Vicenza si mobilita, con moltissime altre città italiane, per invocare una de-escalation e respingere il ritorno di una guerra in Europa. L'Unione Europea non deve farsi trascinare in una guerra insensata: non possono esistere alternative ai negoziati di pace, per quanto difficili possano essere.
Basta con i massicci movimenti di armi, così come alla manipolazione ingannevole costruita dai media intorno alla crisi Ucraina. La guerra porta sempre lutti e devastazioni e gli unici vincitori sarebbero i produttori e commercianti di armi, i cui interessi non hanno una nazionalità o patria, mentre i popoli dell'Ucraina, della Russia e dell'Europa subirebbero conseguenze terribili, indipendentemente da come finirà il conflitto.
Esprimiamo solidarietà e sostegno ai movimenti per la pace che in Ucraina e in Russia si oppongono all'entrata in guerra e chiediamo ai soldati di rifiutare la guerra, dichiarando la loro obiezione di coscienza.
Sabato 26 febbraio alle ore 16.30 in piazza Castello a Vicenza
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