Incontro a Vicenza venerdì 1 marzo 2019
Introduzione di Dairio Dalla Costa e Luca
Nel vangelo si parla di una donna che versó tutto quanto aveva per vivere. La carità di questa donna é totale in quanto si priva di ciò che é necessario. La carità é onnicomprensiva.
Lo sguardo di Gesù é l'altra fonte della carità: lo sguardo sulle persone. Gesù fa caso alla vedova, sostiene lo sguardo del povero visto come un fratello, riconoscendo le ricchezze di ciascuno.
"Viviamo tempi in cui sembra svanita in molte persone la pietà. La povertà sembra una malattia", Ilvo Diamanti.
Nel suo libro "La morte del prossimo", Luigi Zoja paragona il nostro tempo come quello in cui Nietzsche proclamò la «morte di Dio». Siamo alla soglia di un territorio radicalmente nuovo dove la morale dell'amore sembra non piú possibile per mancanza di oggetto.
Qualche polemica ha suscitato il libro "L'industria della carità" di Vittoria Furlanetto, ma molti ormai vedono la carità con sospetto: a chi vanno i nostri soldi? Come vengono usati? Esistono i poveri o solo approfittatori? Dove vanno a finire i soldi che io dó con tanto buon cuore? Alla Mafia nigeriana?
Ci sono vari tipi di povertà: sociale e relazionale oltre che economica. La Caritas Diocesana se ne fa carico e promuove una sensibilità di prossimità in ogni parrocchia.
“La bontà disarmata, incauta, inesperta e senza accorgimento non è neppure bontà, è ingenuità stolta e provoca solo disastri”. Antonio Gramsci
"Era abitudine, in una casa cristiana, avere un materasso in più, un pezzetto di candela e un po' di pane secco in caso il Signore Gesù avesse bussato alla porta, vale a dire, qualcuno senza un tetto sopra la testa fosse arrivato, e allora tu lo avresti accolto e ti saresti preso cura di lui". Poi, dopo Costantino, la chiesa ottenne di poter affidare questo compito di ospitalità a una casa particolare, controllata dal vescovo e finanziata dalla comunità. Passò poco tempo, e san Giovanni Crisostomo tuonò: "Assegnando il dovere di comportarsi in questo modo a un'istituzione, i cristiani perderanno l'abitudine di riservare un letto e avere un pezzo di pane pronto in ogni casa". La perdita della povertà, è insomma, il peccato originale della chiesa di Costantino". Ivan Illich
Zedaqàh per la bibbia é giustizia, elemosina, rettitudine, virtú, equità.
Libera dalla morte (Pr 10,2) La mia morte causata dal mio egoismo e quella del fratello causata dal bisogno..
Asmae Dachan
L'elemosina, tra dono e giustizia nell'Islam.
Il senso del dono sta nell'attenzione e nell'importanza che diamo all'altro. La forza di ciascuno di tirare fuori il buono di ciascuno e rimetterlo in piedi: ripristinare la dignità di ciascuno come protagonista del bene.
Ci sono due termini per indicare la carità:
- Sadakah: bene libero, dono gratuito, spontaneo.
- Zakah: tassa coranica codificata. Carità, elemosina, decima, cortesia, tassa sociale, unisce l'aspetto spirituale a quello etico.
Io purifico i miei beni donando e una parte a chi ha bisogno. I beni sulla terra non appartengo o agli uomini ma a Dio. Il mio reddito mi responsabilizza a condividere e a farne parte con gli altri.
Se io riesco a mettere da parte dei soldi pago le tasse e pago la zakah.
Mi insegna l'onestà, mi guarisce dall'avarizia e dalla tentazione di accumulare beni che hanno una finalità sociale.
Riduce le sofferenze dei membri poveri e bisognosi della comunità e ha funzione di consolazione. È un atto di preghiera, di obbedienza a Dio che vuole che ogni uomo abbia il necessario per vivere e di condivisione con i fratelli.
Come si calcola la Zakat.
Il Nisab corrisponde al valore di 612,35 grammi di puro argento: sui 266 €
La data di inizio viene fissata una volta che le tue risorse per la Zakat superano il limite del Nisab
La data di fine si determina un anno lunare dopo la data di partenza.
I Destinatari
Bisognosi, poveri, malati, studiosi, funzionari religiosi, prigionieri, viaggiatori, schiavi, convertiti, indebitati.
Si rivolgono alla Moschea e chiedono di ricevere l'aiuto.
Corano significa leggi, studia. Le persone che studiano e hanno bisogno di aiuto trovano sostegno.
Bisogna anche rispettare un ordine di priorità quanto ai beneficiari dell'elemosina. Noi lo chiameremmo l'ordine della Carità. Già nel Corano è classico e stereotipato. L'uomo generoso deve dare prima di tutto ai suoi: suo padre e sua madre, la sua famiglia, i suoi vicini, quelli che chiamiamo “i prossimi” (Corano 2,83-177; 4,8-36; 8,41; 16,90; 17,26; 24,22; 30,38 ...). Le Tradizioni ci raccontano di Maometto che rifiuta dei beni preziosi offerti come elemosina, consigliando al donatore di farne beneficiare la sua propria famiglia. Inoltre proibiscono di lasciare per le elemosine più di un terzo dell'eredità, dicendo: “Il terzo, è già molto”.
La carità sta nel credere in Dio e dare dei propri beni per amore suo. I primi destinatari sono i prossimi (parenti, orfani, poveri, viandanti diseredati, mendicanti, liberazione degli schiavi…)
Salat e Zakat sono menzionati spesso insieme
Mi rifugio in Dio dal commettere peccato e dalla povertà (la povertà non é un peccato ma espone a rischi ed é conseguenza dell'egoismo umano. Un povero é vittima di ricatti e maltrattamenti, violato nella sua dignità umana)
La carità é un obbligo per ogni musulmano e colui he non ne ha i mezzi compia qualche opera buona o eviti di compiere azioni sbagliate. Se io non commetto il male non ferisco la dignità dell'altro. Questa é la sua carità.
Offrire di che dissetarsi.
Il sorriso per il fratello é carità.
Dare indicazioni della strada, lasciare un insegnamento buono.
L'assistenza ad un cieco, conciliare due persone che litigano, dare supporto morale, portare bagagli a chi fa fatica, rispondere ad una richiesta con dolcezza, rimuovere gli ostacoli.
Hasanah = azione buona
Nel giorno del giudizio ci sarà una bilancia per pesare le azioni buone e cattive.
Zakat
- Zakat al-Mal: la decima sulle ricchezze
- Zakat al-Fitr: il digiuno mette in empatia con gli altri, e durante il Ramadan sono previste raccolte di denaro (7€ a persona) per le famiglie povere in modo che ogni famiglia possa mettere qualcosa di buono sulla tavola per la festa di fine digiuno (Aid al-Fitr)
Le azioni valgono secondo le mie intenzioni: se lo faccio per farmi vedere dagli altri ho già raggiunto il mio interesse. Dice un Hadith di essere umili quando si dona, di non far sapere alla mano destra ciò che fa la sinistra, di non far sentire i feriori chi riceve il beneficio. Dio mi da il mio stipendio ma é una condizione temporanea di cui sempre essere grati e la gratitudine esprime con la generosità.
Distribuzione
Una volta all'anno si versa alle casse dello Stato o alla Moschea di riferimento una percentuale di quanto si ha in banca. Attraverso le Charity internazionali (Islamic Relief) raggiungono le comunità siriane o yemenite che sono in difficoltà senza correre il rischio di finanziare gruppi terroristici o di essere dispersi. Uno può rivolgersi all'Imam, passare i soldi attraverso un conoscente diretto che opera sul posto dove c'é bisogno o portarli personalmente.
Fino a qualche tempo fa si trattava di e i materiali e cibo. Oggi più di denaro.
Apro un orfanotrofio, un ospedale, una Scuola che dura anche dopo la mia morte. Ho dei figli che si ricordano di me. Lascio una eredità spirituale grazie ai miei insegnamenti.
Il bisognoso é chiunque, anche non islamici. Non c'è una letteratura islamica che parli di elemosina esclusiva per i bisognosi della stessa fede.
Waqf
Costruire una sala di preghiera o moschea. A chi la intesto? Al Waqf che é una fondazione impersonale che elargisce i fondi per il bene della Comunità. Ha uno statuto depositato da un notaio riconosciuto dallo Stato italiano. Consente la trasparenza nell'uso dei beni e la gestione di conti correnti e di beni immobili. I contributi sono tracciabili. Qatar, Arabia Saudita, Emirati Arabi possono investire in vari beni compreso Moschee e Centri Studi (oltre a squadre di calcio, linee di moda, compagnie aeree).
L'Islam non ha un accordo con lo Stato Italiano per l'8 per mille in quanto non ha una rappresentanza unitaria in Italia e avrebbe bisogno di più convenzioni distinte. Viceversa alcune associazioni di solidarietà islamica possono ricevere il 5 per mille.
Ci sono moltissimi campi profughi e molte ONLUS operano nei campi direttamente e questa é ritenuta una priorità. Nel Corano é sollecitata l'attenzione verso gli orfani e i sofferenti.
Asmae Dachan
Giornalista freelance, scrittrice e poetessa di origine siriana, nasce ad Ancona e ama immaginare la sua vita come un ponte che unisce culture e popoli diversi. Collabora con numerose testate nazionali tra cui Panorama, Avvenire, Antimafia 2000 e The Post Internazionale, occupandosi di esteri, in particolare Medio Oriente e Nord Africa, di immigrazione, diritti umani, dialogo interreligioso e interculturale. Ha pubblicato romanzi e libri di poesie e continua a scrivere per passione. Il suo ultimo romanzo è “Il silenzio del mare” pubblicato da Castelvecchi a ottobre 2017. Ha vinto numerosi premi giornalistici per i suoi reportage sulla Siria. L’ultimo riconoscimento ricevuto è il “Premio per la pace e l’amicizia tra i popoli” assegnato a settembre 2018 nell’ambito del concorso Giornalisti del Mediterraneo per il reportage “Porto franco” pubblicato su Panorama. Parla quattro lingue, ma spesso è di poche parole e comunica scattando fotografie dei suoi numerosi viaggi. L’Università della Svizzera per la Pace l’ha nominata a vita “Ambasciatrice di Pace” ed è consigliere permanente dell’Università per la Pace delle Marche.
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