Eppure, la salute del pianeta è collegata a doppio filo alla nostra. E anche al coronavirus. A volte in maniera più evidente (dalle immagini dei satelliti che mostrano la diminuzione dello smog in Italia durante il lockdown al rinvio del summit Cop26), altre volte in modi talmente profondi da essere invisibili quanto cruciali (leggete o rileggete l’intervista a David Quammen di Spillover).
Insomma: anche se siamo chiusi in casa, possiamo continuare a riflettere (e magari, nel nostro piccolo, ad agire) sulle crisi ambientali e sul cambiamento climatico. Uno spunto arriva dal festival CinemAmbiente di Torino: previsto dal 29 maggio al 3 giugno, è stato spostato all’autunno 2020. Ma, nel frattempo, lancia in rete l’iniziativa CinemAmbiente a casa tua: da oggi, venerdì 3 aprile, ogni tre giorni, sul sito del festival viene proposto un film a tema ambientale da vedere gratuitamente in streaming.
Le opere? Medio e lungometraggi scelti tra i titoli che hanno riscosso successo nelle ultime edizioni o che approfondiscono temi di particolare rilevanza in questo momento storico. Il primo titolo della rassegna online, disponibile dal 3 al 5 aprile, è L’elemento umano (The Human Element) di Matthew Testa, che segue il fotografo James Balog in un viaggio attraverso gli Stati Uniti d’America tra uragani devastanti, villaggi di pescatori minacciati dall’aumento del livello del mare, spaventosi incendi in California…
Seguirà La bugia verde, dedicato al greenwashing (la pratica messa in atto da numerose imprese che nasconde, dietro ad annunci di impegno ambientale, la volontà di facciata di rifarsi l’immagine). E poi, fino al 23 aprile, altri cinque film: Dusk Chorus sulla foresta amazzonica dell’Ecuador, Oceani, il mistero della plastica scomparsa, Ultima chiamata, Il sorriso del gatto con la voce narrante di Marco Paolini e Your time is their business. Dunque, tanti spunti per riflettere sul ruolo dell’attivismo climatico ai tempi del Covid-19 e sugli effetti della pandemia sulla sostenibilità ambientale.
di Federica Maccotta
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