Nelle prime ore del mattino del primo febbraio 2021 il Myanmar tornava nell’incubo della dittatura militare. Messa agli arresti l’intera leadership civile, imposti legge d’emergenza e censura, il generale Min Aung Hlaing comunicava la formazione di una giunta militare e la necessità di porre sotto il suo controllo un Paese a suo dire messo in crisi dai brogli nelle elezioni che meno di tre mesi prima avevano confermato il ruolo di governo della Lega nazionale per la democrazia guidata da Aung San Suu Kyi e la volontà popolare di consolidare la giovane democrazia birmana. Immediate le reazioni, con una condanna quasi unanime del golpe all’interno e all’estero e con imponenti proteste. Manifestazioni, come le prime iniziative di boicottaggio e disobbedienza civile che si estenderanno successivamente a settori cruciali dello Stato, controllate da polizia armata e militari con cariche e azioni intimidatorie, ma al 9 febbraio con una risposta violenta che provoca i primi morti. Inizia una escalation di violenza.
lunedì 31 gennaio 2022
sabato 29 gennaio 2022
69a Giornata mondiale dei malati di lebbra
mercoledì 26 gennaio 2022
martedì 25 gennaio 2022
#OutInChurch - Für eine Kirche ohne Angst
"Come Dio ci ha creati": nel documentario dell'ARD, 100 persone non eterosessuali al servizio della Chiesa cattolica in Germania hanno fatto parlare molto per il loro "coming out".
Un tema delicato, una richiesta di conversione nel modo di interagire con i fedeli in modo più inclusivo, nel linguaggio, negli ateggiamenti e nella prassi.
Il punto di partenza e la luce per poter comprendere queste richieste deve sempre essere il messaggio evangelico letto con lo sguardo materno di una Chiesa sempre in cammino alla scoperta di se stessa.
Mercoledì 16 settembre 2020 il Papa accoglieva un gruppo di genitori con figli lgbt dell’associazione Tenda di Gionata dicendo: «La Chiesa non li esclude perché li ama profondamente». In questi giorni, nell’ambito del contesto ufficiale di un'udienza generale, il Papa ha ripetuto - Mai condannare un figlio, neanche quando maturi un orientamento omosessuale.
sabato 22 gennaio 2022
In silenzio Thich Nhat Hanh si congeda dal mondo
giovedì 20 gennaio 2022
Colombia, ucciso ambientalista 14enne: difendeva le terre del popolo indigeno
martedì 18 gennaio 2022
Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani
MARTEDÌ 18 GENNAIO
ore 20.30 presso la chiesa di S. Giovanni Battista - Villaggio Giardino di Arzignano
Incontro di preghiera con la Comunità serbo-ortodossa
GIOVEDÌ 20 GENNAIO
ore 20.30 presso la chiesa parrocchiale di Costabissara
Incontro con la comunità rumena
VENERDÌ 21 GENNAIO
ore 20.30 presso la chiesa di San Francesco di Bassano del Grappa
Incontro ecumenico di preghiera
SABATO 22 GENNAIO
ore 20.30 presso la chiesa dei SS. Felice e Fortunato di Vicenza
Veglia unitaria con tutte le Chiese e con mons. Vescovo
«In Oriente abbiamo visto apparire la sua stella e siamo venuti qui per onorarlo»
(Matteo 2,2)
DOMENICA 23 GENNAIO
ore 17.00 presso la chiesa di Sant’Antonio di Schio Celebrazione ecumenica con la presenza di un sacerdote ortodosso
LUNEDÌ 24 GENNAIO
ore 20.30 presso la chiesa arcipretale di San Bonifacio
Incontro di preghiera con la Comunità rumeno-ortodossa
MARTEDÌ 25 GENNAIO
ore 18.00 presso la chiesa serbo-ortodossa della Misericordia di Vicenza Incontro di preghiera con le Comunità ortodosse serba, moldavo-russa, rumena
Gli appuntamenti previsti rispettano le disposizioni igienico-sanitarie vigenti.
lunedì 17 gennaio 2022
Ricchi sempre più ricchi, poveri sempre più poveri
Durante la sessione di apertura dei lavori del World Economic Forum di Davos, è stato presentato e pubblicato sul sito di Oxfam, organizzazione impegnata nella lotta alle disuguaglianze, il rapporto 2021 “la Pandemia della disuguaglianza”.
Gabriela Bucher, direttrice di Oxfam International dichiara: «Già in questo momento i 10 super-ricchi detengono una ricchezza sei volte superiore al patrimonio del 40% più povero della popolazione mondiale, composto da 3,1 miliardi di persone, se anche vedessero ridotto del 99,993% il valore delle proprie fortune, resterebbero comunque membri titolati del top 1% globale».
La Pandemia è ufficialmente denominata nel rapporto il virus della disuguaglianza, perché oltre ai problemi sanitari, le vite dei più vulnerabili, sono state devastate da diversi fenomeni (crisi climatica, fame, violenza di genere) che hanno provocato la perdita di una vita ogni 4 secondi ed il cui comune denominatore è stato individuato nella disuguaglianza di risposta all’emergenza.
Leggi il Rapporto Oxfam Italia
venerdì 14 gennaio 2022
David Sassoli
mercoledì 5 gennaio 2022
Seguiamo la buona stella
martedì 4 gennaio 2022
Religione a scuola, occasione di dialogo
Ci piace, in proposito, ricordare le recenti parole di Papa Francesco: «Da sempre le religioni hanno avuto uno stretto rapporto con l’educazione che ci impegna a non usare mai il nome di Dio per giustificare la violenza e l’odio verso altre tradizioni religiose, a condannare ogni forma di fanatismo e di fondamentalismo e a difendere il diritto di ciascuno a scegliere e agire secondo la propria coscienza. Se nel passato, anche in nome della religione, si sono discriminate le minoranze etniche, culturali, politiche e di altro tipo, oggi noi vogliamo essere difensori dell’identità e dignità di ogni persona».
Queste parole di Papa Francesco ci paiono particolarmente significative anche per invitare ciascuno di voi a scegliere l’IRC: aderendo a questa proposta, manifestate il vostro desiderio di conoscenza e di dialogo con tutti, sviluppato a partire dai contenuti propri di questa disciplina scolastica.
Avvalersi delle opportunità offerte dall’Insegnamento della religione cattolica a scuola permette, inoltre, di incontrare degli insegnanti professionalmente qualificati e testimoni credibili di un impegno educativo autentico, pronti a cogliere gli interrogativi più sinceri di ogni alunno e studente e ad accompagnare ciascuno nel suo personale e autonomo percorso di crescita.
Dal messaggio CEI
sabato 1 gennaio 2022
MESSAGGIO DI PAPA FRANCESCO PER LA GIORNATA MONDIALE DELLA PACE
Ancora oggi, il cammino della pace, che San Paolo VI ha chiamato col nuovo nome di sviluppo integrale, rimane purtroppo lontano dalla vita reale di tanti uomini e donne e, dunque, della famiglia umana, che è ormai del tutto interconnessa. Nonostante i molteplici sforzi mirati al dialogo costruttivo tra le nazioni, si amplifica l’assordante rumore di guerre e conflitti, mentre avanzano malattie di proporzioni pandemiche, peggiorano gli effetti del cambiamento climatico e del degrado ambientale, si aggrava il dramma della fame e della sete e continua a dominare un modello economico basato sull’individualismo più che sulla condivisione solidale. Come ai tempi degli antichi profeti, anche oggi il grido dei poveri e della terra non cessa di levarsi per implorare giustizia e pace.
Tutti possono collaborare a edificare un mondo più pacifico: a partire dal proprio cuore e dalle relazioni in famiglia, nella società e con l’ambiente, fino ai rapporti fra i popoli e fra gli Stati.
Vorrei qui proporre tre vie per la costruzione di una pace duratura:
- il dialogo tra le generazioni, quale base per la realizzazione di progetti condivisi;
- l’educazione, come fattore di libertà, responsabilità e sviluppo;
- il lavoro per una piena realizzazione della dignità umana.
Si tratta di tre elementi imprescindibili per «dare vita ad un patto sociale», senza il quale ogni progetto di pace si rivela inconsistente.