mercoledì 9 ottobre 2024

La speranza della Bibbia nell’ultimo libro di Aldo Cazzullo

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"Nella Bibbia ci sono parole di grande speranza dall’inizio e fino alla fine": lo afferma Aldo Cazzullo, l'autore de "Il Dio dei nostri padri" racconta che rileggerla gli ha fatto bene, "non so se ho ritrovato Dio  ma ho ritrovato mio padre che sentiva di dover dare conto a Dio”. 

Il giornalista spiega la genesi del suo romanzo legata alla morte del padre e della consolazione derivante dalla lettura della Bibbia, sottolinea come sia importante ribadire l'essere tutti uguali davanti a Dio, "mendicanti e re siamo tutti creati somiglianti a Lui così - aggiunge - ci riconosciamo negli occhi degli altri perché abbiamo davanti il volto di Dio". 

I nostri padri erano convinti di vivere sotto l’occhio di Dio: la sua esistenza era certa come quella del sole che sorge e tramonta. Oggi abbiamo smesso di crederci, o anche solo di pensarci. E la Bibbia nessuno la legge più. Invece la Bibbia è un libro meraviglioso. Che si può leggere anche come un grande romanzo. L’autobiografia di Dio.
Aldo Cazzullo fa con la Bibbia quel che aveva fatto con Dante: ci racconta la storia, in modo chiaro e comprensibile a tutti, con continui riferimenti all’attualità, alla nostra vita, passando attraverso le vicende storiche e i capolavori dell’arte.

La creazione, Adamo ed Eva, la cacciata dall’Eden, Caino e Abele, Noè e il diluvio. La storia di Giacobbe che lottò con Dio e di Giuseppe che svelò i sogni del faraone. Mosè, le piaghe d’Egitto, il passaggio del Mar Rosso, i dieci comandamenti. E poi la conquista della terra promessa, da Giosuè che espugna Gerico a Davide che taglia la testa di Golia, da Sansone, l’eroe fortissimo ma tradito dal suo amore, a Salomone che innalza il tempio. Cazzullo rievoca storie dal fascino millenario. E racconta le grandi donne della Bibbia, Giuditta che taglia la testa al condottiero nemico a Ester che salva il popolo dallo sterminio; l’angelo che salva Tobia e il diavolo che tormenta Giobbe; l’amore del cantico dei cantici e la disillusione dell’Ecclesiaste (“tutto è vanità”). Sino alla grande speranza della resurrezione, e di un salvatore che viene a riscattare l’umanità: per i cristiani, Gesù.

Dopo averci raccontato la storia millenaria dell’impero romano e aver mostrato come sia ancora viva nei nostri giorni, Cazzullo invita il lettore in un entusiasmante viaggio nella Bibbia, mostrandoci che è il più grande romanzo mai scritto. Il Dio dei nostri padri è un libro appassionante e illuminante, che ci conduce alle radici della nostra cultura e delle nostre famiglie.

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