martedì 23 giugno 2020

L'India consente al festival religioso di andare avanti in modalità ridotta a causa dell'aumento dei casi di coronavirus

di Jessie Yeung e Swati Gupta, CNN
Si prevede che centinaia di devoti parteciperanno a una delle processioni religiose più celebri dell'India martedì, dopo che il tribunale supremo del paese ha decretato che lo spettacolo annuale potrebbe andare avanti in modo limitato nonostante l'alto rischio di coronavirus.

L'annuale festival di Rath Yatra si svolge in varie città del paese - ma la celebrazione più famosa si svolge nella città costiera di Puri, nello stato occidentale di Odisha.  Il festival celebra la divinità indiana di Jagannath e dura più di una settimana.

In precedenza la Corte Suprema si era pronunciata contro la celebrazione indù, affermando che il rischio di infezione da coronavirus era troppo elevato con oltre un milione di persone che avrebbero dovuto partecipare a Odisha.

Tuttavia, il governo dello stato di Odisha ha promesso di condurre il festival in "modo limitato" e ha chiesto alla corte un'ingiunzione, portando alla Corte Suprema a ribaltare il proprio ordine lunedì.

 La processione di Puri è composta da tre carri riccamente decorati trascinati per le strade, con i partecipanti che marciano lungo le strade della città.  I "carri" sono, secondo la tradizione, enormi carri di legno alti 13 metri, decorati con stoffe rosse e dorate, che trasportano sacerdoti tra la folla.

lunedì 22 giugno 2020

Addio al famoso ‘Bus 142’ di Into the Wild

Il Bus 142 del libro “Nelle terre estreme” di Jon Krakauer, e del famoso film di Sean Penn “Into the Wild“, è stato definitivamente rimosso dalle autorità dell’Alaska. Il motivo? Troppe persone si spingevano fin a li, sullo Stampede Trail a est del fiume Teklanika, nel parco nazionale di Denali, mettendo a rischio la propria incolumità pur di vedere dal vivo il famoso pulmino dove, nel 1992, venne ritrovato il corpo di Christopher McCandless, morto di fame a 24 anni dopo essersi isolato nella natura.

Il bus nel corso del tempo era diventato un simbolo di libertà e di ribellione al sistema capitalistico, e chi lo raggiungeva percorreva chilometri a piedi proprio per immedesimarsi nell’avventura di Christopher.

La zona, divenuta per questa ragione vera e propria meta di pellegrinaggio, è però particolarmente impervia e il sentiero per raggiungerlo tortuoso, tant’è che nel corso degli anni le autorità hanno dovuto intervenire per soccorrere numerosi turisti in difficoltà, alcuni dei quali non ce l’hanno fatta.

domenica 21 giugno 2020

Giornata Mondiale del Rifugiato

In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato 2020 l'associazione "Non Dalla Guerra" ha deciso di condividere parole che nascondono storie. Storie raccontate a bassa voce, immagini colte in un attimo di fortuna, che meritano invece di fare rumore, di apparire davanti agli occhi nella loro disarmante verità. 
 
Le storie dei rifugiati sono costellate da parole che ritornano, che rimbalzano tra gli occhi di chi racconta e di chi ascolta per poi rimanere sospese nell’aria, impossibili da ignorare. Parole che se dette a voce alta lasciano sorpresi, perché all’improvviso sembrano reali, all’improvviso acquistano un significato. Parole che hanno un volto, un profumo, un suono. Parole che vanno sconfitte e parole che invece vanno innalzate come stendardi di un futuro nuovo e migliore. Parole che possono distruggere e parole che, invece, possono salvare.

martedì 16 giugno 2020

Rapporto Annuale 2019: Carità è Cultura

Coniugare Carità e Cultura è stato l’obiettivo che Caritas Italiana ha scelto per il 2019 e a cui ha dedicato il 41° Convegno nazionale delle Caritas diocesane (25-28 marzo). Collocato nell'anno che ha visto Matera capitale europea della cultura, è stato un momento di confronto fondamentale per dare - o restituire - speranza alle nostre comunità riscoprendo la dimensione "educante", con un rinnovato investimento nella formazione e sulla cultura.

In ITALIA l’impegno di Caritas Italiana e delle Caritas diocesane è proseguito accanto alle popolazioni colpite da calamità naturali, un impegno prolungato nel tempo, come ha ricordato il 10° anniversario del sisma de L’Aquila, o più recente come per i progetti di ricostruzione post-sisma nel Lazio, Marche, Abruzzo ed Umbria. Il 2019 ha visto però anche un’azione quotidiana delle oltre 200 Caritas diocesane in tutta Italia, documentata nel “Flash Report sulla povertà ed esclusione sociale 2019” pubblicato alla vigilia della terza Giornata Mondiale dei Poveri celebrata il 17 novembre scorso. Sul fronte dell’immigrazione è stato rinnovato l’accordo con il Governo sui “Corridoi umanitari” per l’arrivo, in due anni, di 600 richiedenti asilo da Etiopia, Niger e Giordania. L’attività Caritas su questo tema passa anche dallo studio e dall’approfondimento, come dimostrano la pubblicazione del XXVIII Rapporto Immigrazione Caritas-Migrantes, e del Rapporto "Common Home" promosso da 11 Caritas europee (tra cui Caritas Italiana), nell'ambito del progetto europeo MIND, giunto al secondo anno dal suo avvio.

Nel 2019 è continuato poi l’ultra quarantennale impegno per e con i giovani attraverso il servizio civile, con l’avvio a gennaio di 1.194 volontari, coinvolti per 12 mesi in 195 progetti presso 588 sedi. La collaborazione con il Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca (MIUR) ha invece sviluppato l’attenzione al mondo della scuola, con il concorso “Comunità che condividono: creiamo legami”. E’ poi proseguito il costante lavoro di formazione base dei nuovi direttori di Caritas diocesane e dei loro più stretti collaboratori, così come le attività di formazione permanente della Comunità professionale di formatori Caritas, a sostegno del Piano Integrato di Formazione che da oltre 4 anni coinvolge le Caritas diocesane e le Delegazioni regionali Caritas. L'impegno in Italia di Caritas Italiana (.pdf).

domenica 7 giugno 2020

venerdì 5 giugno 2020

Giornata mondiale per l'ambiente

Si conclude quest'anno scolastico in cui il tema dell'ambiente ha prima portato gli studenti nelle piazze e poi ci ha visti chiusi in casa a causa di un virus.
«Le recenti drammatiche vicende che toccano tutto il nostro pianeta ci impongono di prendere atto del legame imprescindibile che esiste tra l’equilibrio della natura e la nostra sopravvivenza» sottolinea il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. «Per uscire dalle difficoltà che ci troviamo di fronte è proprio della ricerca ciò di cui abbiamo estremo bisogno insieme a politiche lungimiranti che sappiano immaginare e rendere accessibile un futuro prossimo di prosperità sostenibile».

giovedì 4 giugno 2020

La vita di ciascun uomo conta

Al grido di “Black Lives Matter” e “I can’t breathe”, manifesta tutta America contro il razzismo e le brutalità. In grandi metropoli e piccole città, va in scena il rito di inginocchiarsi per 8 minuti e 46 secondi chiedendo giustizia per George Floyd e per tutti gli afroamericani morti per le violenze della polizia.
Anche il papa si è unito alle voci di coloro che chiedono giustizia e rispetto per ogni persona, al di là del colore della pelle o del crimine che uno possa aver commesso.



 Il razzismo è un "peccato": lo sottolinea il Papa, intervenendo sul caso della morte di George Floyd, l'afroamericano ucciso da un agente di polizia negli Stati Uniti. "Non possiamo tollerare né chiudere gli occhi su qualsiasi tipo di razzismo o di esclusione e pretendere di difendere la sacralità di ogni vita umana. Nello stesso tempo dobbiamo riconoscere che la violenza delle ultime notti è autodistruttiva e autolesionista. Nulla si guadagna con la violenza e tanto si perde".

"L'oscurità non può scacciare le tenebre;
solo la luce può farlo.
L'odio non può scacciare l'odio;
solo l'amore può farlo."

Martin Luther King