domenica 26 gennaio 2020

Jojo Rabbit: rivisitare la memoria nel 2020


In occasione della Giornata della Memoria esce quest'anno nelle sale il film candidato all'Oscar "Jojo Rabbit". L'approccio è molto moderno e attraverso l'umorismo nero ci parla di resistenza al nazismo e di indottrinamento fanatico.
Jojo fa parte della Gioventù hitleriana (Hitler-Jugend), organizzazione giovanile fondata nel 1926 per accogliere i giovani, a partire dai 10 anni, e prepararli a servire nelle forze armate e divenire «buoni cittadini», attraverso un sistema di addestramento militare e paramilitare.
Nel film, con gli occhi di Jojo, possiamo respirare il clima del processo di Gleichschaltung inteso come «allineamento» del popolo tedesco al «nuovo ordine» ottenuto attraverso l'eliminazione di ogni forma di dissenso e finalizzato a sviluppare fedeltà e obbedienza all'ideologia nazista. Il suo motto era Blut und Ehre (Sangue e onore).
L'unica arma che abbiamo, ancora oggi, in un clima di negazionismo e nazionalismo di ritorno, è mantenerci umani e saper riconoscere nell'altro (ebreo, straniero, oppositore) una persona come noi, aldilà di come la stampa e il regime possano propagandare. La popolazione più debole reagisce alla caricatura dell'ebreo e del nemico con vero odio e paura. Solamente la conoscenza e la scoperta del vero volto dell’altro possono liberare dai pregiudizi e dalle false ideologie.

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