Il Comitato scientifico dell’Onu si é espresso sulle conseguenze delle emissioni radioattive (Unscear) a 10 anni del terribile incidente del marzo 2011 alla centrale nucleare di Fukushima, 220 chilometri a Nord-Est di Tokyo, successivo ad un sisma di magnitudo 9 e a uno tsunami.
Proprio da Fukushima dovrebbe partire, il prossimo 25 marzo, la staffetta dei tedofori con la torcia olimpica in vista dei Giochi estivi.
La catastrofe del 2011, la più grave da quella di Chernobyl nell'aprile 1986, causò la morte di almeno 19 mila persone oltre ad un aumento del numero di residenti affetti da tumori alla tiroide.
Come conseguenze delle importanti emissioni radioattive nell’aria, nelle acque e nei terreni nella zona della centrale di Fukushima, oltre 100 mila abitanti sono stati costretti a lasciare la propria abitazione.
Il ministero dell’Ambiente nipponico ha garantito che “generalmente l’area è sicura”. Il governo giapponese intende fare delle Olimpiadi una vetrina per mostrare al mondo che Fukushima si è risollevata dall’incidente nucleare.
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