La vincitrice del Premio Nobel per la Pace 2025 è María Corina Machado, attivista, ingegnera e leader dell’opposizione venezuelana, nota per il suo coraggioso impegno politico nella lotta non violenta per la democrazia e i diritti umani in Venezuela.
Breve biografia e impegno
María Corina Machado, 56 anni, è una figura centrale nella scena politica venezuelana, dove da anni si batte contro il regime di Nicolás Maduro, promuovendo la difesa delle libertà civili e dei diritti fondamentali. Soprannominata la “signora d’acciaio”, Machado ha guidato numerose iniziative di protesta pacifica e si è distinta per la sua fermezza nel richiedere libere elezioni, trasparenza e rispetto della volontà popolare, anche a costo dell’ineleggibilità politica e di numerose minacce.
Situazione attuale del Venezuela
Il regime di Nicolás Maduro controlla il Paese con metodi autoritari, avendo vinto nel 2024 un terzo mandato presidenziale considerato fraudolento e privo di legittimità da gran parte della comunità internazionale. Le opposizioni restano divise e fortemente represse: oltre 1.600 persone sono attualmente detenute per motivi politici e minor dissenso. La repressione si manifesta con arresti arbitrari, sparizioni forzate, persecuzioni di attivisti e chiusura sistematica degli spazi di partecipazione civile.
Diritti delle minoranze e società civile
Le comunità indigene e altre minoranze sono particolarmente esposte a violenze, abusi e discriminazioni da parte di gruppi armati e forze statali, con episodi di persecuzione che possono configurarsi come crimini contro l’umanità. Leggi restrittive come la “Ley ONG” mettono a rischio la sopravvivenza delle organizzazioni umanitarie e dei difensori dei diritti umani. Attivisti e operatori umanitari, soprattutto chi collabora con organismi internazionali, sono bersaglio privilegiato del governo, con frequenti minacce, arresti e “scomparse” temporanee per intimidirli.
Il caso emblematico di Alberto Trentini, cooperante italiano arrestato nel novembre 2024, testimonia il clima di arbitrio nel sistema giudiziario venezuelano. Trentini è detenuto da oltre trecento giorni, senza un’accusa formale né alcun processo in corso, in condizioni di isolamento con limitatissimi contatti con avvocati, familiari e autorità consolari. La società civile italiana e internazionale ha espresso forte preoccupazione, segnalando la violazione dei diritti fondamentali e promuovendo azioni e petizioni per la sua liberazione.
Postura internazionale e geopolitica
Maduro intensifica le relazioni con Russia, Iran e Cina, cercando di costruire un blocco alternativo all’ordine occidentale e alle pressioni provenienti dagli Stati Uniti e dall’Unione Europea, che mantengono e rafforzano le sanzioni contro funzionari del regime. La politica estera venezuelana si caratterizza per la retorica contro l’“imperialismo”, il sostegno pubblico ad altri regimi autoritari e la denuncia dei meccanismi di ingerenza delle istituzioni internazionali sui diritti umani.
Libertà religiose
Per quanto riguarda le libertà religiose, il Venezuela mantiene formalmente la libertà di culto, ma la libertà reale è limitata dal contesto repressivo e dal controllo statale. Chiese e associazioni religiose spesso subiscono pressioni se espongono posizioni critiche verso il governo o solidarizzano con l’opposizione; il rischio di intromissioni, censura e intimidazioni rimane elevato, in particolare per le realtà che si espongono nella difesa dei diritti umani e della dignità della persona.
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