martedì 29 aprile 2025

La vita religiosa delle suore con sindrome di Down

Nel centro della Francia, una comunità di vita contemplativa accoglie donne con sindrome di Down nella vita religiosa. Preghiera, lavoro e fraternità si intrecciano in una vocazione condivisa che diventa segno profetico per la Chiesa e risposta silenziosa alla cultura dello scarto.

“Ci dicevano che avremmo abbassato il livello della vita consacrata. Che la vocazione delle nostre sorelle era solo un’idea dei genitori, non una vera chiamata”. Madre Line, superiora delle Piccole Suore Discepole dell’Agnello, racconta senza fronzoli l’inizio di un cammino inatteso, e per molti inaccettabile. Da quasi quarant’anni, nel cuore della Francia, questa comunità accoglie donne con sindrome di Down nella vita contemplativa: “In pochi credevano che una persona con disabilità intellettiva potesse ricevere una vera vocazione. È stata una sofferenza lunga, a volte silenziosa. Ma il Signore ci ha aiutato a tenere lo sguardo fisso su di Lui. Non tutti sono chiamati a scoprire i Suoi tesori, e questo ci ha dato pace”.

domenica 27 aprile 2025

Liberi!

Un film arriva nelle sale italiane con un'uscita evento il 29 e il 30 aprile, opera spagnola che esplora il mondo nascosto dei monasteri di clausura, ispirato da una frase di Papa Francesco

LIBERI di Santos Blanco esplora il mondo nascosto dei monasteri di clausura, attraverso l'incontro con diverse comunità religiose e racconta il percorso di chi sceglie di vivere lontano dalle distrazioni del mondo per concentrarsi sulla contemplazione e sulla preghiera. Il film prende spunto proprio dalla celebre frase di Papa Francesco sui monaci di clausura: "Il mondo e la Chiesa hanno bisogno di voi come fari che illuminano il cammino degli uomini e delle donne del nostro tempo".

Per secoli, molti uomini e donne hanno rinunciato a tutto per dedicare la loro vita alla contemplazione. LIBERI è un viaggio nell'uomo interiore, un raro sguardo su una dimensione nascosta del mondo: quella dei monasteri di clausura. Cosa porta una persona a spogliarsi del mondo che conosce, a ritirarsi da esso per il resto della sua vita? Come pensa una persona del genere? LIBERI si avvicina alle grandi domande dell’esistenza dell'uomo, con un unico obiettivo: ascoltarle. Il documentario mette in luce la libertà interiore di chi sceglie il silenzio e la solitudine non come fuga, ma come atto di libertà autentica, lontana dalle convenzioni sociali. Attraverso immagini potenti e testimonianze dirette, il film scopre una quotidianità semplice e profonda, dove preghiera, lavoro e vita comunitaria si intrecciano in un’esistenza interamente dedicata a Dio.

venerdì 25 aprile 2025

Un giorno di silenzio, senza armi né odio, in memoria di un uomo di Pace

Un giorno di tregua. Un silenzio universale che attraversi confini, conflitti e interessi, per rendere omaggio alla figura di Papa Francesco nel giorno del suo funerale. È questo il senso profondo dell’appello promosso da sindaci e vescovi delle cosiddette “città di pace”, quei luoghi che, nel corso del suo pontificato, hanno segnato le tappe di un instancabile cammino di dialogo e fraternità.

L’obiettivo è chiaro e potente nella sua semplicità: fare del sabato 26 aprile, giorno del funerale di Papa Francesco, una giornata di pace globale. "Tacciano le armi, cessi il fuoco, si fermi l’industria bellica, non si pronuncino parole d’odio" – si legge nel testo dell’appello – affinché il saluto al Vescovo di Roma diventi testimonianza concreta dei valori per i quali ha vissuto e operato: il dialogo, la riconciliazione, la costruzione di un futuro non fondato sul potere, ma sull’umanità.

Un’invocazione che non resta confinata al mondo istituzionale e religioso, ma che si apre a tutta la società civile. L’appello è infatti rivolto anche a città, diocesi, associazioni e a tutti coloro che si riconoscono in un’idea alta di civiltà e convivenza: donne e uomini di buona volontà, capaci di sostenere con convinzione una richiesta tanto simbolica quanto necessaria.

Le parole pronunciate da Papa Francesco durante la Pasqua del 2025 risuonano come un testamento spirituale: "Nessuna pace è possibile senza un vero disarmo! Sono queste le ‘armi’ della pace: quelle che costruiscono il futuro, invece di seminare morte!"
 
 
------------------------------------------------------------
Papa Francesco, pellegrino di speranza, è tornato al Padre il 21 aprile 2025, mentre la luce della Pasqua illuminava il mondo. Jorge Mario Bergoglio, nato a Buenos Aires nel 1936 da una famiglia di origine italiana, dopo gli studi e una breve carriera come tecnico chimico, seguì la chiamata al sacerdozio nei gesuiti. Vescovo, poi Arcivescovo di Buenos Aires, sempre vicino ai poveri e alla gente semplice, fu eletto Papa il 13 marzo 2013, scegliendo il nome di Francesco per ispirarsi a san Francesco d'Assisi. Da subito si distinse per la sua umiltà, l’amore per gli ultimi e l’impegno per un mondo più giusto e fraterno. Ha vissuto in modo semplice, riformato la Chiesa con coraggio e l'ha aperta ancora di più al dialogo con tutti, credenti e non. Durante il suo pontificato ha scritto encicliche fondamentali sulla fede, sull'ambiente, sulla fraternità e sull’amore di Dio. Ha sempre difeso la pace, lanciato appelli contro ogni guerra e ricordato l’importanza di prendersi cura dei più fragili. Anche negli ultimi tempi, segnati dalla malattia, ha continuato a servire con cuore appassionato, lasciando a tutti una straordinaria eredità di fede, amore e coraggio. 

martedì 22 aprile 2025

L'ultimo messaggio al mondo di papa Francesco

Cristo è risorto! In questo annuncio è racchiuso tutto il senso della nostra esistenza, che non è fatta per la morte ma per la vita. La Pasqua è la festa della vita! Dio ci ha creati per la vita e vuole che l’umanità risorga! Ai suoi occhi ogni vita è preziosa! Quella del bambino nel grembo di sua madre, come quella dell’anziano o del malato, considerati in un numero crescente di Paesi come persone da scartare.

Quanta volontà di morte vediamo ogni giorno nei tanti conflitti che interessano diverse parti del mondo! Quanta violenza vediamo spesso anche nelle famiglie, nei confronti delle donne o dei bambini! Quanto disprezzo si nutre a volte verso i più deboli, gli emarginati, i migranti!

In questo giorno, vorrei che tornassimo a sperare e ad avere fiducia negli altri, anche in chi non ci è vicino o proviene da terre lontane con usi, modi di vivere, idee, costumi diversi da quelli a noi più familiari, poiché siamo tutti figli di Dio!


Grazie Papa Francesco!

domenica 20 aprile 2025

Peace on Earth

L’arte provocatoria e rivoluzionaria di Banksy arriva per la prima volta ad Assisi con la mostra “Peace on Earth”, in programma dal 16 aprile al 2 novembre 2025 nella suggestiva Rocca Maggiore, simbolo medievale che domina la città patrimonio UNESCO.
L’esposizione, promossa dal Comune di Assisi e curata da Stefano Antonelli e Gianluca Marziani, presenta oltre cento opere originali realizzate dall’artista britannico dal 1998 al 2010, tra cui iconici pezzi come *Flower Thrower* e *Girl with Balloon* nella sua versione originale.

Il progetto prende spunto dal celebre graffito di Banksy a Betlemme, con la scritta “Peace on Earth” accompagnata dalla postilla “Terms and conditions apply”, e ruota attorno al tema della pace, rappresentata da una colomba con giubbotto antiproiettile e ramoscello d’ulivo. Questo messaggio risuona profondamente con lo spirito di Assisi, terra di San Francesco, e riflette l’impegno dell’artista su giustizia, libertà, ambiente e pacifismo, espresso attraverso immagini potenti, ironiche e accessibili a tutti.

Una santa Pasqua per tutti!

Il Giubileo della Speranza e i 1700 anni del primo grande Concilio ecumenico, il Concilio di Nicea, quello in cui i Padri approvarono il Credo recitato ogni domenica da molti cristiani. 
Oggi Pasqua cade lo stesso giorno nel calendario gregoriano e giuliano. È un anno speciale, il 2025, per le confessioni cristiane.

La Pasqua è forse la festa cristiana che più ha assorbito simboli condivisi con altre culture. 
L’uovo, per esempio, ha una lunga storia anteriore al cristianesimo: nella mitologia egizia e persiana simboleggiava la creazione del mondo. La tradizione delle uova decorate arriva da diverse aree dell’Asia e dell’Europa Orientale, dove ancora oggi si realizzano vere opere d’arte, come le pysanky ucraine, intarsiate con motivi geometrici e simbolici, spesso tramandati di generazione in generazione.
La luce è il cuore simbolico del Sabato Santo. Nel cristianesimo cattolico, la Veglia Pasquale inizia con la benedizione del fuoco nuovo, da cui si accende il Cero Pasquale. Nelle chiese ortodosse, la luce santa arriva ogni anno da Gerusalemme e viene accolta con grida di giubilo. In senso universale, la luce rappresenta la verità, la rinascita e la speranza che rompe l’oscurità.
L’agnello, infine, affonda le sue radici nel rito ebraico della Pesach, che ricorda l’esodo degli ebrei dall’Egitto. In Europa è presente in forme culinarie diverse: arrosto in Grecia, al forno in Italia, in forma di marzapane in Germania. Anche nell’Islam l’agnello ha un valore rituale, sebbene la Pasqua non sia una festività musulmana: ciò dimostra come il simbolo abbia una forza evocativa trasversale.

giovedì 17 aprile 2025

Concorso World Press Photo 2025

Scattata dalla fotografa palestinese Samar Abu Elouf, l’immagine ritrae il piccolo Mahmoud Ajjour, evacuato a Doha dopo che l’anno scorso un’esplosione gli ha strappato un braccio e mutilato l’altro. 

Aveva solo nove anni Mahmoud Ajjour quando, nel marzo 2024, è stato colpito da un’esplosione mentre cercava di mettere in salvo la sua famiglia a Gaza. Si era voltato per incitarli a correre, ma un ordigno lo ha investito in pieno: ha perso un braccio e l’altro è rimasto gravemente danneggiato. Evacuato in Qatar, ha subito un intervento medico e oggi sta imparando a usare i piedi per svolgere gesti quotidiani come scrivere, giocare o aprire le porte.

“È una foto silenziosa, ma che parla in maniera molto forte. Racconta la storia di un ragazzo, ma anche di una guerra ancora più vasta che avrà un impatto sulle generazioni future”, ha dichiarato Joumana El Zein Khoury, direttrice esecutiva di World Press Photo. La giuria ha elogiato la “forte composizione e l’attenzione alla luce” della foto, nonché il soggetto che fa riflettere, in particolare ponendo domande sul futuro di Mahmoud.

domenica 6 aprile 2025

Giubileo del malato

Certamente la malattia è una delle prove più difficili e dure della vita, in cui tocchiamo con mano quanto siamo fragili. Essa può arrivare a farci sentire come il popolo in esilio, o come la donna del Vangelo: privi di speranza per il futuro. Ma non è così. Anche in questi momenti, Dio non ci lascia soli e, se ci abbandoniamo a Lui, proprio là dove le nostre forze vengono meno, possiamo sperimentare la consolazione della sua presenza. Egli stesso, fatto uomo, ha voluto condividere in tutto la nostra debolezza (cfr Fil 2,6-8) e sa bene che cos’è il patire (cfr Is 53,3). Perciò a Lui possiamo dire e affidare il nostro dolore, sicuri di trovare compassione, vicinanza e tenerezza.

Ma non solo. Nel suo amore fiducioso, infatti, Egli ci coinvolge perché possiamo diventare a nostra volta, gli uni per gli altri, “angeli”, messaggeri della sua presenza, al punto che spesso, sia per chi soffre sia per chi assiste, il letto di un malato si può trasformare in un “luogo santo” di salvezza e di redenzione.

sabato 5 aprile 2025

5 aprile, Giornata mondiale della coscienza

Immagina un mondo in cui ogni azione è guidata dall'amore, da un chiaro senso del bene e del male e da una sincera cura reciproca: questa è l'essenza di una cultura di pace, una visione abbracciata dalle Nazioni Unite e dalle comunità globali. Al centro di questa visione c'è la Giornata internazionale della coscienza, celebrata ogni anno il 5 aprile, che sottolinea il ruolo fondamentale della coscienza come forza guida nel raggiungimento della pace globale, della tolleranza e del rispetto reciproco. Istituita per ispirare individui e comunità, la giornata sottolinea il potere della riflessione etica e dell'azione compassionevole nell'affrontare le sfide globali odierne. Invita le società di tutto il mondo a promuovere il dialogo, coltivare l'empatia e adottare comportamenti coscienziosi che sostengano la dignità umana, contribuiscano allo sviluppo sostenibile e favoriscano la coesistenza pacifica tra culture diverse. Attraverso questa celebrazione annuale, le Nazioni Unite riaffermano che la responsabilità collettiva, la consapevolezza morale e la solidarietà sono fondamenti essenziali per costruire un mondo più armonioso, equo e inclusivo.