domenica 12 maggio 2024

Torna la grande rogazione di Asiago, a migliaia in cammino fra boschi e prati dell’Altopiano

Un rito antico, che unisce le genti dell’Altopiano in un pellegrinaggio che dura un giorno intero. È la grande rogazione, che torna ancora una volta per portare migliaia di persone fra i boschi e i prati del territorio parrocchiale di Asiago: un lungo viaggio di oltre 30 chilometri, dall’alba al tramonto, per rinsaldare il patto d’amicizia fra l’uomo e la divinità. Un rito antico, appunto, che affonda le proprie radici nella tradizione delle rogazioni, nate per chiedere buoni raccolti, con un cambio di rotta nel diciassettesimo secolo per ringraziare per una scampata pestilenza. E allora via, tutti assieme, grandi e piccoli, dal duomo di Asiago fino al Lazzaretto, al Kaberlaba, Canove e Camporovere per poi tornare a casa fra cori e chiacchiere, preghiere e risate con il cuore pieno della bellezza dell’Altopiano e della forza della comunità. Un appuntamento di grande importanza per il territorio, da non confondere con una scampagnata o una passeggiata in stile trekking. Nella grande rogazione c’è l’anima di Asiago e delle genti dell’Altopiano, c’è il rapporto con il divino e con la natura, con sé stessi e con gli altri che si sublima nella messa solenne nel duomo asiaghese. (Servizio di Ferdinando Garavello)

Nessun commento:

Posta un commento