Forte il richiamo di Papa Francesco all'Aventino a togliere dal cuore l’ipocrisia e tutte le polveri di morte che sporcano il cuore e devastano il mondo. La Quaresima è tempo di grazia e guarigione, non bisogna cedere alla rassegnazione
Cecilia Seppia – Città del Vaticano
Siamo polvere nell'universo, ma una polvere "preziosa", amata dal Padre e non dobbiamo cedere alla rassegnazione, piuttosto ricordarci che siamo al mondo per realizzare il sogno di Dio. Francesco apre la Quaresima con la processione penitenziale e il rito dell’imposizione delle Ceneri.
Non inceneriamo il sogno di Dio
Dal colle Aventino che domina Roma e schiude la vista alla bellezza intatta nonostante i secoli, il Papa incoraggia i fedeli a impiegare questo tempo liturgico per lasciarci riconciliare con Dio e vivere, finalmente, come "figli amati", "peccatori perdonati", "malati risanati". Nel cammino verso la Pasqua, spiega, possiamo infatti compiere due passaggi: quello che va dalla polvere alla vita e l’altro, più doloroso, che invece procede dalla vita alla polvere.
Nel primo è contenuta la speranza più grande, cioè che nonostante la paura, il male dilagante, la cattiveria e una progressiva scristianizzazione della società, Dio possa trasformare la nostra polvere in Gloria. La Quaresima non è il tempo per riversare sulla gente inutili moralismi, ma per riconoscere che le nostre misere ceneri sono amate da Dio. È tempo di grazia, per accogliere lo sguardo d’amore di Dio su di noi e, così guardati, cambiare vita. Siamo al mondo per camminare dalla cenere alla vita. Allora, non polverizziamo la speranza, non inceneriamo il sogno che Dio ha su di noi.
Da Vaticanews
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