La chiesa di Lukashivka era sopravvissuta alla seconda guerra mondiale e agli anni più austeri dell'Unione Sovietica, adesso è praticamente distrutta. Le sue campane sono cadute su un terreno disseminato di bossoli di munizioni e barattoli di carne russa in scatola. Rimane un supporto per le candele, una teiera ammaccata, un colino per la pasta ed un crocifisso attaccato a quela che resta di una parete. All'esterno, la parte alettata di un razzo è conficcata nel fango.
Le tragedie che viviamo in questo momento, particolarmente la guerra in Ucraina così vicina a noi, ci richiamano l’urgenza di una civiltà dell’amore. Nello sguardo dei nostri fratelli e sorelle vittime degli orrori della guerra, leggiamo il bisogno profondo e pressante di una vita improntata alla dignità, alla pace e all’amore.
Che sia per tutti una Pasqua di Resurrezione
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