitare assembramenti che ha suscitato proteste contro le barricate: la prima fiammella dell’incendio che sta divampando dall’area della Spianata delle Moschee dove gli agenti antisommossa hanno fatto irruzione nei giorni scorsi arrestando i dimostranti, sequestrando pietre e bastoni. Gli arabi si sono scontrati anche con i militanti di estrema destra che hanno marciato per le strade dopo che su TikTok sono circolati i video di assalti contro passanti ebrei. 

Il premier Benjamin Netanyahu ha ordinato alla polizia di rimuovere le transenne davanti alle mura della Città Vecchia e di cercare di ridurre le tensioni. Proprio lunedì 10 maggio è stato il Giorno di Gerusalemme, celebrato dai nazionalisti israeliani, e il corteo degli oltranzisti è stato deviato per evitare i punti di attrito con i palestinesi. La Corte Suprema ha anche rinviato la decisione sul possibile sfratto di una ventina di famiglie arabe che vivono nelle zone di Sheikh Jarrah e Silwan (qui ci sono state altre proteste) dopo che alcune organizzazioni di coloni hanno ottenuto dai giudici la conferma del diritto di proprietà sugli edifici: appartenevano a ebrei prima della nascita dello Stato d’Israele nel 1948, i palestinesi ci abitano da almeno sessant’anni. 

I disordini e gli arresti sono comunque continuati, 300 i palestinesi feriti solo lunedì. Hamas sembra voler cavalcare la rabbia palestinese e si erge a protettore della Spianata, il terzo luogo più sacro per l’Islam, venerato anche dagli ebrei perché vi sorgevano il primo e il secondo Tempio e proclama che la Terza Intifada è vicina.

Tra le pietre contese della Città Vecchia le più contese sono quelle della Spianata delle Moschee/Monte del Tempio. La Sura 17 del Corano racconta della notte in cui Maometto fuggì sulla bestia mitologica chiamata Buraq alla «moschea più lontana» dove guidò in preghiera un gruppo di profeti prima di ascendere in cielo. Nella tradizione ebraica quella roccia è il punto d’incontro tra il Cielo e la Terra, è la rupe a cui Abramo ha legato Isacco, è il basamento del Primo e del Secondo Tempio, che venne distrutto dai romani nel 70.

Una guerra per i luoghi sacri? Una mancanza di capacità di coabitare senza frustrare i sentimenti dei propri coinquilini? Siamo tutti nella stessa barca e dall'infelicità di alcuni non nasce mai una pace duratura per altri.

Adattamento di un articolo di Davide Frattini su Il Corriere

lunedì 10 maggio 2021

Il dolore per "l'azione disumana" contro studentesse in Afghanistan

 
50 persone hanno perso la vita nelle esplosioni in una scuola femminile nella zona occidentale di Kabul.  
Due bombe sono state fatte esplodere dopo la prima: le studentesse, impaurite per la improvvisa deflagrazione, sono fuggite dall'edificio in preda al panico rimanendo uccise proprio dalle successive.

A marzo scorso tre giornaliste sono state uccise proprio perché donne: gli estremisti non sopportano l’idea che facciano il mestiere di reporter.

150 scuole furono distrutte dai talebani nei dodici mesi del 2009 in Afghanistan dopo che negli anni precedenti c’era stato un boom di iscrizioni anche di studentesse: dall’1 al 37 per cento delle giovanissime. E' iniziato il dramma della paura. Peraltro da allora gli episodi di attacchi e distruzioni di istituti scolastici in particolare femminili si sono ripetuti in tutto il Paese. Secondo l’Indice di sviluppo umano, nel 2011 l’Afghanistan era il 15esimo Paese meno sviluppato al mondo. In questi anni l’Afghanistan ha registrato il numero di insegnanti, personale scolastico e studenti morti tra i più alti al mondo.

domenica 2 maggio 2021

Buona Pasqua ai fratelli ortodossi

Ancora una Pasqua divisa per le Chiese d'Oriente e quelle d'Occidente, nella speranza di poter celebrare insieme la Resurrezione di Cristo non per coincidenze di calendario, ma per volontà di comunione tra fratelli in Cristo. Quest’anno quattro settimane separano la Pasqua delle Chiese d'Oriente, che seguono il calendario giuliano, il 2 maggio, da quella dei cattolici latini e dei protestanti, che segue il calendario gregoriano. Tutti i cristiani del mondo hanno celebrato lo stesso giorno la vittoria di Cristo sulla morte il 16 aprile del 2017, e lo rifaranno il 20 aprile 2025, anno giubilare, a 1700 anni dal primo Concilio ecumenico di Nicea