Ho comperato questo libro, ad un costo piuttosto esoso, per la curiosità di vedere che cosa aveva da dire il re dell'horror sulle armi.
In effetti, il discorso è piuttosto chiaro e pungente e contiene delle importanti proposte per l'amministrazione americana fa sempre tenuta al palo dalle lobbie delle armi.
Scritto nel 2012 dopo l'ennesima strage in una scuola americana, descrive con sagacia le varie fasi percorse dalla stampa e dall'opinione pubblica dallo shock, all'urgente questione di regolamentare la vendita delle armi, all'oblio.
Il sottotitolo italiano è fuorviante. L'autore di Carrie, It e Shining non è contrario al possesso di armi in sè, ma fa riflettere su quanto la presenza di armi in casa faccia aumentare la probabilità di suicidi e omicidi domestici. Per questo propone tre cose di buon senso:
- il controllo dei precedenti e dello stato di salute mentale di chi chiede di acquistare delle armi;
- il divieto di vendita di caricatori superiori alle dieci pallottole (eight Is enough), perché questo consentirebbe di bloccare un malintenzionato che spara all'impazzata;
- vietare l'uso di armi di assalto, che per paradosso, sono legalmente commercializzate e detenute negli USA. L'Australia ha fatto questo passo e ha ridotto sensibilmente il numero di stragi.
Lo scrittore americano ha ritirato dal commercio un suo libro "Obsession", che era stato citato da più di un giovane autore di stragi a mano armata. Come ha fatto lui volontariamente e con dispiacere, invita a fare altrettanto anche il governo, allo scopo di non dare occasioni a chi è già fragile di mente.
Ogni 16 ore una donna viene uccisa con un colpo d'arma da fuoco dal suo compagno attuale o fa uno precedente.
Ogni giorno otto bambini o ragazzi vengono colpiti per sbaglio dalle armi da fuoco in famiglia.
Regolamentare potrebbe essere un passo decisivo nella prevenzione di questi fenomeni.
"Finchè non accadrà, le sparatorie continueranno. Vedremo le scritte ULTIM'ORA, i video sfocati fatti con im cellulare di gente che corre, i parenti in lacrime, i carri funebri per le strade... Perché, ragazzi, è così che vanno le cose".
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