giovedì 2 febbraio 2017

L’abbraccio di pace degli ultimi testimoni

Anna Vescovi, 73 anni, è l’unica figlia di Giulio Vescovi, ucciso a 36 anni nell’eccidio di Schio, nella notte tra il 6 e il 7 luglio del 1945. Valentino Bortoloso, 93 anni, quella notte aveva 22 anni. Il suo nome di battaglia era “Teppa”. Bortoloso era uno dei comandanti partigiani che hanno guidato la rappresaglia nelle carceri di Schio dove erano detenuti esponenti del fascismo, collaborazionisti e numerosi cittadini la cui posizione era in corso di verifica. Furono Bortoloso e compagni a uccidere il padre di Anna Vescovi e altre 53 persone (17 rimasero ferite), su 91 reclusi.

Quella notte aprì una ferita nel cuore della città di Schio, mai più rimarginata. Fino ad oggi. Sì, perché Anna Vescovi e Valentino Bortoloso sono gli ultimi testimoni diretti di quell’avvenimento. E la scorsa settimana hanno siglato, davanti al Vescovo di Vicenza Beniamino Pizziol, una dichiarazione congiunta che è come un balsamo per quella lacerazione inflitta dalla storia alla città di Schio. “Consapevoli che è giunto il momento di pacificare le tragiche contraddizioni della stessa Storia di 70 anni orsono – si legge nel testo – in un sacro e umile silenzio, con grande atto di coraggio da entrambe le parti, ci siamo incontrati in un commosso abbraccio di grazia e perdono”.


da "La Voce dei Berici"

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