Enzo D’Alò, classe 1953, continua a confrontarsi con personaggi e storie di grandi classici della letteratura per ragazzi: “La freccia azzurra”, di Gianni Rodari; “Momo” di Michael Ende; “Pinocchio”, di Carlo Collodi e “La gabbianella e il gatto” di Luis Sepulveda. E anche questo suo ultimo lavoro, il settimo, “Mary e lo spirito di mezzanotte” si basa su un romanzo, “A Greyhound Of A Girl”, scritto dall’irlandese Roddy Doyle che D’Alò ha adattato insieme allo sceneggiatore Dave Ingham. La storia. Irlanda, oggi. Mary,11 anni, è una bambina vivace, intraprendente, impulsiva e schietta (secondo lei, impertinente secondo altri), che vive con i genitori affettuosi e due fratelli più grandi, scanzonati e pasticcioni. Appassionata di cucina, vuole entrare in una prestigiosa scuola culinaria locale per diventare una chef. La sua più grande sostenitrice è la nonna materna, Emer.
E se protagoniste sono senza dubbio le quattro donne, in sottofondo c’è molto forte il tema della famiglia, della sua centralità come luogo degli affetti, della formazione, della crescita che apre al futuro, alla realizzazione dei sogni. Dove non tutto è perfetto (c’è un trauma infantile che viene svelato), ma dove si può imparare a perdonarsi e perdonare. Le musiche e le canzoni, che si ispirano ai ritmi e le melodie del folk irlandese, sono state composte da David Rhodes, già collaboratore di d'Alò per “La gabbianella e il gatto”. Il film, una coproduzione tra sette paesi europei (Estonia, Germania, Irlanda, Italia, Lettonia, Lussemburgo e Regno Unito), è stato presentato alla 73ª edizione del Film Festival di Berlino ed è candidato agli European Film Awards (EFA) per il miglior film d’animazione.
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