sabato 25 marzo 2023

E' l'ora della terra

 

25 Marzo 2023, ore 20:30

UNISCITI A MILIONI DI PERSONE E SPEGNI LA LUCE PER IL PIANETA


Earth Hour è un inno collettivo alla bellezza e alla fragilità del Pianeta e un grido per fermarne la distruzione.
Il WWF promuove da più di dieci anni una grande mobilitazione internazionale mirata a incrementare la consapevolezza del valore della natura e della biodiversità da parte dell'opinione pubblica in tutto il mondo.



giovedì 23 marzo 2023

Inizio Ramadan, card. Zuppi "Unica comunità umana, diffondiamo una pandemia della bontà"



E' iniziato oggi con il primo digiuno il Ramadan 2023, dell’anno del calendario islamico 1443, secondo il calcolo astronomico per determinare l’inizio dei mesi lunari. Si tratta del periodo di digiuno e preghiera durante il quale, spiega Ucoii - Unione delle Comunità Islamiche d'Italia -  è prescritta l’astinenza da cibo, bevande e relazioni sessuali dalla prima luce dell’alba (fajr) fino al completo tramonto del sole (maghrib). 

L’Arcivescovo Card. Matteo Zuppi ha voluto inviare un messaggio alla Comunità islamica : "Come ogni anno desidero raggiungervi con il mio saluto e i miei auguri all’inizio del mese di Ramadan, mese di digiuno, di penitenza e di ritorno all’unico Dio, clemente e misericordioso. Noi cristiani abbiamo già percorso un buon tratto della Quaresima -- si legge - tempo sacro dell’anno che ha molte somiglianze con il vostro, e attendiamo di celebrare la Pasqua. Nel rispetto di questi 'tempi forti' possiamo condividere valori importanti, e sentirci una volta di più fratelli e sorelle nell’unica comunità umana, quel mondo che è madre di tutti: credenti, diversamente credenti, non credenti, senza distinzione di lingua, colore della pelle, condizioni personali e sociali".

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martedì 21 marzo 2023

Con noi, non al posto nostro ..

Il 21 marzo ricorre la Giornata Mondiale della Sindrome di Down, istituita nel 2011 dalle Nazioni Unite, tema di quest’anno è “With Us Not For Us” (insieme a noi, non al posto nostro), una proposta di un approccio alla disabilità basato sui diritti umani, per superare l’obsoleto modello caritatevole della disabilità, in cui le persone con disabilità erano trattate come oggetti di carità, meritevoli di pietà e di sostegno da parte di altri. Un approccio basato sui diritti umani considera le persone con disabilità come aventi il diritto di essere trattate in modo equo e di avere le stesse opportunità di tutti gli altri, lavorando con gli altri per migliorare le loro vite.

A partire dalle 10 di mattina ore locale a New York al quartier generale della Nazioni Unite si svolgerà una conferenza che vedrà gli interventi di speaker di rilievo da tutto il mondo e prenderanno la parola i rappresentanti di associazioni impegnate per la tutela e la promozione dei diritti delle persone con Sindrome di Down. Per saperne di più e per potersi collegare all’evento al link https://events.ds-int.org/12thWorldDownSyndromeDayConference#/?lang=en.

Numerose sono le iniziative in Italia, dal Nord al Sud, che sono consultabili al sito dell’AIPD, Associazione Italiana Persone Down https://www.aipd.it/site/giornata-mondiale-della-sindrome-di-down-21-marzo-2023/ , a partire dal 17 marzo. Anche CoorDown, l’associazione che appresenta l’organismo ufficiale di confronto con tutte le Istituzioni per quanto riguarda le questioni e i diritti delle persone con la sindrome di Down, parteciperà attivamente alla giornata del prossimo 21 marzo. (link: https://www.coordown.it/).

I dati Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità l’incidenza stimata della Sindrome di Down è compresa, tra 1 su 1.000 e 1 su 1.100 nati vivi in tutto il mondo. Ogni anno nascono circa da 3.000 a 5.000 bambini con questo disturbo cromosomico, in Italia 1 bambino ogni 1.200 nati. La stima è di circa 500 nascite all’anno per un totale quindi di 38.000 persone nel nostro Paese

lunedì 20 marzo 2023

Zarifa Ghafari e la battaglia delle donne in Afghanistan

“Zarifa. La battaglia di una donna in un mondo di uomini”: è questo il titolo del nuovo libro di Zarifa Ghafari. Qui racconta la sua storia come attivista impegnata nella tutela dei diritti delle donne nel suo Paese, l’Afghanistan.

Tra le pagine del suo memoir delinea due aspetti di sé stessa. Da una parte c’è Zarifa, l’indomita attivista che continua a lottare per contrastare la corruzione e la discriminazione femminile.

Dall’altra, invece, c’è Krish, un nomignolo con cui la chiamava la sua famiglia, derivante dalla parola “Krishma” che significa “affetto”. Ed è proprio grazie a Krish che l’autrice riesce a trasmettere la sua parte più fragile e intima, colei che piange la perdita del padre, assassinato nel novembre del 2020.

«Da piccola avevo due personalità, una dolce e l’altra impetuosa – confessa Zarifa Ghafari -. Nel corso degli anni i due nomi sono stati lo strumento che ha permesso alla mia famiglia di accettare le mie scelte».

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sabato 18 marzo 2023

Dura punizione per.un disegno sull pace

Putin é stato accusato dalla Corte penale internazionale di crimini contro l'umanità per aver deportato 16.000 bambini e ragazzi ucraini da febbraio dello scorso anno. Bambini separati dai propri cari e messi in orfanotrofio, adottati da famiglie russe o detenuti in centri di rieducazione.
Che dire della bambina russa colpevole d'aver fatto un disegno a scuola sulla pace tra Russia ed Ucraina? Il padre é stato arrestato e la bambina é finita in orfanotrofio.
Leggi da Adkronos

giovedì 16 marzo 2023

Il Papa e i monaci buddisti di Taiwan per far progredire la cultura dell'incontro

Francesco riceve in Vaticano una delegazione di oltre cento membri dell’United Association of Humanistic Buddhism, insieme al delegato della Chiesa Cattolica a Taiwan, in occasione del loro pellegrinaggio educativo interreligioso nei luoghi sacri della Chiesa cattolica: "La vostra visita, che avete definito un pellegrinaggio educativo, rappresenta un’occasione privilegiata per far progredire la cultura dell’incontro, in cui ci assumiamo il rischio di aprirci agli altri, confidando di scoprire in loro degli amici, dei fratelli e delle sorelle, e in questo modo impariamo e scopriamo di più su noi stessi. Infatti, sperimentando gli altri nella loro diversità, siamo incoraggiati a uscire da noi stessi e ad accettare e abbracciare le nostre differenze".

Un pellegrinaggio educativo interreligioso, prosegue Francesco, “può essere fonte di grande arricchimento, offrendo molteplici opportunità di incontro, di apprendimento reciproco e di valorizzazione delle nostre diverse esperienze”. La cultura dell’incontro, infatti, “costruisce ponti e apre finestre sui sacri valori e principi che ispirano gli altri. Abbatte i muri che dividono le persone e le tengono prigioniere di preconcetti, pregiudizi o indifferenza”.

mercoledì 15 marzo 2023

Cristiani perseguitati in Nigeria

Sono Monsignor Oliver Dashe Doeme, Vescovo della Diocesi di Maiduguri, nello Stato di Borno, in Nigeria. In questa Quaresima il popolo di Dio che vive nella mia nazione partecipa con particolare intensità alla Passione del Signore. Un po' in tutto il Paese, tuttavia, i cristiani soffrono infatti per il terrorismo di gruppi islamisti militanti come Boko Haram e i mandriani fulani radicalizzati e armati.
Tra gennaio 2021 e giugno 2022 oltre 7.600 nostri fratelli sono stati uccisi e più di 5.200 sequestrati. Chiese e strutture cristiane vengono regolarmente attaccate e i sacerdoti rapiti, ben 28 nel solo 2022. Innumerevoli sono i Campi che accolgono gli sfollati interni in preda alla disperazione e inoltre a molti nostri fratelli viene imposto, anche con la forza, di ripudiare la fede cattolica e di aderire all'ideologia politico religiosa del persecutore.
Le famiglie cristiane, strette fra jihadismo e povertà estrema, hanno bisogno di una mano compassionevole che offra loro il conforto della carità. 

Vedi le due iniziative di questa Fondazione pontificia che dal 1947 è concretamente a fianco delle migliaia di comunità cristiane perseguitate, discriminate e povere su acs-italia.org

domenica 12 marzo 2023

Fratelli e sorelle, buonasera!

Dieci anni fa si affacciava al soglio di San Pietro un cardinale che probabilmente pochi conoscevano. Subito però ha fatto capire la sua originalità, presentandosi con parole semplici e definendosi "Vescovo di Roma venuto da lontano", un titolo capace di parlare a tutti i cristiani, anche delle altre confessioni.

La scelta del nome Francesco, a lungo attesa come chiara scelta di atenzione ai poveri e di rinnovamento della Chiesa, è stata anche la sua missione in questi anni in cui ha incontrato rappresentanti politici e religiosi di ogni parte del mondo, ma senza mai tralasciare di ascoltare e incontrare i più poveri ed emarginati, per i quali non manca mai di dimostrare una particolare predilezione. Attento ai migranti, lui stesso proveniente da una famiglia di migranti. Attento alla questione femminile di cui si fa portavoce e promotore all'interno di un mondo prevalentemente maschile come quello Vaticano. 

Un papa che prega sempre per la pace, che sa riconoscere le mancanze della Chiesa e chiede ai fedeli di pregare per lui; un apostolo instancabile che possiamo solo ringraziare per la capacità di riportare alle radici del messaggio evangelico. Attenzione per il creato (Laudato sii), per le minoranze etniche (Querida Amazonia), per la fratellanza universale (Fratelli tutti) sono alcune delle sue priorità che trovano sempre fondamento nello spirito del Concilio Vaticano II e non ancora del tutto applicate nel tessuto ecclesiale.

Gli auguriamo la salute e la forza di proseguire nellla sua missione.

sabato 11 marzo 2023

La via crucis dei cristiani in Nicaragua: vietate processioni e libertà di culto

“Quest’anno la Via Crucis la faremo all’interno della chiesa, senza uscire fuori dal tempio. Evitiamo di fare commenti, per l’amor di Dio”. Il video di fine messa di uno dei tanti parroci di Managua con l’invito a non manifestare per le strade la propria fede, corre veloce sui social.

La preghiera del sacerdote a evitare critiche, non è per sfuggire a un fastidioso chiacchiericcio, ma per sottrarsi al carcere. Siamo in Nicaragua dove il vescovo di Matagalpa, Rolando Álvarez, per dire quello che pensa, sta scontando 26 anni di reclusione con l’accusa di “traditore della patria” dopo aver rifiutato di essere esiliato, privato della nazionalità e trasferito negli Stati Uniti insieme a 222 prigionieri politici. Cinque giorni dopo altre 94 persone sono state dichiarate "traditrici della patria", senza processo, tra cui attivisti per i diritti umani, giornalisti e politici. È pericoloso fare critiche ai governanti o parlare di carenze sociali in Nicaragua poiché si è additati come antigovernativi, rischiando il carcere o l’espulsione.

L’ultimo atto è il divieto delle processioni tradizionali che ogni anno, in occasione della Quaresima e nella Settimana Santa, attraversavano il Paese, un evento di fede popolare che rappresenta il culmine delle tradizioni cristiane. In America Latina la processione della Settimana Santa coinvolge migliaia di persone, dai piccoli villaggi alle grandi metropoli. Un rito di origine spagnola adottato dai cristiani del continente americano e celebrato con un’attesa grande. Una preparazione che coinvolge adulti e bambini. Sono in tanti a prepararsi durante l’anno scegliendo chi porterà le vesti del centurione, chi delle donne che accompagnavano il corteo nelle varie stazioni e chi sarà Gesù.

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giovedì 9 marzo 2023

Incontro con Nello Scavo

L'Istituto Pasini ha organizzato un incontro con Nello Scavo, inviato di Avvenire sul tema della guerra ai diritti dall'Ucraina al Mediterraneo.



mercoledì 8 marzo 2023

Cristiana e femminista

A 150 anni dalla nascita di Elisa Salerno, il Centro Documentazione e Studi Presenza Donna celebra la vita e le opere della femminista vicentina con un nutrito calendario di appuntamenti a lei dedicati. Conferenze, una biografia a fumetti, mostre, convegni, laboratori, passeggiate letterarie, ecc… proposte diverse per permettere a tutte e tutti di conoscere o approfondire la poliedrica figura di Elisa Salerno.
Gli eventi si svolgeranno per lo più nella sua città, Vicenza, e sono promossi dall’Associazione Presenza Donna e dalla Congregazione delle suore Orsoline scm, con il patrocinio del Comune di Vicenza – Assessorato alle Pari opportunità e della diocesi di Vicenza, e in collaborazione con numerosi partner del mondo socio-culturale ed ecclesiale.

In questa pagina potrai trovare il programma completo in aggiornamento, approfondimenti sugli eventi, novità e aggiornamenti sulle nuove proposte e iniziative che si susseguiranno nel corso del 2023.

Vedi sito

Giornata Internazionale della Donna 2023: parità di genere e diritti delle donne, a che punto siamo in Italia?

L’8 marzo si celebra la Giornata Internazionale della Donna, ricorrenza annuale per ricordare sia le conquiste sociali, economiche e politiche, sia le discriminazioni e le violenze di cui le donne sono state e sono ancora tutt’oggi vittime nel mondo.

Come ogni anno, Ipsos ha condotto un nuovo sondaggio internazionale -in collaborazione con il Global Institute for Women's Leadership del King's College di Londra- esaminando le principali opinioni delle persone in 32 Paesi del mondo, compresa l’Italia, in occasione della Giornata Internazionale della Donna 2023.

Considerando l’intero campione intervistato, a livello internazionale, la maggioranza concorda sul fatto che la disuguaglianza di genere persiste, ancora lontana dall’essere risolta, e che i miglioramenti richiederanno sforzi sia da parte degli uomini che delle donne.

In Italia, quasi sette persone su dieci (67%) ritengono che nel nostro Paese vi sia attualmente una disuguaglianza tra donne e uomini in termini di diritti sociali, politici e/o economici e sono soprattutto le donne ad essere d'accordo con questa affermazione (73% contro il 61% degli uomini).

Il sondaggio internazionale Ipsos, condotto in occasione della Giornata Internazionale della Donna 2023, tuttavia, mostra anche dei segnali positivi e di cambiamento a favore dell’uguaglianza di genere.

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martedì 7 marzo 2023

Holi festival 2023

 Secondo il calendario indù, quest'anno la festa di Holi si celebrerà l'8 marzo 2023, mercoledì. L'Holi è conosciuto anche come Festa della Primavera, Festa dei Colori e Festa dell'Amore, in quanto celebra il sacro amore di Dio, Radha Krishna. La festa è conosciuta anche come Dol Purnima, Rangwali Holi, Dhulandi, Dhuleti, Manjal Kuli, Yaosang, Ukuli, Jajiri, Shigmo o Phagwah. Le persone celebrano questa festa incontrandosi e riunendosi con amici e familiari, giocando, mangiando dolci e bevendo Thandaai o Bhang. Si celebra anche in molti altri Paesi, oltre all'India, come Nepal, Pakistan, Mauritius, Fiji, ecc.

È una celebrazione dell'amore e dei nuovi inizi, ma è anche piuttosto disordinata.
L'evento religioso celebra la nuova vita e la vittoria del bene sul male. Di solito si svolge nell'arco di due giorni. È conosciuta soprattutto per i suoi colori vivaci
Le persone si riuniscono in folla per colpirsi a vicenda con una polvere profumata e colorata chiamata gulal. Usano anche pistole ad acqua e palloncini d'acqua per far aderire la polvere.

Ogni colore ha un significato speciale
Non c'è una storia certa dietro il lancio dei colori. Si dice, ad esempio, che il dio Krishna abbia lanciato acqua colorata alle persone quando era ragazzo. Egli è rappresentato dalla polvere blu, mentre il rosso indica l'amore e il giallo la curcuma, una spezia molto usata nella cucina indiana e associata alla guarigione.
Il primo giorno di Holi, le persone accendono falò nella convinzione che purifichino l'aria da tutto ciò che è malvagio. Si bruciano offerte come mais, noci di cocco e ceci per ringraziare Dio della primavera e dei raccolti. A volte si dice che le nuvole di colori lanciate il giorno dopo rappresentino anche il falò nella storia più associata all'Holi.
Holi è anche considerato un momento per celebrare la bellezza dei colori che Dio ha messo nel mondo. È un giorno in cui i bambini sono liberi di infrangere le regole e di sporcare senza preoccuparsi di essere rimproverati.

Come molte feste religiose, l'Holi è un momento in cui le famiglie trascorrono del tempo insieme e le celebrazioni prevedono cibo e danze speciali. Le persone di ogni provenienza sono incoraggiate a partecipare.

Fonte BBC.com

lunedì 6 marzo 2023

Purim 2023

 
Quest'anno Purim inizia al tramonto di lunedì 6 marzo.

La storia della gioiosa festa di Purim può sembrare cupa a prima vista: Racconta della quasi distruzione del popolo ebraico decretata da Haman, consigliere del re persiano Assuero.
Tuttavia, la regina di Assuero appena incoronata, Ester, che ha sostituito Vashti quando è stata cacciata dal regno, è segretamente un'ebrea.
Per il suo coraggio e per il suo ruolo nella salvezza degli ebrei, la storia di Purim è nota come "Megillat Esther", ovvero il Rotolo di Ester.

Ci sono diverse pratiche comuni a Purim:
* Si fanno regali ai poveri.
* Si legge la megillah, la storia di Purim.
* Si consuma un pasto festivo, o seudah.
* Si fanno regali di cibo, chiamati mishloah manot, ai propri amici.
*Si mangiano gli hamantaschen, biscotti a forma di triangolo che prendono il nome dal cattivo Haman.

Molte persone si vestono in costume, seguendo il tema del Purim come festa del travestimento in cui nulla è come sembra. Le sinagoghe e le comunità organizzano spettacoli e festival specifici per questo giorno. Tradizionalmente, quando viene pronunciato ad alta voce il nome di Haman durante la lettura della Megillah, si suona un rumorino o un gracchio; oggi alcuni hanno istituito la nuova pratica di sventolare una bandiera celebrativa quando viene recitato il nome di Ester.

Da My Jewish Learning

domenica 5 marzo 2023

L'ONU istituisce la Giornata contro il riarmo

Oggi 5 marzo, mentre una nuova guerra insanguina il continente europeo, si celebra la Giornata internazionale per il disarmo e la non proliferazione delle armi. Questa giornata è nata per approfondire la comprensione nell’opinione pubblica globale di quanto il disarmo contribuisca a rafforzare la pace e la sicurezza, a prevenire, porre fine ai conflitti armati, e frenare la sofferenza umana causata dalle armi. Tutti gli Stati membri, le organizzazioni del sistema delle Nazioni Unite, la società civile, il mondo accademico, i media e gli individui sono oggi invitati a commemorare questa Giornata internazionale.
Fin dalla sua fondazione, le Nazioni Unite Nazioni Unite hanno perseguito il disarmo ed in particolare l’eliminazione globale delle armi nucleari e di tutte le altre armi di distruzione di massa e questo fu anche l’obiettivo della prima risoluzione adottata dall’Assemblea Generale nel 1946. Nel 2018, il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres ha lanciato il Securing our Common Future: An Agenda for Disarmament, per impostare il nostro mondo su un percorso verso una pace e una sicurezza sostenibili per tutti e qui si descrivono chiaramente gli effetti del disarmo:
- salva l’umanità dall’autodistruzione prevenendo l’emergere di nuovi domini di competizione strategica e conflitto.
salva vite umane riducendo l’impatto umanitario delle armi atomiche e convenzionali affrontando l’eccessiva accumulazione e il commercio illecito.
- salva le generazioni future garantendo l’innovazione responsabile e l’uso dei progressi della scienza e della tecnologia, liberando gli esseri umani dal controllo delle armi e dell’intelligenza artificiale e garantendo pace e stabilità nel cyberspazio.

Leggi da Interris

venerdì 3 marzo 2023

Tra cielo e terra - Sito di geopolitica religiosa

L’obiettivo di questo spazio è tenere costantemente aperta una finestra sulle religioni mondiali – tutte, nessuna esclusa – e sul rapporto con le rispettive realtà sociali e politiche, sviluppando di volta in volta notizie e approfondimenti che compongano un quadro sul ruolo e sull’influenza di una data confessione religiosa, o di più confessioni, sulla società e la politica di un determinato Paese o di più Paesi.

Non suoni quindi troppo ambizioso, né pretenzioso, il riferimento ad una “geopolitica delle religioni”, dal momento che l’intento è proprio quello di uno sguardo globale su questa specifica tematica: in merito alla quale si ritiene peraltro di affrontare un terreno informativo fin qui pressoché inesplorato.

E questo in un mondo dove ogni giorno constatiamo quanto sia invece importante la dimensine religiosa in tante manifestazioni della vita sociale, politica, dei rapporti tra gli Stati, tra i popoli, nei terrorismi, nelle guerre. O al contrario, e si spera, nella possibile risoluzione dei conflitti.

Vai al blog.

Il promotore di questo blog, FAUSTO GASPARRONI, giornalista e saggista, da molti anni è il vaticanista dell’ANSA, la maggiore agenzia di stampa italiana. 

mercoledì 1 marzo 2023

La vita secondo le regole dei talebani


Le restrizioni e i maltrattamenti dei talebani verso le donne includono:
- divieto assoluto di eseguire lavori all'esterno delle mura domestiche, inclusi insegnanti, ingegneri e la maggior parte dei professionisti. Solo alcune donne medico e infermiere hanno il permesso di lavorare in alcuni ospedali di Kabul.
- divieto assoluto di uscire di casa se non accompagante da un mahram (parente stretto: padre, fratello o marito)
divieto di trattare con negozianti di sesso maschile.
- Divieto di studiare in scuole, università o altre istituzioni educative (i talebani hanno convertito le scuole femminili in seminari religiosi)
- Obbligo di indossare un lungo velo (Burqa) che le copre da capo a piedi
Frustrate, percosse, invettiva verbale, sono la punizione per quelle donne che non vestono secondo le regole imposte dai talebani, o che non sono accompagnate da un mahram.
- Frustate in pubblico per le donne che non hanno le caviglie coperte.
- Lapidazione pubblica per le donne accusate di avere relazioni sessuali al di fuori del matrimonio (anche se vittime di violenza sessuale). (Molte amanti sono state lapidate a morte in virtù questa regola)
- divieto di uso di cosmetici. (A molte donne con unghie dipinte sono state tagliate le dita)
- divieto di parlare o di dare la mano a uomini diversi da un mahram.
- divieto di ridere ad alta voce. (Nessun estraneo dovrebbe sentire la voce di una donna)
- divieto di portare tacchi alti poiché producono suono quando camminano (un uomo non deve sentire i passi di una donna)
- divieto di andare in taxi senza un mahram
- divieto di apparire in radio, televisione, o in incontri pubblici di qualsiasi tipo.
- divieto di praticare sport o di entrare in un centro sportivo o in un club.
- divieto di andare in bicicletta o motocicletta, anche con il mahram
- divieto di indossare vestiti di colori vivaci, in quanto «colori sessualmente provocanti»
- divieto di incontrarsi in occasioni di festa o per scopi ricreativi.
- divieto di lavare i vestiti vicino a fiumi o in luoghi pubblici.
- modifica di tutti i nomi di luogo inclusa la parola «donna». Per esempio, i «giardini per donne» sono stati chiamati «giardini di primavera».
- divieto di apparire sui balconi delle loro case.
- oscuramento di tutte le finestre in modo che le donne non possano essere viste dall'esterno.
- divieto per i sarti maschili di prendere misure per le donne o cucire vestiti femminili.
- chiusura di tutti i bagni pubblici femminili
- divieto per uomini e donne di viaggiare sugli stessi bus. Sui bus si può leggere «per soli uomini» (le donne non possono viaggiare senza accompagnatore ...)
- divieto di utilizzare pantaloni larghi, anche sotto il burqa.
- divieto di essere fotografate o filmate
- divieto di stampare su giornali e libri foto di donne, o di appenderle sulle pareti delle case o nei negozi

A parte queste restrizioni sulle donne, i talebani hanno:
- vietato, sia agli uomini che alle donne, ascoltare musica;
- vietato a tutti di guardare film, televisione e video;
- vietato la celebrazione del Capodanno (Nowroz) il 21 marzo, perché giudicata festa non islamica:
- hanno abolito il Giorno del Lavoro (1 maggio) in quanto «festa comunista»;
- hanno ordinato che tutti i nomi non islamici venissero cambiati in nomi islamici;
- hanno obbligato i giovani afghani a tagliarsi i capelli;
- hanno ordinato agli uomini di indossare abiti islamici e un copricapo;
- hanno ordinato che gli uomini non si radino o non ornino le loro barbe che invece devono crescere tanto lunghe da fuoriuscire da un nodo sotto il mento.
- hanno ordinato che tutti seguano le preghiere nelle moschee cinque volte al giorno;
- hanno vietato tenere piccioni e giocare con gli uccelli, poiché considerato non islamico. Chiunque violi queste norme verrà arrestato e gli uccelli uccisi. È vietato anche far volare aquiloni;
- hanno ordinato a tutti gli spettatori che incoraggiano gli sportivi di cantare «allah-o-akbar» (Dio è grande) e di astenersi dall'applaudire;
- hanno vietato alcuni giochi giudicati non islamici, come far volare aquiloni;
- chiunque venga trovato in possesso di libri proibiti sarà punito con la morte;
- chiunque si converta dall'Islam ad un'altra religione sarà punito con la morte;
- tutti gli studenti devono portare il turbante, poiché «niente turbante, niente istruzione»;
- le minoranze non musulmane devono portare un contrassegno distintivo o cucire un pezzo di tessuto giallo sui vestiti per essere distinti dalla maggior parte della popolazione musulmana. 
- vietato l'uso di internet