“Nel corso dell’Operazione militare speciale, il popolo russo difende con le armi in pugno la propria vita, la libertà, la statualità, l’identità civile, religiosa, nazionale e culturale, nonché il diritto di vivere sulla propria terra entro i confini dello Stato russo unito. Da un punto di vista spirituale e morale, l’operazione militare speciale è una guerra santa”, a difesa dell’ “unico spazio spirituale della Santa Rus’” e a protezione del “mondo dall’assalto del globalismo e dalla vittoria dell’Occidente caduto nel satanismo”. Si apre con questa affermazione il documento dal titolo “Il presente e il futuro del mondo russo” approvato dal “XXV Concilio Mondiale del Popolo Russo” che si è riunito il 27 marzo nella Sala dei Sinodi ecclesiastici della Cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca sotto la presidenza di Sua Santità il Patriarca Kirill di Mosca e di tutte le Russie. “L’Operazione militare speciale – si legge nel Documento che è stato pubblicato dal sito del Servizio stampa del Patriarca di Mosca, patriarchia.ru – è una nuova fase della lotta di liberazione nazionale del popolo russo contro il regime criminale di Kiev e dell’Occidente collettivo che lo sostiene, condotta nelle terre della Rus’ sud-occidentale dal 2014”.
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