Maria Raspatelli, insegnante di religione cattolica in un istituto tecnico di Bari. È lei la vincitrice quest’anno del prestigioso Global Teacher Award, il riconoscimento promosso da Aks education awards, che premia ogni anno i docenti più innovativi e creativi fra quelli di 110 Paesi.
Maria Raspatelli, insegnante di religione cattolica in un istituto tecnico di Bari. È lei la vincitrice quest’anno del prestigioso Global Teacher Award, il riconoscimento promosso da Aks education awards, che premia ogni anno i docenti più innovativi e creativi fra quelli di 110 Paesi.
La notizia merita un rilievo importante e stupisce che sia stata riportata solo da pochi media specialistici – quando invece spesso questi riconoscimenti hanno ben altra visibilità – in particolare perché mette in luce non solo la bravura e la competenza di una professionista dell’educazione, come è certamente Maria Raspatelli, ma anche perché di fatto riconosce l’importanza scolastica dell’insegnamento della religione cattolica, correttamente inteso secondo la disciplina neoconcordataria. Un insegnamento che – come dichiarato dalla stessa docente – “non è indottrinamento”, ma occasione di crescita e di maturazione complessiva degli allievi, conquista di consapevolezza, capacità di ricerca di fronte alle problematiche più profonde che riguardano il senso dell’esistenza.
È questo l’Irc “nel quadro delle finalità della scuola” che il Nuovo Concordato ha delineato modificando la disciplina dei Patti Lateranensi (e raccogliendo i risultati di una lunga stagione di dibattiti) a partire dal riconoscimento del valore della cultura religiosa e del fatto che i principi del cattolicesimo fanno parte del patrimonio storico del popolo italiano.
Nessun commento:
Posta un commento