“La religione è una cosa seria ma non triste!”: questo il filo conduttore della serata, durante la quale don Gioba ha proiettato alcuni dei suoi lavori. Ha cominciato a disegnare al liceo e non si è più fermato. All’inizio erano le caricature dei suoi professori, poi in seminario strisce sulla vita comunitaria; oggi, a farla da padrona, sono i commenti al Vangelo della domenica. Negli anni non sono mancate le critiche da parte di chi ha giudicato le sue vignette irriverenti ma l’intento di don Giovanni «è solo quello di far riflettere e di comunicare un messaggio con gioia – spiega -. La gioia è il fine della fede e non riguarda unicamente il ridere in modo superficiale. È quella sensazione profonda di una vita piena, colma dell’amore di Dio. Un messaggio che può essere trasmesso anche con allegria e facendo lavorare la fantasia».
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