Chi erano?
Pier Giorgio Frassati era un giovane torinese nato nel 1901, figlio di una famiglia benestante (suo padre fondò il famoso giornale La Stampa). Studente di ingegneria, amava la montagna, lo sport e soprattutto aiutare i più poveri e gli ammalati. Amava ripetere «Vivere, non vivacchiare», cioè vivere intensamente e con passione, non accontentarsi di una vita piatta e superficiale.
Carlo Acutis, invece, è più vicino a noi nel tempo: nato nel 1991, morto nel 2006 per una malattia fulminante. È chiamato il “patrono del web” perché usò internet in modo innovativo per raccontare la fede, creando mappe online di miracoli eucaristici e dimostrando che la tecnologia può diventare uno strumento potente per diffondere messaggi positivi.
Giovani santi
Entrambi dimostrano che diventare “santi” non è roba da adulti o da persone con una vita speciale. Anche a 15 anni, si può credere in qualcosa di grande, si può impegnarsi per migliorare la vita degli altri e inseguire i propri sogni senza perdere di vista i valori. Non sono “eroi lontani”, ma ragazzi come tanti, con passioni, sogni e sfide.
Le celebrazioni
A Torino, città legata a entrambi, il Politecnico ha organizzato una mostra tutta dedicata a Pier Giorgio, con foto e documenti inediti che raccontano la sua vita da studente, sportivo e volontario. Un modo per farci capire che anche dalle “mura” dell’università può nascere una vera ispirazione per vivere bene e con coraggio.
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