sabato 23 maggio 2020

LA GIORNATA DELLA LEGALITA’


1992: la mafia uccide barbaramente Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, i due magistrati più attivi nella lotta a Cosa Nostra. Nella strage di Capaci muoiono insieme a Falcone anche la moglie (Francesca Morvillo) e i tre uomini della sua scorta (Rocco Di Cillo, Vito Schifani, Antonio Montinaro); nella strage di Via D'Amelio a Palermo perdono la vita col Borsellino i cinque uomini della sua scorta (Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina). Insieme a loro si ricordano però anche tutti coloro che alla lotta per la legalità hanno dato la vita, ricordandoci la necessità di combattere per essa, ogni giorno, in tutta Italia.





Ieri sera è stato trasmesso il film: "Felicia Impastato" che ricordava come il 9 maggio 1978 Peppino Impastato viene ucciso dalla mafia. Sua madre Felicia non si rassegna e decide di gridare al mondo i nomi dei colpevoli. Negli anni troverà un magistrato disposto ad aiutarla, Rocco Chinnici.

In occasione del 28esimo anniversario delle stragi di Capaci e Via D’Amelio esponiamo a balconi e finestre le nostre lenzuola bianche come simboli di rifiuto di ogni logica mafiosa.

venerdì 22 maggio 2020

54° Giornata Mondiale delle Comunicazioni sociali



“Perché tu possa raccontare e fissare nella memoria” (Es 10,2).
La vita si fa storia.

Desidero dedicare il Messaggio di quest’anno al tema della narrazione, perché credo che per non smarrirci abbiamo bisogno di respirare la verità delle storie buone: storie che edifichino, non che distruggano; storie che aiutino a ritrovare le radici e la forza per andare avanti insieme. Nella confusione delle voci e dei messaggi che ci circondano, abbiamo bisogno di una narrazione umana, che ci parli di noi e del bello che ci abita. Una narrazione che sappia guardare il mondo e gli eventi con tenerezza; che racconti il nostro essere parte di un tessuto vivo; che riveli l’intreccio dei fili coi quali siamo collegati gli uni agli altri.

1. Tessere storie
L’uomo è un essere narrante. Fin da piccoli abbiamo fame di storie come abbiamo fame di cibo. Che siano in forma di fiabe, di romanzi, di film, di canzoni, di notizie…, le storie influenzano la nostra vita, anche se non ne siamo consapevoli. Spesso decidiamo che cosa sia giusto o sbagliato in base ai personaggi e alle storie che abbiamo assimilato. I racconti ci segnano, plasmano le nostre convinzioni e i nostri comportamenti, possono aiutarci a capire e a dire chi siamo.


giovedì 21 maggio 2020

Scattiamo fuori

È un'idea semplice: quella di ripartire insieme ricominciando a guardare i nostri luoghi con occhi diversi... stupendoci del bello che ci circonda!

👉 Mandateci una foto, uno scatto fotografico, un particolare di un'opera d'arte di chiese o palazzi, giardini, uno scorcio suggestivo immortalato con il cellulare... uno sguardo d'arte!

Potete inviarci le foto via mail a museo@vicenza.chiesacattolica.it o condividere questi scatti sui social (i link li trovate in basso) con l'hashtag #scattiamofuori #museodiocesanovicenza
I nostri musei sono luoghi di relazione e se non potremmo da subito riaccogliere tutti nelle nostre sale...raggiungeremo il territorio chiedendo a chi ci vuole bene di offrircene uno scatto, una visione.

mercoledì 20 maggio 2020

Una preghiera per la cura del Creato

Domenica 24 maggio, con la “Preghiera comune per la terra e dell’umanità” avrà inizio un Anno Speciale dedicato all'Enciclica Laudato si'. Promosso dal Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale, sarà scandito da numerosi appuntamenti per approfondire il tema dell’ecologia integrale.
L’ecologia integrale diventi un nuovo paradigma di giustizia, perché la natura non è una “mera cornice” della vita umana: questo il cuore della seconda Enciclica di Papa Francesco, “Laudato si’ sulla cura della casa comune”. Firmato dal Pontefice il 24 maggio 2015, Solennità di Pentecoste, e diffuso il 18 giugno dello stesso anno, il documento è al centro, fino a domenica prossima, di una "Speciale Settimana” che ne commemora il quinto anniversario.
Leggi tutto di Isabella Piro - Città del Vaticano

lunedì 18 maggio 2020

La notte del destino


Quest'anno, la notte tra il 20 e i 21 maggio sarà uno dei momenti più importanti di tutto il mese di digiuno, è la Laylat-ul-Qadr (la Notte del Destino). Legata ad una tradizione secondo cui lo stesso Muhammad avrebbe definito questa notte come “la notte in cui i cancelli del Paradiso sono aperti, mentre quelli dell’Inferno sono chiusi, e i diavoli sono incatenati, una notte in cui sperare per il perdono dei propri peccati”, questa notte è considerata la notte più importante dell’anno per i musulmani, poiché è la notte esatta in cui si pensa sia stato rivelato il Corano.

Come per l’avvistamento del hilal per decretare l’inizio del mese di digiuno, anche per la Notte del destino i fedeli devono mobilitarsi nel “cercarla”, e cercarla in particolar modo “tra le notti dispari degli ultimi dieci giorni di Ramadan”. Stando a questa tradizione risalente al Profeta, nel corso del tempo la maggior parte dei fedeli musulmani si è concentrato nel “fissare” l’avvento della Notte del destino nel 27esimo giorno del mese di Ramadan. Nonostante la diffusione di questa consuetudine però, molti musulmani considerano biasimevole trascorrere in preghiera soltanto la vigilia del ventisettesimo giorno, ignorando il fatto che la laylat-ul-qadr possa essere in qualsiasi altra notte dell’ultima decade. Per “essere certi di trovarla” quindi, le manifestazioni di fede e di preghiera durante tutte le ultime dieci notti del mese sono ovunque molto più intense.

Secondo la tradizione, durante la Notte del Destino (Lailatu l-Qadr), fu fatto scendere il Corano nella sua interezza. Viene chiamata Notte del Destino perché in essa Allah decreta il destino della creazione per l’anno a venire.

giovedì 14 maggio 2020

#ThankYouJohnPaul2

Il 17 maggio avrebbe dovuto essere il giorno del grande pellegrinaggio del popolo polacco in memoria di Giovanni Paolo II, a cento anni dalla nascita del Papa polacco avvenuta il 18 maggio 1920 a Wadowice. In programma avrebbe dovuto esserci una messa solenne, presieduta a San Pietro da Papa Francesco. A causa del Coronavirus, però, tutti gli appuntamenti sono stati annullati e il ricordo del Pontefice, nella sua terra natale, è stato affidato al web e a una lettera della conferenza episcopale polacca che verrà letta in ogni parrocchia questa domenica.

L’iniziativa per il web si chiama #ThankYouJohnPaul2, ovvero, “Grazie Giovanni Paolo II. «Il progetto - spiega in una nota l’arcivescovo Stanisław Gądecki, presidente dei vescovi - consiste nella pubblicazione sui social media di voci, foto o brevi video per ringraziare San Giovanni Paolo II» per il suo Pontifi cato. «In questo modo - sottolinea il presule - possiamo esprimere la nostra gratitudine al Papa polacco per tutto quello che ha portato e porta alla nostra vita personale, familiare e sociale; per tutti gli incontri che abbiamo avuto con lui, ai quali abbiamo avuto l’opportunità di partecipare; per le sue parole, quelle che ricordiamo maggiormente; per le ispirazioni che ha suscitato in noi e che continua a suscitare».

lunedì 11 maggio 2020

Per tutti gli operatori sanitari



Alla vigilia del 12 maggio, giornata dedicata agli infermieri, e del 2020 bicentenario dell’infermieristica, tutto il mondo si raccoglie nella commemorazione degli operatori sanitari morti durante il Covid19.

Medici, infermieri, oss, tecnici, ostetriche, fisioterapisti, ogni professione censisce i suoi morti.
Il 2020 è l’anno designato dall’Executive Committee del WHO come “Anno dell’infermiere” nel bicentenario della nascita di Florence Nightngale considerata la capostipite della professione infermieristica in tutto il mondo.

Una professione da riconoscere e valorizzare perché è a servizio della vita, è fatta di vicinanza, ascolto e dedizione e rispecchia la missione di Cristo di chinarsi sull'umanità sofferente. Nel messaggio per l'odierna Giornata internazionale dedicata agli infermieri, il Papa ha parole di gratitudine e affetto per quanti, come "buoni samaritani", hanno sacrificato anche la propria vita in questo periodo di pandemia

domenica 10 maggio 2020

14 maggio la giornata di preghiera e digiuno per superare la pandemia

Accogliendo il messaggio dell’ Alto Comitato per la fratellanza umana e rispondendo all’invito rivolto da Papa Francesco, la Consulta Diocesana per le Aggregazioni laicali e l’ Ufficio diocesano per l’Ecumenismo e il dialogo interreligioso esortano i Movimenti, le Associazioni, i Gruppi parrocchiali a raccogliersi in preghiera giorno 14 maggio prossimo, secondo le modalità che riterranno più opportune, per la “giornata di preghiera, di digiuno e di invocazione per l’umanità”.

Si uniscono così a tutti i credenti, rivolgendosi con una sola voce a Dio Creatore, affinché preservi l’Umanità, la liberi dalla pandemia che ci affligge e renda il mondo più umano e fraterno.

Un messaggio in tredici diverse lingue, dal persiano allo swahili, per i “fratelli”, che credono in Dio Creatore, per i “fratelli” in umanità ovunque. Lo rivolge l’Alto Comitato per la Fratellanza Umana, in questo tempo segnato dal coronavirus, invitando ad “una giornata di preghiera, di digiuno e di invocazione per l’umanità”