martedì 29 marzo 2022

L'uomo battuto a carte dalla macchina NooK

Un’intelligenza artificiale ha battuto otto campioni del mondo a bridge, un gioco in cui la supremazia umana ha resistito fino ad ora alla marcia delle macchine.

La vittoria rappresenta una nuova pietra miliare per l’IA perché nel bridge i giocatori lavorano con informazioni incomplete e devono reagire al comportamento di molti altri giocatori, uno scenario molto più vicino al processo decisionale umano.

Al contrario, scacchi e go – in entrambi i quali le IA hanno già battuto campioni umani – un giocatore ha un solo avversario alla volta ed entrambi sono in possesso di tutte le informazioni.





domenica 27 marzo 2022

Stop the war now!

Insieme per bandire dal mondo il concetto stesso di guerra, aggressione armata, scontro violento. Ridiamo la priorità al dialogo e al confronto costruttivo tra le parti.

Padre Mariano, «parroco» della tv italiana

Paolo Roasenda, presedente di Azione Cattolica e insegnante di greco e latino al liceo di Tolmino, divenne nel 1940 padre Mariano, in forza della sua devozione per Maria.

Dopo le sue prime trasmissioni radiofoniche, Il quarto d'ora della serenità, alla Radio vaticana e Sorella radio, per la Radio italiana, divenne popolare in televisione nel 1955, con Sguardi sul mondo, rubrica religiosa che in seguito cambiò nome, per diventare, nel 1959, La posta di Padre Mariano, programma, che fece del frate il religioso più amato d'Italia. 

Nello stesso periodo il cappuccino condusse altri due programmi, In famiglia e Chi è Gesù. Morì il 27 marzo 1972 e fu sepolto nella chiesa dei Padri Cappuccini a Roma in via Veneto.

La sua fama ha spinto la Chiesa ad avviare l'iter di beatificazione. 

venerdì 25 marzo 2022

Il papa affida a Maria Ucraina e Russia

O Maria, in quest’ora di tribolazione, ricorriamo a te. 
Abbiamo smarrito la via della pace. 
Abbiamo dimenticato la lezione delle tragedie del secolo scorso, il sacrificio di milioni di caduti nelle guerre mondiali. 
Accogli dunque, o Madre, questa nostra supplica. 
Non lasciarci naufragare nella tempesta della guerra. 
Solennemente affidiamo e consacriamo al tuo Cuore immacolato noi stessi, la Chiesa e l’umanità intera, in modo speciale la Russia e l’Ucraina.
Accogli questo nostro atto che compiamo con fiducia e amore, fa’ che cessi la guerra, provvedi al mondo la pace.

L’atteggiamento o l’atto di consacrazione a Maria risale almeno all’VIII secolo con Giovanni Damasceno, al quale dobbiamo la prima formula di consacrazione a Maria, espressa con il verbo anatíthemi (= dedico, consacro, offro nel culto). 

In tutto il Medioevo era una gara di Città e Comuni che "si offrivano" alla Vergine, spesso presentandole le chiavi della Città in suggestive cerimonie. Nel sec. XVII poi iniziarono le grandi consacrazioni nazionali: la Francia nel 1638, il Portogallo nel 1644, l’Austria nel 1647, la Polonia nel 1656… La solenne consacrazione dell’Italia avvenne più tardi, nel 1959, “anche perché non aveva ancora raggiunto l’unità al tempo delle consacrazioni nazionali”.

La Madonna, nell’apparizione del 13 luglio 1917 a Fatima, aveva chiesto la consacrazione della Russia al Suo Cuore Immacolato. Dopo Pio XII, Paolo VI e Giovanni Paolo II anche Francesco ha deciso di consacrare al Cuore Immacolato di Maria la Russia e l’Ucraina ora separate e in guerra tra loro.

mercoledì 23 marzo 2022

Attiviste in piazza per l’istruzione femminile in Afganistan

In Afghanistan i Talebani hanno ordinato la chiusura delle scuole secondarie femminili, contraddicendo quanto stabilito in precedenza e poche ore dopo la loro riapertura. Lo hanno verificato fonti giornalistiche sul posto e lo ha confermato all’Afp il portavoce degli islamisti afghani, tornati al potere lo scorso agosto, Inamullah Samangani.

Una troupe dell’Afp stava filmando il rientro a scuola delle ragazze dopo mesi alla Zarghona High School di Kabul, quando l’insegnante è entrata in aula e ha ordinato a tutte le allieve di tornare a casa. Molte di loro hanno reagito alla disposizione con le lacrime, dice la fonte. «Siamo deluse e abbiamo perso del tutto le speranze quando la preside ce lo ha detto. Piangeva anche a lei» ha raccontato una studentessa all’agenzia Reuters.

La comunità internazionale aveva fatto del diritto paritetico all’istruzione per tutti uno dei punti centrali della trattativa con il regime dei Talebani sugli aiuti e il riconoscimento politico. Fra il 1996 e il 2001, ai tempi del loro primo governo, i Taliban avevano proibito la formazione e buona parte dell’occupazione femminile. La scorsa settimana il ministro dell’Istruzione aveva annunciato la riapertura delle scuole per tutti gli studenti, ponendo fine a uno stop durato 186 giorni, con tanto di un video di congratulazioni agli studenti. Poi la retromarcia di oggi: «Informiamo tutte le scuole superiore femminili e quelle scuole che hanno studentesse sopra la sesta classe (la prima media, ndr) che resteranno chiuse fino a nuovo ordine» si legge in una nota governativa. La riapertura degli istituti dovrà essere definita con un nuovo piano, nel rispetto di legge islamica e cultura afghana.

Gruppi attivisti femminili afghani minacciano una ondata di proteste, se i talebani non riapriranno le scuole secondarie alle studentesse entro una settimana. “Le persone - afferma Halima Nasari, leader della protesta - non possono più tollerare l’oppressione”. Intanto gli studenti coranici hanno imposto alle linee aeree locali e internazionali il “guardiano” per permettere alle donne di volare. 

Da il Sole24ore

lunedì 21 marzo 2022

Sconfiggere la mafia è possibile

Lo afferma il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nella 27° Giornata della Memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, "e lo dimostrano i risultati dell'azione senza sosta delle forze dell'ordine, magistratura e società civile". 
"La memoria è impegno - ha sottolineato Mattarella - onorare chi ha pagato con la vita il diritto alla dignità di essere uomini opponendosi alla disumanità delle mafie". 

Da Napoli a Brescia oggi 100mila tra giovani e studenti sono scesi in piazza. La manifestazione più grande a Napoli, organizzata da "Libera". "La nuova mafia è in mezzo a noi", ha affermato don Luigi Ciotti.
"Sono presenti tanti ragazzi e tante ragazze - ha detto il presidente della Camera Roberto Fico - il problema della mafia, della criminalità organizzata, delle camorre dobbiamo metterlo al centro dell'agenda politica e investire sui giovani".

3/21 Giornata della Trisomia 21 e della poesia

Il 21 marzo si ricorda in tutto il mondo la Giornata sulla sindrome di Down (WDSD – World Down Syndrome Day), per diffondere una maggiore consapevolezza e conoscenza sulla sindrome di Down, per creare una nuova cultura della diversità e per promuovere il rispetto e l’inclusione nella società di tutte le persone con tale sindrome.

Quest’anno il tema della giornata mondiale è “L’inclusione significa esserci”, quanto mai importante per aprire dibattiti e riflessioni e promuovere una piena ed effettiva partecipazione e inclusione nella società.

La sindrome di Down (o Trisomia 21) è una disposizione cromosomica naturale che ha sempre fatto parte della condizione umana, universalmente presente in circa 1 su 800 nati vivi, anche se vi è una notevole variazione in tutto il mondo. In Italia ogni 1.200 bambini che nascono, 1 ha la sindrome di Down e ci sono circa 38.000 persone con la sindrome di Down, di cui la maggior parte ha più di 25 anni.

La Sindrome di Down è presente tra le 20 tipologie di disabilità, che vanno da circa il 3% nella scuola dell’infanzia e il 2, 2% nella secondaria di secondo grado, al 1,6/5 nella scuola primaria e secondaria di primo grado.

Nell’ambito dell’inclusione delle persone con disabilità Intesa Sanpaolo ha realizzato il Glossario “Le parole giuste – Media e persone con disabilità”, una guida pensata per chi vuole scrivere di questi argomenti con correttezza e rispetto.

Da Tecnica della Scuola

sabato 19 marzo 2022

L'uso improprio del vangelo

Sento di dover fare una precisazione. Non tanto per rispondere al signor Putin che cita il vangelo in uno stadio riempito di supporters alla sua Operazione Speciale, quanto per fare un appello.
Per molti secoli abbiamo invocato il Deus ex machina, benedetto eserciti e combattuto in nome di Dio.
Ma il Dio di Gesù Cristo non può essere invocato a questo scopo.
Nel vangelo della terza domenica di quaresima Gesù cita i "Galilei, il cui sangue Pilato aveva mescolato con quello dei loro sacrifici".
Galilei zeloti, accesi nazionalisti, che combatterono contro il regime romano invasore? 
Gesù non entra nel merito della vicenda e non giustifica il fallimento della loro rivolta che li ha portati ad una esecuzione particolarmente odiosa per la mentalità ebraica. Semplicemente Gesù non è uno zelota che combatte contro l'invasore, nè un colaborazionista con il potere imperiale, come erano i sacerdoti e aristocratici dell'epoca. Gesù fa appello al cuore delle persone lasciandole libere di rispondere. Al suo arresto chiede a Pietro di riporre la spada. Se lui volesse, schiere di angeli combatterebbero per lui, ma non vuole.
La violenza è sempre un nonsenso, e provoca ulteriore violenza. Senza giudicare il sacrificio dei patrioti, senza stigmatizzare la violenza dell'invasore, ma indicando una nuova via. L'amore per i nemici. Questo è il vangelo.
Quello di cui parla Putin è faida, amore criminale del marito che preferisce uccidere la moglie piuttosto di lasciarla andare, la follia del vicino di casa che spara al confinante per una zolla di terreno contesa. 
Fa pensare il fatto che lui senta il bisogno di dare un'aura di sacralità al suo gesto criminale. Almeno Pilato si era limitato a lavarsene le mani...
Come dice papa Francesco, la vera bestemmia sta nell'usare il nome di Dio per uccidere, devastare, saccheggiare. 
Questo è l'opposto di dare la vita per i propri amici. Dare non è togliere...
Solo questa precisazione.

λέγω ὑμῖν, ἀλλ’ ἐὰν μὴ ⸀μετανοῆτε πάντες ⸀ὡσαύτως ἀπολεῖσθε.

giovedì 17 marzo 2022

Holi 2022

Holi è conosciuta come la festa dei colori
Milioni di indiani celebrano Holi - la festa dei colori - nel bel mezzo di un forte calo dei casi di Covid-19 nel Paese.
Il festival ha visto celebrazioni limitate l'anno scorso a causa della pandemia.

Holi segna l'ultimo giorno di luna piena del mese lunare. È un momento di grande allegria e divertimento quando le persone si imbrattano a vicenda colori vivaci. Simboleggia anche i nuovi inizi.
La giornata è scandita da sontuose feste e danze.

Alcune persone si inondano anche di petali di fiori poiché i loro colori vivaci segnano l'avvento della primavera. Alla vigilia della festa, le persone accendono anche grandi falò per simboleggiare il trionfo del bene sul male.

Vedi BBC

Fiori contro la guerra

Sta scendendo la notte in Siberia. È in piedi nella neve davanti all'ingresso della sua università e tiene in mano tre tulipani insieme a un foglio di carta formato lettera con la scritta: "No alla guerra". La guerra in Ucraina è in corso da 30 ore e gli aerei da combattimento russi stanno sorvolando Kiev. Due guardie le si avvicinano. Una è piuttosto alta, e sta di fronte a lei, le gambe divaricate. L'altro, che è un po' più grande fa le sue domande.
"Cosa stai facendo qui?"

 "Io studio qui. Il mio ragazzo è stato mandato in guerra."

 "I comandanti sono come padri: penseranno a lui. Deve obbedire".

 "Non sono d'accordo."

 "Con cosa? Stiamo liberando l'Ucraina dai fascisti, siamo solo a un passo dalla terza guerra mondiale. Zelenskyy dice che può costruire una bomba nucleare in qualsiasi momento".

"Putin ha molte armi nucleari"

 "Gli ucraini stanno colpendo i veterani della seconda guerra mondiale. Tu, giovane donna, uccidi le persone restando lì. Gli rompi le gambe, gli strappi le unghie, bruci i bambini".

 "Ma io sono solo contro la guerra!"

 "Accendi il cervello: abbiamo mandato lì il tuo ragazzo per mantenere la pace".

 La guardia giurata scatta una foto della donna con il suo cellulare.  "Lo riferiremo al tuo preside domani", dice.  "E la polizia."
 
Un soldato dell'esercito russo. Una studentessa di sociologia all'università. Nella foto, ha messo la sua mano sul suo stomaco. Sorride timidamente alla telecamera, un giovane con un collo lungo, la testa rasata e il naso punteggiato di lentiggini. Sembra un adolescente che ha preso di nascosto l'uniforme di suo padre dall'armadio. Le sue spalle scompaiono sotto l'abito militare. Il suo berretto color cachi è storto. Puoi vedere una recinzione di cemento con filo spinato sullo sfondo.

Lei dice che non ha più paura e che non ha niente da perdere. Vuole raccontare la sua storia e quella del suo fidanzato. Ci ha persino fornito l'intera cronologia delle chat tra lei e il suo ragazzo dall'inizio della guerra. Lo ha fatto perché vuole mostrare al mondo che Putin non ha semplicemente invaso l'Ucraina. La sua guerra più lunga è quella che ha condotto contro la gente del suo stesso paese.

Leggi da Der Spiegel

mercoledì 16 marzo 2022

Purim 5782 (17 marzo 2022)

Purìm è la più allegra di tutte le feste ebraiche. 

Ricorda Ester, una ragazza ebrea, che andò sposa ad Assuero, re di Persia, diventando la nuova regina. Quando il primo ministro del re, Hamàn, chiese al re che tutti gli ebrei del suo grande regno fossero uccisi in un giorno che sarebbe stato tirato a sorte (pur), Ester andò a parlare al re, in difesa del suo popolo. 

Il re ignorava che ella fosse ebrea, ed Ester con le sue ancelle digiunò e poi, contravvenendo alla legge, entrò dal re (Est 4, 16) rischiando la vita supplicandolo di salvare il suo popolo e lei stessa. 

Il giorno precedente alla festa è perciò giorno di digiuno, in ricordo del digiuno fatto da Ester per invocare l'aiuto del Signore. Purim, invece, è la grande festa delle sorti cambiate e assomiglia molto al nostro carnevale.

Dolce tipico: Orecchie di Haman

venerdì 11 marzo 2022

PEDALARE, RINVERDIRE, MIGLIORARE

Questo è lo slogan che è stato scelto per questa edizione di “M’illumino di meno”.

Essa non vedrà solo il consueto spegnimento delle luci ma si impegnerà anche per valorizzare le piante e la mobilità sostenibile e la conseguente riduzione dell’inquinamento. Al centro della campagna: le piante e la bicicletta.

Da una parte, la mobilità sostenibile rappresentata dalla bicicletta ha un effetto immediato sulla riduzione dell’inquinamento dovuto ai carburanti fossili; dall’altra, le piante sono i più efficaci “ripulitori di aria” che abbiamo a disposizione.


L’iniziatica si impegna grazie alla collaborazione delle scuole italiane a creare il primo “bosco” di “M’illumino di meno” con il progetto “Un albero per il futuro”. Esso è gestito dal Raggruppamento Carabinieri Biodiversità che ha dichiarato di partecipare all’iniziativa:

con l’obiettivo di creare un bosco diffuso in tutta Italia, fatto di piccoli alberi di specie autoctone che cresceranno con noi accompagnandoci in un percorso che aumenti la qualità ambientale.

martedì 8 marzo 2022

Per la Chiesa e il mondo è necessario il coraggio delle donne

Dopo la prima giornata dedicata alle sante Teresa di Gesù, Teresa di Lisieux, e Ildegarda di Bingen i lavori del convegno Internazionale interuniversitario sulle Donne Dottori della Chiesa e le Patrone d’Europa è proseguito, nella giornata dell’8 marzo, ricordando gli insegnamenti di Santa Brigida di Svezia, Santa Caterina da Siena e Santa Teresa Benedetta Della Croce. Nel messaggio inviato ai partecipanti a questo evento, Papa Francesco sottolinea che l'eminente dottrina di queste sante “assume un nuovo rilievo in questi tempi per la sua permanenza, profondità e attualità e, nelle attuali circostanze, offre luce e speranza al nostro mondo frammentato e disarmonico”. Tutte queste donne, ricorda il Santo Padre, “hanno in comune la testimonianza di una vita santa”.  Il loro esempio - scrive Papa Francesco - mette in evidenza “alcuni degli elementi che compongono quella femminilità così necessaria alla Chiesa e al mondo: il coraggio per affrontare le difficoltà, la loro capacità di concretezza, una naturale disposizione ad essere propositive per ciò che è più bello e umano, secondo il piano di Dio, e una visione lungimirante del mondo e della storia - profetica - che le ha rese seminatrici di speranza e costruttrici di futuro”. “Che i frutti del vostro incontro - sottolinea infine il Pontefice nel suo messaggio - siano stimolo per promuovere quella ‘santità femminile’ che rende fecondi la Chiesa e il mondo”

domenica 6 marzo 2022

Tiktoker irachena uccisa per il suo stile trasgressivo

Eman Sami Maghdid, una popolare star di TikTok e una figura pubblica anticonformista in Iraq, è stata uccisa a colpi d'arma da fuoco dal suo stesso fratello, in quello che è stato riferito essere un delitto d'onore. Maghdid è stato uccisa presumibilmente per aver indossato top corti e aver pubblicato quelle foto sulle piattaforme dei social media.

Secondo un rapporto pubblicato su Metro, Maghdid, 20 anni, è stata uccisa dal fratello diciassettenne, che domenica 6 marzo ha sparato da otto a nove proiettili contro sua sorella su una strada nella città di Erbil.

Maghdid, nota ai suoi 47.000 follower su TikTok come Mari o Maria, aveva la reputazione di pubblicare foto e video "ribelli" sui social media, comprese le immagini di lei che indossava top corti che mostravano il suo ombelico, fumava sigarette, sfoggiava un crocifisso ed esprimeva opinioni che erano contrasto con le norme convenzionali in una società irachena profondamente conservatrice.

Era opinione diffusa che fosse ancora musulmana e non si fosse convertita al cristianesimo, indossando oggetti solo per ostentazione di moda.

L'ascesa dello Stato Islamico e di altre organizzazioni terroristiche si è aggiunta anche al crescente integralismo in un paese in cui le donne sono spesso trattate come cittadine di seconda classe e oggetto di piacere sessuale. Con il fondamentalismo islamico in aumento, ci si aspetta che le donne aderiscano a pratiche regressive, incluso coprirsi il corpo in pubblico e non avventurarsi fuori dalle loro case senza essere accompagnate da un tutore maschio.

Si presume che il fratello di Maghdid fosse scontento del fatto che sua sorella sfidasse le nozioni tradizionali su ciò che le donne dovrebbero indossare secondo le credenze islamiche e scegliesse invece di indossare top corti. Questo senso di convinzione che sua sorella avesse violato le convenzioni islamiche è ciò che ha spinto suo fratello ad uccidere sua sorella.

Vale la pena notare che quest'anno Maghdid non è stata l'unica vittima di delitto d'onore in Iraq. In poco più di 2 mesi, più di 10 donne sono state uccise nella regione del Kurdistan iracheno, inclusa la morte di una donna transgender di 23 anni Doski Azad, anch'essa uccisa a colpi di arma da fuoco, presumibilmente da suo fratello. 

Da Opindia

Sting torna a cantare Russians

Una canzone per risvegliare l'umanità nella follia dell'aggressore.
"We share the same biology, regardless of ideology
Believe me when I say to you
I hope the Russians love their children too"

sabato 5 marzo 2022

Il Vangelo secondoPier Paolo Pasolini

Cento anni fa, il 5 marzo 1922, nasceva a Casarsa in Friuli, Pier Paolo Pasolini, uno dei pochi intellettuali italiani disposto a difendere pubblicamente le proprie idee fino allo scandalo. Comunista e cattolico, fu eretico in entrambe le "fedi".
Poeta, scrittore, drammaturgo, cineasta, financo pittore, intellettuale controverso e contraddittorio, l'uomo che antcipò il nostro futuro con le sue denunce corsare, era segnato da un cristianesimo
creaturale che affondava le sue radici in quella religiosità popolare dell'antica civiltà contadina ormai al tramonto, appena intravista nella sua infanzia friulana... na. Ed è in nome della sacralità della vita e spesso ha fatto tante scelte contromano.L'orma del sacro da ridurre a realtà umana, apparirà di continuo nell'arco teso della sua carriera artistica. Dalle poesie de "L'Usignolo della chiesa cattolica", al film "La ricotta", incunabolo de "Il vangelo secondo Matteo" e poi nel tentativo del film su San Paolo, e infine palesata in quello straniero protagonista di "Teorema" un angelo messaggero, forse, se non un nuovo Gesù.
Culmine di questa produzione artistica che guardava al sacro e alla sua compassione per gliultimi è senz'altro il film "Il vangelo secondo Matteo" (nella foto grande) in cui Pasolini si misura con la figura del Cristo, anzi si identifica, spia di questo la madre Susanna per il ruolo della Madonna, e non poteva essere altrimenti dato che l'unica madre che riconosceva era la sua. Anche il poeta Franco Fortini lo chiamerà "Gesù-Pierpaolo", quando contesterà il fatto che il "Vangelo secondo film mancava di quello che è il nucleo del cristianesimo: la croce. Ma la croce c'era, era la spina personale che Pierpao
lo portava nel cuore.

Nato nel fervore del rinnovamento del Concilio Vaticano II, non a caso il film è di un film dedicato dedicato "alla cara, lieta, familiare ombra di Giovanni XXIII", sostenuto dalla all'apostolo Paolo. Pro Civitate Christiana di Assisi, ebbe

come controcanto il mutamento antropologico dell'Italia che si allontanava dalla civiltà contadina per entrare nella modernità industriale della produzione e dei consumi di massa, così profondamente sofferta da Pasolini. Insoddisfatto del paesaggio palestinese come location per il suo film scelse i "Sassi" di Matera, nel profondo sud dell'arretratezza italiana. Come protagonista uno studente di economia spagnolO, Enrique Irazoqui. A interpretare i vari ruoli, fra gli amici di borgata chiamò anche la cerchia degli amici intellettuali. Alfonso Gatto, Giorgio Agamben, Rodolfo Wilcock, Paolo Volponi, Natalia Ginsburg nei panni di Maria di Betania.
Stilisticamente ispirato alla Giovanna d'Arco di Theodor Dreyer e alla figuratività di Piero della Francesca e Duccio di Boninsegna, mescolò diversi livelli o piani artistici. Per la musica Bach e Mozart ma ricorrente nella colonna sonora anche la "Missa luba", apertura verso quella "negritudine" scoperta durante i suoi viaggi africani, a cui Pasolini affldava il rinnovamento del mondo, la possibile rivoluzione, dopo l'imborghesimento delle masse contadine e operaie dell'occidente capitalista. Come scrisse Enzo Siciliano, nel segno di quella alter- —-s nativa, si disegnò il volto di un Cristo contadino e ribelle, un Cristo che porta la buona novella ma anche la guerra ai farisei di ogni cosca, e che distrugge preconcetti con "forza" e "mitezza". Dopo questo film che come sempre per le opere di Pasolini raccolse critiche ed elogi, ce ne furono altri: "Uccellacci uccellini" in cui c'è un richiamo alla figura di san Francesco, poi "Teorema", i film ispirati ai miti della Grecia, e quelli della trilogia della -vita. Nel mutato clima degli anni '70, in cui Pasolini prendeva con..,gedo.dalpassato fissandole nella poesia "Abiura del ridicolo decennio", cercò di elaborare un film sulla figura di San Pa010 in cui un apostolo delle genti attuale, si muoveva a predicare ai quattro lati del, -emondo in jet ed elicottero. Un progetto che non trovò sostenitori e rimase fermo alla fase di sceneggiatura.
La parabola esistenziale del poeta di Casarza e delle borgate romane, si fermò allo scalo di Ostia la notte del 2 novem bre 1975. A noi rimane la controversa ma vitale eredità della sua storia e delle sue opere. Nonostante la smania dello scandalo, ci fu in Pasolini, come in un testo a fronte, una moralità: era un moralista perché aveva dei valori da difendere, il più importante, quel sentimento religioso della sacralità della vita che condivideva con Elsa Morante.
 
Albano Mazzaretto
Da La Voce dei Berici 
 
Foto di Domenico Notarangelo

giovedì 3 marzo 2022

L'APPELLO PER LA PACE DEI PRETI ORTODOSSI RUSSI

Un appello perché cessi subito la guerra definita “fratricida”. A lanciarlo è un gruppo di 233 sacerdoti e diaconi della Chiesa ortodossa russa chiedendo la riconciliazione e un immediato cessate il fuoco. L'appello arriva dopo la domenica del Giudizio Universale e nella settimana che precede la domenica del Perdono.
«Piangiamo il calvario a cui i nostri fratelli e sorelle in Ucraina sono stati immeritatamente sottoposti», scrivono in una lettera evidenziando una presa di distanze tra la base della Chiesa ortodossa russa e il Patriarcato di Mosca guidato da Kirill. Il Patriarcato di Mosca è storicamente legato a doppio filo con il Cremlino. Non ci sarebbero tra le firme quelle di metropoliti, le figure più alte in gerarchia.

Nel ricordare che la vita di ogni persona è un dono unico e inestimabile di Dio, i sacerdoti e i diaconi sottolineano come il Giudizio Universale attenda tutti. «Nessuna autorità terrena, nessun medico, nessuna guardia - si legge - ci proteggerà da questo giudizio. Preoccupati per la salvezza di ogni persona che si considera un figlio della Chiesa ortodossa russa, non vogliamo che arrivi a questo giudizio, portando il pesante fardello delle maledizioni materne. Ricordiamo che il sangue di Cristo, versato dal Salvatore per la vita del mondo, sarà ricevuto nel sacramento della Comunione da coloro che danno ordini omicidi, non per la vita, ma per il tormento eterno».

Nell'appello c'è un pensiero per chi oggi combatte questa guerra, per i soldati. Un augurio «a tutti, sia russi che ucraini, di tornare illesi alle loro case e famiglie. Ci rattrista pensare all'abisso che i nostri figli e nipoti in Russia e Ucraina dovranno colmare per ricominciare ad essere amici, a rispettarsi e ad amarsi».

Leggi da FC

mercoledì 2 marzo 2022

Digiuno e preghiera: Mercoledì delle ceneri

Il digiuno del Mercoledì delle Ceneri è praticato dai cristiani come forma penitenziale, in vista della Pasqua. Questo tipo di digiuno sono tenuti a osservarlo tutti i maggiorenni fino al sessantesimo anno d'età e consiste nel fare un solo pasto quotidiano, che deve essere senza carne. A questo pasto è poi permesso aggiungere una colazione del mattino, che consiste in una bevanda con un po' di pane. La sera poi è possibile fare uno 'spuntino', che equivale a circa un quarto di un pasto normale. 



martedì 1 marzo 2022

"Preghiera" di Luciana al Creatore

Caro Creatore, Re del cielo e della terra, titolare dell’aldilà, Mano protagonista dell’omonimo film di Sorrentino, Tu che sei in tutti i luoghi ed in tutti i laghi più di Scanu e del Wi-Fi. Forse dovrei chiamarti altissimo ma mi sembra la pubblicità di un’acqua minerale. Tu che hai creato tutti gli esseri viventi da Javier Barden, ai vermi della pera, fino più in basso a Fabio Fazio. Tu che sei infinitamente buono, sempre sei stato e sempre lo sarai, abbassa la Testa e guardaci ci vedi? Siamo i tuoi figli, tristi e sfiduciati da più di due anni. Lo so che per te due anni solo una soffiata di naso, ma per noi che abbiamo il metabolismo lento sono tanti. Si allontani lo sguardo a chilometri da qui ci sono i Tuoi figli che sono in mezzo le bombe e piangono e tremano.

Da lassù, oltre le nuvole non ti andrebbe di vederci di nuovo felici? Siamo stanchi caro capo, Word Creator, lo dico in inglese a Te che tutto sai. Anche Maria, l’altra, alterna storie tristi a storie allegre. Fallo anche Tu per noi perché vorrei dirti Con umiltà di timor di Dio prima non era così. Dopo il diluvio hai detto basta, hai fatto spuntare l’arcobaleno, non è che dopo smesso di piovere hai mandato le termiti del legno sull’arca. Dopo le cavallette non hai subito fatto partire la tempesta di noci di cocco e l’eruzione di sogliole avvelenate ci hai lasciato tirare il fiato e invece stavolta mazzate una dopo l’altra raffica, compreso quel virus che per anni hai creato hai fatto scorrazzare il nostro naso i nostri polmoni. Per questo ti chiediamo con tutto il cuore: fai rinsavire Putin. Non ti dico del tutto, non ti dico di farlo diventare Suor Cristina ma almeno che non il tempo a mettere in fila carrarmati come gnocchi fatti in casa.

Così come mia madre mi obbligava a mettere a posto la stanza urlando: Tu hai fatto il casino e tu metti a posto, così umilmente il rispettosamente ci sentiamo di chiederTi: Tu hai fatto Putin e adesso mettilo a posto. Mettigli una mano sulla fronte e che ne ha tanta di fronte, Putin è tutta fronte e digli: Basta, basta così. Prendilo per le orecchie, scuoti lo forte come si fa con il Moscow mule fino a che il neurone non imbrocchi la strada giusta. Fai capire a Putin che chi scatena una guerra è glorioso solo per un minuto ma poi nei libri di storia rimane un boia per sempre. L’Italia a mandato di Maio a fare da paciere ma non ci è riuscito. Fa quel che può anche lui contando che fino a poco fa pensava che il Donbass fosse il nome di un dj russo o di un prete di bassa statura.

Firma Putin immensità nostra oppure parla con il suo angelo custode lo riconosci subito, ha i Ray-Ban neri e un kalashinikov sotto l’ala. Parlaci, convincilo a far finire questa guerra, vogliamo tutti vivere sia i Russi che gli Ucraini, vogliamo continuare a cantare, a ballare, a ridere, a mangiare il gelato ad innamorarci, a sognare, a pagare il mutuo, a fare i figli, vederli crescere, anche quelli degli altri. Morire sì ma quando è ora, nel nostro letto, nel momento in cui l’hai scelto e non andare via ammazzati dalle bombe, dalle granate. Mi piacerebbe poter tornare a goderci i tramonti e le albe, compresa la Parietti. Vogliamo un mondo di pace dappertutto anche nelle delazioni dei 5Stelle.

C’è un signore che da poco è arrivato lì da te e che ci manca tantissimo. Lo riconosci perché si chiama Gino, ha l’accento milanese, i capelli scompigliati e probabilmente Ti ha parlato dell’Inter e di una certa Emergency. Ecco lui diceva nelle guerre il 90% delle vittime sono civili, persone che non sanno nemmeno perché gli arriva in testa una bomba. E poi ripeteva se la guerra non sarà buttata fuori dalla storia degli uomini, sarà la guerra a buttare fuori gli uomini dalla storia. Ecco noi la pensiamo come lui, ti prego anche stavolta liberaci dal male. 
Tua Luciana.