"Siamo tutti preoccupati per i vasti incendi che si sono sviluppati
in Amazzonia. Preghiamo perché, con l'impegno di tutti, siano domati al
più presto. Quel polmone di foreste è vitale per il nostro pianeta". Lo
ha detto papa Francesco al termine dell'Angelus.
L'Esercito brasiliano ha iniziato il dispiegamento di uomini e mezzi
in Amazzonia per contrastare gli incendi. Sul campo ci saranno 44.000
soldati a cui saranno affiancati aerei militari.
"La foresta dell'Amazzonia è una parte essenziale della nostra
storia, del nostro territorio e di ciò che ci fa sentire brasiliani", ha
detto il presidente del Brasile Bolsonaro nel suo intervento, di circa 4 minuti, sottolineando
che "la protezione della foresta è il nostro dovere: ne siamo coscienti e
stiamo agendo per combattere la deforestazione illegale, e qualsiasi
altra attività criminale che metta a rischio la nostra Amazzonia".
Bolsonaro ha detto che "gli incendi forestali esistono in
tutto il mondo e questo non può servire come pretesto per possibili
sanzioni internazionali", perché "il Brasile continuerà ad essere, come è
stato finora, un paese amico di tutti e responsabile nella protezione
della sua foresta amazzonica".
Durante la trasmissione del discorso televisivo del
presidente Jair Bolsonaro si sono sentite "paneladas" (proteste battendo
pentole) in varie zone di San Paolo, Rio de Janeiro e altre città
brasiliane, al termine di una giornata segnata da proteste contro la
politica ambientale del governo in tutto il paese.
Bolsonaro ha ammesso che i proprietari agricoli
potrebbero essere responsabili dell'ondata di incendi forestali nel
paese - con un aumento dell'82% da gennaio al 18 agosto scorso, rispetto
allo stesso periodo del 2018 - ma è tornato a dire che "i sospetti
principali" muovono verso le ong ambientaliste, anche se non esistono
prove che dimostrino la loro colpevolezza. Interrogato dai cronisti
sulle sue insinuazioni riguardo alle ong - definite "irresponsabili" e
"assurde" da dirigenti ambientalisti - e la possibilità che siano i
proprietari rurali che appiccano i roghi, Bolsonaro ha detto che "certo,
possono essere stati i 'fazendeiros', tutti sono sospettati", ma ha
aggiunto subito che "i sospetti principali puntano verso le ong".
"Persino qui, nel mezzo dell'Oceano Atlantico, ho sentito del record
di incendi devastanti in Amazzonia. I miei pensieri sono con le persone
colpite. La nostra guerra contro la natura deve finire". E' il tweet
dell'attivista ambientalista svedese
Greta Thunberg che sta compiendo un viaggio in barca a vela a New York per il summit dell'Onu.
"A causa della deforestazione, la foresta amazzonica nel
territorio brasiliano sta perdendo una superficie equivalente a oltre
tre campi da calcio al minuto e siamo sempre più vicini a un punto di
non ritorno per quello che, non solo è il più grande serbatoio di
biodiversità del Pianeta, ma rappresenta uno dei pilastri degli
equilibri climatici", è l'allarme del WWF.