lunedì 30 gennaio 2023

Dino e Silvano Ruaro. Missionari vicentini nel Congo senza pace


Dino Ruaro, padre Dehoniano originario di Magrè, a Schio è arrivato nella Repubblica Democratica del Congo nel 1973. Dal 2007 si trova a Mambasa, dove con la sua parrocchia si occupa in particolare della popolazione carceraria. Ha visto con i suoi occhi le due guerre che hanno travolto l’est del Congo e le loro conseguenze. «Da allora continuo a sentire tanti discorsi, ma c’è molta propaganda da parte di chi cerca il proprio interesse in modo spudorato e diabolico – confessa il missionario -. Ho poca fiducia nella soluzione del conflitto, l’interesse è cieco e senza cuore».

A nord di Mambasa c’è Nduye, la missione dove è impegnato un altro Dehoniano, padre Silvano Ruaro, anche lui originario di Magrè e cugino di padre Dino. I due nei giorni scorsi si sono incrociati a Mambasa prima che Silvano tornasse a Nduye dopo essere stato a Kampala, in Uganda, e a Beni e Butembo. Lungo la strada tra queste due città a sud di Mambasa lo scorso ottobre è stata uccisa in un attacco una suora medico. Il suo corpo è stato dato alle fiamme. «Mi sono fermato nel villaggio per pregare, hanno eretto un piccolo capitello in suo ricordo – racconta padre Silvano -. La strada tra Mambasa e Beni è sempre a rischio. Non c’è una linea del fronte, gli attacchi avvengono inaspettatamente, a macchia di leopardo. Uno di questi, il 16 gennaio, è avvenuto contro la chiesa pentecostale di Kasindi, al confine con l’Uganda. «Ero stato nel villaggio il giorno prima dell’attentato – racconta il missionario -. Purtroppo queste cose sono diventate il nostro pane quotidiano. La moglie di un catechista che collabora con me è stata rapita e portata nella foresta. E quando succede, nessuno torna». 

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