La Festa di San Marco è una ricorrenza che da anni accompagna la storia di Venezia e che celebra il Santo patrono della città diventato il simbolo di Venezia e della sua immagine nel mondo.
La traslazione del corpo del santo a Venezia avvenne il 31 gennaio dell’828. Secondo la tradizione popolare, il corpo del santo fu trafugato da Alessandria D’Egitto e portato alla città lagunare, nascosto tra frutta e carne di maiale, impura per i musulmani, in una nave diretta a Venezia da due mercanti veneziani Rustico da Torcello e Bono o Tribuno da Malamocco, con l’aiuto di un servo di nome Basilio.
Giunte in città non trascorse molto tempo prima che il Doge fece costruire, nell’828, la prima chiesa dedicata all’Evangelista che andò a sostituire l’esistente cappella in onore del Santo bizantino Teodoro. La prima versione della basilica di San Marco.
Il legame tra Venezia e San Marco è testimoniato non solo dalle leggende popolari, ma anche dalla stessa iconografia dell’Evangelista, cioè quella del leone alato con un libro che riporta la scritta in latino: Pax tibi Marce evangelista meus, diventato icona della Repubblica di Venezia.
Secondo un’antica leggenda, mentre San Marco navigava verso Alessandria D’Egitto, si imbatté in una tempesta e cercò riparo in una capanna di pescatori nei pressi di Venezia, vicino a Rialto. Addormentatosi gli apparve in sogno un angelo, rappresentato da un leone alato, che esclamò: “Pace a te, Marco, mio evangelista. Qui riposerà il tuo corpo”. Il mattino seguente, Marco, raccontò il sogno ai pescatori veneziani e poi salpò continuando il suo viaggio verso l’Egitto con il fine di convertire i non fedeli e fondare una sede cristiana proprio in quel luogo dove, invece, venne ucciso.
Da un racconto che coinvolge Orlando, Tancredi e la giovane fanciulla Vulcania, proviene la tradizione della festa del bocolo. quella volta il bocciolo di rosa, simbolo dell'amore che sta per aprirsi alla vita e al sole, viene offerto alle fidanzate nel giorno di San Marco, patrono della città di Venezia.
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