Incontro al Faber Box
Ore 16.00 sabato 1 aprile
L’Arcivescovo Card. Matteo Zuppi ha voluto inviare un messaggio alla Comunità islamica : "Come ogni anno desidero raggiungervi con il mio saluto e i miei auguri all’inizio del mese di Ramadan, mese di digiuno, di penitenza e di ritorno all’unico Dio, clemente e misericordioso. Noi cristiani abbiamo già percorso un buon tratto della Quaresima -- si legge - tempo sacro dell’anno che ha molte somiglianze con il vostro, e attendiamo di celebrare la Pasqua. Nel rispetto di questi 'tempi forti' possiamo condividere valori importanti, e sentirci una volta di più fratelli e sorelle nell’unica comunità umana, quel mondo che è madre di tutti: credenti, diversamente credenti, non credenti, senza distinzione di lingua, colore della pelle, condizioni personali e sociali".
Il 21 marzo ricorre la Giornata Mondiale della Sindrome di Down, istituita nel 2011 dalle Nazioni Unite, tema di quest’anno è “With Us Not For Us” (insieme a noi, non al posto nostro), una proposta di un approccio alla disabilità basato sui diritti umani, per superare l’obsoleto modello caritatevole della disabilità, in cui le persone con disabilità erano trattate come oggetti di carità, meritevoli di pietà e di sostegno da parte di altri. Un approccio basato sui diritti umani considera le persone con disabilità come aventi il diritto di essere trattate in modo equo e di avere le stesse opportunità di tutti gli altri, lavorando con gli altri per migliorare le loro vite.
A partire dalle 10 di mattina ore locale a New York al quartier generale della Nazioni Unite si svolgerà una conferenza che vedrà gli interventi di speaker di rilievo da tutto il mondo e prenderanno la parola i rappresentanti di associazioni impegnate per la tutela e la promozione dei diritti delle persone con Sindrome di Down. Per saperne di più e per potersi collegare all’evento al link https://events.ds-int.org/12thWorldDownSyndromeDayConference#/?lang=en.
Numerose sono le iniziative in Italia, dal Nord al Sud, che sono consultabili al sito dell’AIPD, Associazione Italiana Persone Down https://www.aipd.it/site/giornata-mondiale-della-sindrome-di-down-21-marzo-2023/ , a partire dal 17 marzo. Anche CoorDown, l’associazione che appresenta l’organismo ufficiale di confronto con tutte le Istituzioni per quanto riguarda le questioni e i diritti delle persone con la sindrome di Down, parteciperà attivamente alla giornata del prossimo 21 marzo. (link: https://www.coordown.it/).
I dati Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità l’incidenza stimata della Sindrome di Down è compresa, tra 1 su 1.000 e 1 su 1.100 nati vivi in tutto il mondo. Ogni anno nascono circa da 3.000 a 5.000 bambini con questo disturbo cromosomico, in Italia 1 bambino ogni 1.200 nati. La stima è di circa 500 nascite all’anno per un totale quindi di 38.000 persone nel nostro Paese
“Zarifa. La battaglia di una donna in un mondo di uomini”: è questo il titolo del nuovo libro di Zarifa Ghafari. Qui racconta la sua storia come attivista impegnata nella tutela dei diritti delle donne nel suo Paese, l’Afghanistan.
Tra le pagine del suo memoir delinea due aspetti di sé stessa. Da una parte c’è Zarifa, l’indomita attivista che continua a lottare per contrastare la corruzione e la discriminazione femminile.
Dall’altra, invece, c’è Krish, un nomignolo con cui la chiamava la sua famiglia, derivante dalla parola “Krishma” che significa “affetto”. Ed è proprio grazie a Krish che l’autrice riesce a trasmettere la sua parte più fragile e intima, colei che piange la perdita del padre, assassinato nel novembre del 2020.
«Da piccola avevo due personalità, una dolce e l’altra impetuosa – confessa Zarifa Ghafari -. Nel corso degli anni i due nomi sono stati lo strumento che ha permesso alla mia famiglia di accettare le mie scelte».
La scelta del nome Francesco, a lungo attesa come chiara scelta di atenzione ai poveri e di rinnovamento della Chiesa, è stata anche la sua missione in questi anni in cui ha incontrato rappresentanti politici e religiosi di ogni parte del mondo, ma senza mai tralasciare di ascoltare e incontrare i più poveri ed emarginati, per i quali non manca mai di dimostrare una particolare predilezione. Attento ai migranti, lui stesso proveniente da una famiglia di migranti. Attento alla questione femminile di cui si fa portavoce e promotore all'interno di un mondo prevalentemente maschile come quello Vaticano.
Un papa che prega sempre per la pace, che sa riconoscere le mancanze della Chiesa e chiede ai fedeli di pregare per lui; un apostolo instancabile che possiamo solo ringraziare per la capacità di riportare alle radici del messaggio evangelico. Attenzione per il creato (Laudato sii), per le minoranze etniche (Querida Amazonia), per la fratellanza universale (Fratelli tutti) sono alcune delle sue priorità che trovano sempre fondamento nello spirito del Concilio Vaticano II e non ancora del tutto applicate nel tessuto ecclesiale.
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L'Istituto Pasini ha organizzato un incontro con Nello Scavo, inviato di Avvenire sul tema della guerra ai diritti dall'Ucraina al Mediterraneo.
Come ogni anno, Ipsos ha condotto un nuovo sondaggio internazionale -in collaborazione con il Global Institute for Women's Leadership del King's College di Londra- esaminando le principali opinioni delle persone in 32 Paesi del mondo, compresa l’Italia, in occasione della Giornata Internazionale della Donna 2023.
Considerando l’intero campione intervistato, a livello internazionale, la maggioranza concorda sul fatto che la disuguaglianza di genere persiste, ancora lontana dall’essere risolta, e che i miglioramenti richiederanno sforzi sia da parte degli uomini che delle donne.
In Italia, quasi sette persone su dieci (67%) ritengono che nel nostro Paese vi sia attualmente una disuguaglianza tra donne e uomini in termini di diritti sociali, politici e/o economici e sono soprattutto le donne ad essere d'accordo con questa affermazione (73% contro il 61% degli uomini).
Il sondaggio internazionale Ipsos, condotto in occasione della Giornata Internazionale della Donna 2023, tuttavia, mostra anche dei segnali positivi e di cambiamento a favore dell’uguaglianza di genere.
È una celebrazione dell'amore e dei nuovi inizi, ma è anche piuttosto disordinata.
L'evento religioso celebra la nuova vita e la vittoria del bene sul male. Di solito si svolge nell'arco di due giorni. È conosciuta soprattutto per i suoi colori vivaci
Le persone si riuniscono in folla per colpirsi a vicenda con una polvere profumata e colorata chiamata gulal. Usano anche pistole ad acqua e palloncini d'acqua per far aderire la polvere.
Ogni colore ha un significato speciale
Non c'è una storia certa dietro il lancio dei colori. Si dice, ad esempio, che il dio Krishna abbia lanciato acqua colorata alle persone quando era ragazzo. Egli è rappresentato dalla polvere blu, mentre il rosso indica l'amore e il giallo la curcuma, una spezia molto usata nella cucina indiana e associata alla guarigione.
Il primo giorno di Holi, le persone accendono falò nella convinzione che purifichino l'aria da tutto ciò che è malvagio. Si bruciano offerte come mais, noci di cocco e ceci per ringraziare Dio della primavera e dei raccolti. A volte si dice che le nuvole di colori lanciate il giorno dopo rappresentino anche il falò nella storia più associata all'Holi.
Holi è anche considerato un momento per celebrare la bellezza dei colori che Dio ha messo nel mondo. È un giorno in cui i bambini sono liberi di infrangere le regole e di sporcare senza preoccuparsi di essere rimproverati.
Come molte feste religiose, l'Holi è un momento in cui le famiglie trascorrono del tempo insieme e le celebrazioni prevedono cibo e danze speciali. Le persone di ogni provenienza sono incoraggiate a partecipare.
Fonte BBC.com
La storia della gioiosa festa di Purim può sembrare cupa a prima vista: Racconta della quasi distruzione del popolo ebraico decretata da Haman, consigliere del re persiano Assuero.
Tuttavia, la regina di Assuero appena incoronata, Ester, che ha sostituito Vashti quando è stata cacciata dal regno, è segretamente un'ebrea.
Per il suo coraggio e per il suo ruolo nella salvezza degli ebrei, la storia di Purim è nota come "Megillat Esther", ovvero il Rotolo di Ester.
Ci sono diverse pratiche comuni a Purim:
* Si fanno regali ai poveri.
* Si legge la megillah, la storia di Purim.
* Si consuma un pasto festivo, o seudah.
* Si fanno regali di cibo, chiamati mishloah manot, ai propri amici.
*Si mangiano gli hamantaschen, biscotti a forma di triangolo che prendono il nome dal cattivo Haman.
Molte persone si vestono in costume, seguendo il tema del Purim come festa del travestimento in cui nulla è come sembra. Le sinagoghe e le comunità organizzano spettacoli e festival specifici per questo giorno. Tradizionalmente, quando viene pronunciato ad alta voce il nome di Haman durante la lettura della Megillah, si suona un rumorino o un gracchio; oggi alcuni hanno istituito la nuova pratica di sventolare una bandiera celebrativa quando viene recitato il nome di Ester.
Da My Jewish Learning
L’obiettivo di questo spazio è tenere costantemente aperta una finestra sulle religioni mondiali – tutte, nessuna esclusa – e sul rapporto con le rispettive realtà sociali e politiche, sviluppando di volta in volta notizie e approfondimenti che compongano un quadro sul ruolo e sull’influenza di una data confessione religiosa, o di più confessioni, sulla società e la politica di un determinato Paese o di più Paesi.
Non suoni quindi troppo ambizioso, né pretenzioso, il riferimento ad una “geopolitica delle religioni”, dal momento che l’intento è proprio quello di uno sguardo globale su questa specifica tematica: in merito alla quale si ritiene peraltro di affrontare un terreno informativo fin qui pressoché inesplorato.
E questo in un mondo dove ogni giorno constatiamo quanto sia invece importante la dimensine religiosa in tante manifestazioni della vita sociale, politica, dei rapporti tra gli Stati, tra i popoli, nei terrorismi, nelle guerre. O al contrario, e si spera, nella possibile risoluzione dei conflitti.
Il promotore di questo blog, FAUSTO GASPARRONI, giornalista e saggista, da molti anni è il vaticanista dell’ANSA, la maggiore agenzia di stampa italiana.