domenica 29 gennaio 2017

Cristo redentore in rosso in onore del Capodanno cinese


Inizia l'anno del gallo. 
Sarà di buon auspicio, ma ricorda tanto il rinnegamento di Pietro...
😏

Il Capodanno cinese, che quest’anno cade il 28 gennaio, è una solenne tradizione asiatica per dare l’addio all’inverno e all’anno trascorso, accogliendo la stagione primaverile con la famiglia e gli amici.
Augurare buona fortuna e prosperità e allontanare gli spiriti maligni sono al centro di molte celebrazioni, che fanno parte della cosiddetta Festa di Primavera o capodanno lunare.
Sebbene la Cina utilizzi ufficialmente il calendario gregoriano internazionale, il tradizionale calendario lunisolare mantiene un significato cerimoniale e così, ogni anno, in corrispondenza della luna nuova più vicina all’inizio della primavera (solitamente la seconda o più raramente la terza dopo il solstizio d’inverno), i cinesi danno il via ad un nuovo ciclo annuale.

Le celebrazioni iniziate il 27 gennaio, durano 15 giorni e si concludono con la festa delle lanterne, durante la quale le famiglie escono per le vie cittadine con in mano lanterne accese e colorate per guidare gli spiriti beneauguranti alle proprie case.
 


sabato 28 gennaio 2017

Ricordare. Perché non si ripeta

La Giornata della memoria che si celebra per ricordare le vittime della Shoah è importante perché questa tragedia umana non si ripeta più. Lo ha detto il Papa a una delegazione dello European Jewish Congress, ricevuta oggi, la quale, a sua volta, denuncia le minacce rappresentate al giorno d’oggi dall’antisemitismo e dal populismo.
  
Francesco «ha anche detto che nella sua famiglia, suo padre riceveva sempre degli ebrei, quindi lui è cresciuto in un’atmosfera favorevole agli ebrei. Parlando della sua storia personale, ha detto che c’erano sempre ebrei che andavano a visitarlo e così, già da bambino, il nostro Papa ha imparato ad avere degli amici ebrei». 
Il presidente dell’European Jewish Congress, Moshe Kantor, da parte sua, «ha parlato dell’importanza dell’etica, dei valori cristiani ed ebrei che abbiamo in comune», ha detto ancora padre Hofmann. «Ha detto che nel nostro mondo vediamo tanti progressi, però anche una caduta dei valori morali ed etici. Quindi bisogna rinforzare questi valori che abbiamo in comune, ebrei e cristiani. E poi ha anche parlato dell’importanza dell’educazione e della famiglia. Il Papa era pienamente d’accordo con questi temi».
 Presidente dell`European Jewish Congress ha parlato al Pontefice di molte altre questioni: «Elogiamo la sua condanna del terrorismo globale, e siamo con lei nella lotta a quello che lei ha definito “la piaga del terrorismo”. Dobbiamo riaffermare i principi che uniscono le tre grandi religioni monoteistiche, ebraismo, cristianesimo e islam, dire un forte no alla violenza e all’odio e sì alla tolleranza e alla riconciliazione». 

«Come rappresentante del popolo ebraico, vorrei anche esprimere la mia profonda tristezza e condanna per la persecuzione e distruzione delle antiche comunità cristiane nel Medio Oriente», ha detto ancora Kantor. 

Da "La Stampa"

martedì 17 gennaio 2017

Silence

Il film di Martin Scorsese sui martiri giapponesi lascia in effetti senza parole.


Devo dire che questo film ha una forza innegabile. Sconvolge per le scene di violenza, turba per l'atteggiamento meticolosamente sadico e subdolo dei persecutori, tocca per la fragilità dei protagonisti. Eppure da metà film in poi sentivo che mancava qualcosa di importante. Il "perchè".
Che cosa spinge un missionario a rischiare la vita e dei contadini ad accettare di morire piuttosto che rinnegare la propria fede? Mancava il "quid". Forse per il paraiso?

Forse il regista ha preferito evitare di inoltrarsi in questo tema per fermarsi prima. Che cos'è l'uomo e chi è Deus? Dio può chiedere il sacrificio dell'uomo?
Ecco allora che nella scena clou è Gesù stesso a chiedere al padre gesuita di calpestarlo. Per salvare delle vite umane. Di fronte all'irragionevolezza umana la coerenza non sembra più una virtù.

E' decisamente una teologia apofatica, in cui Dio si ritrae, si nasconde. Perchè? Perchè quando l'uomo pensa di poter dire troppo su Dio ne fa un idolo, una ideologia che schiaccia e distrugge.
Nella prima parte del film i missionari distribuiscono immagini, croci e grani del rosario. Nella seconda collaborano a riconoscere e ad eliminare i segni cristiani importati abusivamente dai commercianti stranieri.

Si sente proprio la voce del nazionalismo, la difficoltà di entrare in dialogo e di riconoscere l'altro, tipico della nostra epoca. Se non c'è che una verità - la mia - , se tu non puoi venire ad insegnarmi niente, allora, o diventi come me (nome, vestito, usanze, famiglia), o muori. C'è anche questa paura dell'altro, del diverso da me che diventa una minaccia da respingere tra le chiavi del film.

Nel finale una piccola luce quando la moglie del padre apostata mette nel barile del marito morto che sta per essere cremato un piccolo crocefisso donatogli da un diacono martirizzato. Una fede rimasta accesa nonostante l'annichilimento di ogni segno di appartenenza esteriore?

domenica 15 gennaio 2017

Unità dei cristiani: il cantiere è aperto

La data tradizionale per la celebrazione della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, nell’emisfero nord, va dal 18 al 25 gennaio, data proposta nel 1908 da padre Paul Wattson, perché compresa tra la festa della cattedra di san Pietro e quella della conversione di san Paolo; assume quindi un significato simbolico. Nell’emisfero sud, in cui gennaio è periodo di vacanza, le chiese celebrano la Settimana di preghiera in altre date, per esempio nel tempo di Pentecoste (come suggerito dal movimento Fede e Costituzione nel 1926), periodo altrettanto simbolico per l’unità della Chiesa.

L’amore di Cristo ci spinge verso la riconciliazione
(cfr. 2 Cor 5, 14-20)

Germania: la terra della Riforma luterana
Nel 1517 Martin Lutero espresse preoccupazione per quelli che egli considerava abusi nella chiesa del suo tempo, rendendo pubbliche le sue 95 tesi. Il 2017 marca il 500° anniversario di questo evento chiave all’interno dei movimenti di Riforma che hanno segnato la vita della chiesa occidentale per diversi secoli. Questo evento ha costituito un tema controverso lungo tutta la storia delle relazioni tra le chiese in Germania, e fino ai nostri giorni. La Chiesa Evangelica di Germania (EKD) ha cominciato a programmarlo dal 2008.

Dopo ampi dibattiti le chiese in Germania si sono trovate d’accordo sul fatto che il modo per commemorare ecumenicamente l’evento della Riforma fosse quello di farne una “Celebrazione di Cristo” (Christusfest). Se, infatti, l’enfasi viene posta su Gesù Cristo e la sua opera di redenzione quale centro della fede cristiana, allora tutti i partners ecumenici dell’EKD (cattolici, ortodossi, battisti, metodisti, mennoniti e altri) potranno partecipare alle festività dell’anniversario. 

venerdì 6 gennaio 2017

2017 il Calendario delle religioni per la pace


In un momento storico così complesso, con il mondo attraversato da guerre e da cambiamenti e migrazioni epocali, il “Calendario delle religioni per la pace” è uno strumento utile, dal forte valore simbolico, per promuovere la conoscenza e il rispetto fra i popoli del mondo.

Anche per l’anno 2017 CVM – Comunità Volontari per il Mondo ha voluto ristampare questo utile mezzo di divulgazione.

Il calendario delle religioni per la pace presenta infatti le festività più importanti di nove religioni di incidenza mondiale, presenti anche in Italia: Baha’i, Buddismo, Cristianesimo, Ebraismo, Induismo, Islamismo, Shintoismo, Sikhismo, Taoismo. Con lo scopo di favorire il rispetto dei diritti umani e la dimensione multietnica e multiculturale, nonché multi religiosa, della nostra società.

Il costo di un calendario è di 3,50 euro più spese di spedizione, ed è possibile ordinarli telefonando o scrivendo a:
CVM – Comunità Volontari per il Mondo
Via delle Regioni, 6
63017 Porto San Giorgio
Tel./fax 0734674832 –  cvmap@cvm.an.it



http://www.cvm.an.it/appendi-per-il-2017-il-calendario-delle-religioni-per-la-pace/