sabato 21 novembre 2020

“Economy of Francesco” le proposte dei giovani per ripensare l'economia

Sabato 21 novembre si è conclusa la tre giorni di confronto che ha completato il percorso di “Economy of Francesco”, iniziativa voluta da Papa Francesco per chiamare giovani imprenditori, economisti e changemakers a ripensare l’economia di fronte alle sfide del nostro tempo.

L’iniziativa, ridefinita a seguito della crisi pandemica, ha dato vita a un percorso di dialogo via web, animato da giovani provenienti da 115 Paesi che si sono confrontati in 12 “villaggi tematici” dedicati ai temi ambientali, sociali, economici e finanziari.

Dal 19 al 21 novembre le conclusioni dei villaggi tematici sono state discusse in eventi web di dialogo e confronto che hanno coinvolto grandi personalità del dibattito economico e civile, culminando in un documento finale nel quale i giovani si rivolgono a economisti, imprenditori, decisori politici, lavoratrici e lavoratori, cittadine e cittadini del mondo presentando 12 richieste di impegno comune:

- rallentare la corsa dell’attuale modello economico <<per lasciare respirare la Terra>>
- realizzare una comunione mondiale delle tecnologie al fine di mettere a disposizione anche dei Paesi a basso reddito soluzioni alla povertà energetica e realizzare e a favore della giustizia climatica
- porre al centro delle agende dei governi e della formazione a ogni livello la custodia dei beni comuni
- abbandonare per sempre l’uso delle ideologie economiche al fine di offendere e scartare le persone affette da fragilità, di fronte alle quali occorre invece una assunzione di responsabilità
riaffermare il rispetto dei diritti umani, inclusi i diritti economici e sociali (lavoro dignitoso, welfare) nelle politiche delle imprese così come in quelle di welfare pubblico
- abolire immediatamente i paradisi fiscali, istituendo un nuovo patto fiscale quale prima risposta al mondo post-Covid
- dare vita a nuove istituzioni finanziarie mondiali, riformando in senso democratico e inclusivo quelle già esistenti, incoraggiando la finanza sostenibile ed etica e scoraggiando la finanza altamente speculativa e predatoria
- introdurre comitati etici indipendenti nella governance di imprese e banche, dotandole di potere di veto in materia di ambiente, giustizia e impatto sui più poveri
- definire a livello nazionale e internazionale misure premiali e di sostegno degli imprenditori innovatori nell’ambito della sostenibilità ambientale, sociale, spirituale e manageriale
- attivare impegni condivisi tra soggetti pubblici e privati per una istruzione di qualità per ogni bambina e bambino del mondo
- impegnare le organizzazioni economiche e le istituzioni civili affinché garantiscano le stesse opportunità a lavoratrici e lavoratori
- impegnate tutta la comunità internazionale a cessare l’economia che alimenta le guerre

L’evento è stato concluso da un messaggio di Papa Francesco il quale, riassumendo lo spirito dell’iniziativa, ha spronato i giovani a <<osare il rischio di favorire e stimolare modelli di sviluppo, di progresso e di sostenibilità in cui le persone, e specialmente gli esclusi (e tra questi anche sorella terra), cessino di essere – nel migliore dei casi – una presenza meramente nominale, tecnica o funzionale per diventare protagonisti della loro vita come dell’intero tessuto sociale.>>

Dal sito di BancaEtica

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