«Popoli fratelli, terra futura. Religioni e culture in dialogo» è il titolo del 35° meeting interreligioso di preghiera per la pace che dal 1986 la Comunità di Sant'Egidio organizza per tenere vivo quello "spirito di Assisi" che ha caratterizzato la prima edizione voluto da san Giovanni Paolo II nella città di San Francesco. Dopo l'edizione virtuale del 2020 causa pandemia, l'incontro quest'anno avviene in presenza.
Al meeting parteciperanno, tra gli altri, anche l’arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, il consigliere speciale del segretario generale dell’Onu, Jeffrey Sachs, e la ministra degli Esteri della Tanzania, Liberata Mulamula.
Nella parte conclusiva dell’incontro, nel pomeriggio del 7 ottobre davanti al Colosseo, interverrà anche Papa Francesco, che presenzierà la preghiera ecumenica dei cristiani, prima di unirsi ai leader delle altre religioni mondiali come il grande imam dell’università di Al Azar (Il Cairo), Al Tayyeb, il patriarca ortodosso Bartolomeo I e il presidente della conferenza dei rabbini europei Pinchas Goldschmidt, insieme ad esponenti buddisti e induisti.
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