«Si tratta di un monumento lungo più di sei metri e alto circa due metri che arriverà dalla cina, dove è stato fuso», ci spiega suor Maria Carla Frison, delle suore Canossiane che stanno seguendo tutti i preparativi.
«L’opera d’arte raffigura Giuseppina Bakhita chinata a far uscire delle persone prigioniere – ci spiega suor Maria Carla -. Si tratta di un’opera ispirata da papa Francesco che ha detto che fino a che il problema della tratta e degli schiavi resta underground ovvero sottoterra, nascosta nel sottosuolo, non si risolve». L’8 febbraio festa di santa bakhita è anche la Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta, giunta alla sua nona edizione.
Leggi da "La voce dei Berici"
Nessun commento:
Posta un commento