domenica 25 agosto 2019
Salviamo il polmone vitale per il pianeta
"Siamo tutti preoccupati per i vasti incendi che si sono sviluppati in Amazzonia. Preghiamo perché, con l'impegno di tutti, siano domati al più presto. Quel polmone di foreste è vitale per il nostro pianeta". Lo ha detto papa Francesco al termine dell'Angelus.
L'Esercito brasiliano ha iniziato il dispiegamento di uomini e mezzi in Amazzonia per contrastare gli incendi. Sul campo ci saranno 44.000 soldati a cui saranno affiancati aerei militari.
"La foresta dell'Amazzonia è una parte essenziale della nostra storia, del nostro territorio e di ciò che ci fa sentire brasiliani", ha detto il presidente del Brasile Bolsonaro nel suo intervento, di circa 4 minuti, sottolineando che "la protezione della foresta è il nostro dovere: ne siamo coscienti e stiamo agendo per combattere la deforestazione illegale, e qualsiasi altra attività criminale che metta a rischio la nostra Amazzonia".
Bolsonaro ha detto che "gli incendi forestali esistono in tutto il mondo e questo non può servire come pretesto per possibili sanzioni internazionali", perché "il Brasile continuerà ad essere, come è stato finora, un paese amico di tutti e responsabile nella protezione della sua foresta amazzonica".
Durante la trasmissione del discorso televisivo del presidente Jair Bolsonaro si sono sentite "paneladas" (proteste battendo pentole) in varie zone di San Paolo, Rio de Janeiro e altre città brasiliane, al termine di una giornata segnata da proteste contro la politica ambientale del governo in tutto il paese.
Bolsonaro ha ammesso che i proprietari agricoli potrebbero essere responsabili dell'ondata di incendi forestali nel paese - con un aumento dell'82% da gennaio al 18 agosto scorso, rispetto allo stesso periodo del 2018 - ma è tornato a dire che "i sospetti principali" muovono verso le ong ambientaliste, anche se non esistono prove che dimostrino la loro colpevolezza. Interrogato dai cronisti sulle sue insinuazioni riguardo alle ong - definite "irresponsabili" e "assurde" da dirigenti ambientalisti - e la possibilità che siano i proprietari rurali che appiccano i roghi, Bolsonaro ha detto che "certo, possono essere stati i 'fazendeiros', tutti sono sospettati", ma ha aggiunto subito che "i sospetti principali puntano verso le ong". "Persino qui, nel mezzo dell'Oceano Atlantico, ho sentito del record di incendi devastanti in Amazzonia. I miei pensieri sono con le persone colpite. La nostra guerra contro la natura deve finire". E' il tweet dell'attivista ambientalista svedese Greta Thunberg che sta compiendo un viaggio in barca a vela a New York per il summit dell'Onu.
"A causa della deforestazione, la foresta amazzonica nel territorio brasiliano sta perdendo una superficie equivalente a oltre tre campi da calcio al minuto e siamo sempre più vicini a un punto di non ritorno per quello che, non solo è il più grande serbatoio di biodiversità del Pianeta, ma rappresenta uno dei pilastri degli equilibri climatici", è l'allarme del WWF.
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