Come ogni anno, il mese di febbraio sarà dedicato a Santa Giuseppina Bakhita che con la Città di Schio ha da sempre un legame particolare. Perciò l'Associazione Schio-Sudan ha organizzato una serie di eventi in memoria della “Madre Moretta” come affettuosamente veniva chiamata.
martedì 29 gennaio 2019
domenica 27 gennaio 2019
Dal ghetto ebraico al monastero: la sopravvissuta dell'Olocausto che ha scelto Gesù
In fuga nella Polonia occupata dai nazisti, Rachel Drazek vide Gesù su una croce e trovò uno spirito affine. Più tardi diventata suor Paula, è ora sepolta sul Monte degli Ulivi di Gerusalemme
Alla fine della messa di requiem di questo mese per Rachel Drazek - Suor Paula - nel monastero benedettino sul Monte degli Ulivi di Gerusalemme, è successo qualcosa di interessante. E' stata recitata anche la preghiera ebraica kaddish.
Nella morte come nella vita, le sue due identità inseparabili sono rimaste insieme - era una sopravvissuta all'Olocausto, ebrea convertita al cristianesimo, diventando una suora.
Rachel Drazek (DRON-zek) è nata nel 1929 a Ostroleka, città nella Polonia orientale, a Simcha e Fajga Drazek, neé Zlotowitz. Sua madre morì quando era piccola, e fu cresciuta dalla seconda moglie di suo padre, Chaya, nella vicina Lomza. Suo fratello, Yitzhak, nacque pochi anni dopo.
Alla fine della messa di requiem di questo mese per Rachel Drazek - Suor Paula - nel monastero benedettino sul Monte degli Ulivi di Gerusalemme, è successo qualcosa di interessante. E' stata recitata anche la preghiera ebraica kaddish.
Nella morte come nella vita, le sue due identità inseparabili sono rimaste insieme - era una sopravvissuta all'Olocausto, ebrea convertita al cristianesimo, diventando una suora.
Rachel Drazek (DRON-zek) è nata nel 1929 a Ostroleka, città nella Polonia orientale, a Simcha e Fajga Drazek, neé Zlotowitz. Sua madre morì quando era piccola, e fu cresciuta dalla seconda moglie di suo padre, Chaya, nella vicina Lomza. Suo fratello, Yitzhak, nacque pochi anni dopo.
sabato 26 gennaio 2019
Giornata della memoria
Ogni sera leggo a mia figlia una delle "Storie della Buonanotte per Bambine Ribelli 2" e questa sera è capitata questa. Da ricordare...
SOPHIE SCHOLL
ATTIVISTA
C'era una volta una ragazza di nome Sophie che aveva l'abitudine di starsene fuori dalla prigione cittadina a suonare il flauto, nella speranza che un prigioniero in particolare la sentisse. Il motivo che suonava era Die Gedanken sind frei (I pensieri sono liberi), e il prigioniero che ascoltava dalla cella era suo padre. Era stato incarcerato perché contrario ai nazisti e al loro capo, Adolf Hitler.
Quando era più piccola, Sophie aveva appoggiato Hitler. Lei e suo fratello Hans avevano persino sfilato in corteo per lui. Ma poi avevano cominciato a leggere delle cose terribili che facevano i nazisti. Erano venuti a sapere dello sterminio di massa degli ebrei e di altri indesiderati, e avevano capito che il padre aveva avuto ragione sin dall'inizio: Adolf Hitler non era un brav'uomo.
Sophie e Hans furono tra i fondatori di un gruppo chiamato Rosa Bianca e parteciparono alla realizzazione di volantini e opuscoli in cui si incoraggiavano i tedeschi a resistere ai nazisti. A quel tempo, ogni scuola, chiesa, università e strada era piena di spie, e chiunque osasse criticare Hitler veniva denunciato alla polizia e arrestato. Ma questo non fermò Sophie. In cuor suo, sapeva che opporsi al partito na-zista era la cosa giusta da fare, e non aveva paura delle conseguenze. «Come possiamo aspettarci che la giustizia trionfi se non ci sacrifichiamo per una giusta causa?» disse. Purtroppo, Sophie e gli altri membri della Rosa Bianca furono arrestati, processati e giustiziati dai nazisti, ma il loro esempio diede a molte persone in tutto il mondo la forza di combattere per la libertà.
SOPHIE SCHOLL
ATTIVISTA
C'era una volta una ragazza di nome Sophie che aveva l'abitudine di starsene fuori dalla prigione cittadina a suonare il flauto, nella speranza che un prigioniero in particolare la sentisse. Il motivo che suonava era Die Gedanken sind frei (I pensieri sono liberi), e il prigioniero che ascoltava dalla cella era suo padre. Era stato incarcerato perché contrario ai nazisti e al loro capo, Adolf Hitler.
Quando era più piccola, Sophie aveva appoggiato Hitler. Lei e suo fratello Hans avevano persino sfilato in corteo per lui. Ma poi avevano cominciato a leggere delle cose terribili che facevano i nazisti. Erano venuti a sapere dello sterminio di massa degli ebrei e di altri indesiderati, e avevano capito che il padre aveva avuto ragione sin dall'inizio: Adolf Hitler non era un brav'uomo.
Sophie e Hans furono tra i fondatori di un gruppo chiamato Rosa Bianca e parteciparono alla realizzazione di volantini e opuscoli in cui si incoraggiavano i tedeschi a resistere ai nazisti. A quel tempo, ogni scuola, chiesa, università e strada era piena di spie, e chiunque osasse criticare Hitler veniva denunciato alla polizia e arrestato. Ma questo non fermò Sophie. In cuor suo, sapeva che opporsi al partito na-zista era la cosa giusta da fare, e non aveva paura delle conseguenze. «Come possiamo aspettarci che la giustizia trionfi se non ci sacrifichiamo per una giusta causa?» disse. Purtroppo, Sophie e gli altri membri della Rosa Bianca furono arrestati, processati e giustiziati dai nazisti, ma il loro esempio diede a molte persone in tutto il mondo la forza di combattere per la libertà.
9 maggio 1921 - 22 febbraio 1943
sabato 19 gennaio 2019
Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani 2019
La Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani è un’iniziativa ecumenica di preghiera nel quale tutte le confessioni cristiane pregano insieme per il raggiungimento della piena unità che è il volere di Cristo stesso. Questa iniziativa è nata in ambito protestante nel 1908 e nel 2008 ha festeggiato il centenario. Dal 1968 il tema e i testi per la preghiera sono elaborati congiuntamente dalla commissione Fede e Costituzione del Consiglio Ecumenico delle Chiese, per protestanti e ortodossi, e dal Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, per i cattolici.
“Cercate di essere veramente giusti” (Deuteronomio 16,18).
Questo il tema della veglia ecumenica di preghiera promossa, sabato 19 gennaio alle 20,30, dalla diocesi di Vicenza nella basilica di San Felice. La veglia rientra nell’ambito della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani che, come ogni anno, si celebra in tutto il mondo dal 18 al 25 di gennaio. Presente all’incontro il vescovo, mons. Beniamino Pizziol, insieme ai responsabili delle diverse confessioni cristiane presenti nel vicentino con rappresentanze dei rispettivi fedeli. Per la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani la diocesi vicentnai propone inoltre numerose iniziative:
Domenica 20 gennaio alle 17, nella chiesa di Sant’Antonio a Schio, ci sarà una celebrazione ecumenica con la presenza di padre Cristian Manasturean, sacerdote romeno ortodosso.
Questo il tema della veglia ecumenica di preghiera promossa, sabato 19 gennaio alle 20,30, dalla diocesi di Vicenza nella basilica di San Felice. La veglia rientra nell’ambito della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani che, come ogni anno, si celebra in tutto il mondo dal 18 al 25 di gennaio. Presente all’incontro il vescovo, mons. Beniamino Pizziol, insieme ai responsabili delle diverse confessioni cristiane presenti nel vicentino con rappresentanze dei rispettivi fedeli. Per la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani la diocesi vicentnai propone inoltre numerose iniziative:
Domenica 20 gennaio alle 17, nella chiesa di Sant’Antonio a Schio, ci sarà una celebrazione ecumenica con la presenza di padre Cristian Manasturean, sacerdote romeno ortodosso.
Vedi Famiglia Cristiana
giovedì 17 gennaio 2019
Kumbh Mela, la più grande festa religiosa del mondo con milioni di pellegrini
martedì 15 gennaio 2019
MKL Week 19
Martin Luther King Day è una festa federale degli Stati Uniti. Si celebra ogni anno il terzo lunedì di gennaio in prossimità alla data della sua nascita il 15 gennaio 1929 ed è anche conosciuto come King Day o MLK Day. In alcuni stati viene anche comunemente chiamata Giornata dei diritti civili o Giornata dei diritti umani. Negli ultimi anni è sempre più considerato un "Giorno del servizio" quando gli americani sono incoraggiati a fare volontariato per aiutare gli altri meno fortunati di loro.
Il tema della MLK Week 2019 è "Che cosa è imasto del sogno?"
Quest'anno il tema invita la collettività ad esaminare l'attuale clima sociopolitico nazionale e globale; impegnarsi in un dialogo che esamina il sogno di MLK nel contesto contemporaneo; e immaginare cosa può essere un "sogno" e un movimento "più inclusivo" e progressivo in questi tempi. Cosa potrebbe implorare oggi MLK in questa condizione mondiale? Che cosa dobbiamo organizzare per una maggiore libertà e diritti umani?
“We do not stand in the shadow of those who came before us, but in their glow.
And that glow exists because they put forth a vision of the future
and they fought for it.”
— DeRay McKesson, 2018
and they fought for it.”
— DeRay McKesson, 2018
giovedì 3 gennaio 2019
Un incontro speciale
Francisco Sancho è senza dubbio una persona fuori dall'ordinario.
Quando uno attraversa l'Europa a piedi, accompagnato solo dal suo zaino e da tanta fiducia in Dio e nel prossimo, tutto assume un significato diverso: il tempo, le stagioni, gli incontri, il cibo, la fatica...
Sentirlo raccontare le sue esperienze ha tutto il fascino di viaggiare con la fantasia in luoghi e percorsi dal fascino millenario e contemporaneo insieme.
Dopo 7 stagioni di cammino attraverso l'Europa dalla Polonia a Roma alla Spagna alla Norvegia, si sta preparando per attraversare l'Italia dal Brennero a Santa Maria di Leuca. Accompagnati da Francisco Sancho si potrà percorrere questo itinerario composto da 91 Tappe e suddiviso in 9 Tratti per un totale di 1992 Km con piccoli gruppi da 8 a 15 persone.
Chissà se avremo la possibilità di unirci a lui in un tratto di questo affascinante percorso!
Se vuoi visita http://associazionecamminiamo.it/
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