Promosso dai Ministeri delle Pari Opportunità, dell’Istruzione e Merito, e della Cultura, il concorso coinvolge scuole secondarie di primo e secondo grado nella realizzazione di filmati sul delicato tema della violenza di genere.
La giuria ha premiato cinque cortometraggi: “Chiamarlo amore non si può” (Valdilana, Biella), “Dalia” (Pesaro), “Eeee… stop!” (Cesena), “Non essere semplice” (Oristano) e “Scruscio” (Marsala). Due menzioni speciali sono andate a “Ciò che resta” (Massa) e “Non lasciarti spegnere” (Bologna). La qualità e la profondità dei lavori dimostrano l’impegno delle nuove generazioni nel sensibilizzare sul tema della violenza contro le donne.
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