sabato 22 luglio 2023

Barbie: un messaggio sull'emacipazione femminile

Una Barbie formato gigante, con il corpo statuario avvolto in un costume a righe degli anni ’50 e i capelli biondissimi legati in una coda alta, irrompe in un paesaggio dai tratti desertici, popolato da bambine intente a cullare bambolotti con sembianze umane. Le piccole, giocando, riproducono tutti i lavori che una perfetta casalinga di quasi un secolo fa doveva padroneggiare con maestria: accudiscono i loro figli, stirano, puliscono, cucinano, prendono il tè. Ma quando vedono Barbie, le bambine si ribellano al ruolo in cui sono state relegate, e cominciano a distruggere tutti i giocattoli: è l’inizio dell’emancipazione femminile.

Comincia così il nuovo – e attesissimo – Barbie, la pellicola uscita nei cinema italiani il 20 luglio e che è già annunciato come uno dei film dell’anno. Sotto la regia di Greta Gerwig (che delle donne e alle donne sa parlare molto bene, come hanno dimostrato le nomination ai premi Golden Globe, Oscar e Bafta per le sceneggiature dei suoi Ladybird e Little Women), un cast stellare si muove a cavallo di due mondi: quello tutto rosa e confettato di Barbieland, la terra delle Barbie appunto, e quello reale degli Stati Uniti, dove a dominare non sono più i colori pastello e gli outfit perfetti, ma le tinte più scure di una realtà patriarcale.

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