La mobilitazione per il consumo responsabile
L’idea dei Saturdays for Future è stata lanciata ufficialmente da Leonardo Becchetti, presidente CTS NeXt, ed Enrico Giovannini, portavoce ASviS, con una lettera pubblicata su Avvenire:
“E se i giovani di ‘Fridays for Future’, che si sono mobilitati in tutto il mondo per chiedere agli adulti e alle istituzioni di ‘non rubargli il futuro’ e di costruire un domani sostenibile per il pianeta, coinvolgessero le proprie famiglie in dei ‘Saturdays for Future’, dedicati a cambiare le abitudini di spesa?
Se, cioè, il sabato, il giorno successivo alla mobilitazione, quando oltre la metà delle persone fa abitualmente la spesa settimanale, si trasformasse per tutti nel giorno a favore della sostenibilità ambientale e sociale?”
Dopo il successo della prima edizione che ha visto protagonisti studenti, aziende e cittadini, impegnati in tutta Italia, nella realizzazione di oltre 50 Cash Mob Etici, il 30 novembre si replica con la seconda edizione del Saturdays for Future organizzati da NeXt e Asvis.
L’obiettivo dell’iniziativa è quello di trasformare il sabato, giorno in cui la maggior parte delle persone fa la spesa settimanale, nella giornata dedicata all’impegno per la produzione e il consumo responsabili.
venerdì 29 novembre 2019
mercoledì 27 novembre 2019
'We, the people' - Calendario 2020
Il Calendario ‘We, the people’ 2020 è arrivato! Come ogni anno, acquistandolo si aiuteranno in modo importante i progetti di Survival a fianco dei popoli indigeni, che oggi più che mai hanno bisogno di sostegno. Le dodici (+ 1) bellissime foto che hanno vinto il concorso fotografico annuale di Survival portano per mano alla scoperta dei popoli indigeni di tutto il mondo offrendo uno spaccato dei loro stili di vita largamente autosufficienti e straordinariamente diversi. Ogni foto racconta qualcosa del legame che hanno con la loro terra e i loro ambienti, di cui sanno prendersi cura meglio di chiunque altro. Sono i migliori conservazionisti e custodi del mondo naturale e certamente contribuiscono a rendere il mondo un luogo migliore. Quest’anno c’è anche una interessante novità perché ben quattro dei fotografi vincitori sono indigeni! Melody Charlie (dal Canada), Edgar Kanaykõ Xakriabá (dal Brasile), Kiliii Yuyan (dall’Alaska) e Wayne Quilliam (dall’Australia) sono presenti nel calendario con le loro potenti immagini. Come sapete, Survival International è l’unica organizzazione a sostenere i popoli indigeni in tutto il mondo: da 50 anni li aiutano a difendere i loro diritti, a proteggere le loro terre e a determinare autonomamente il loro futuro. Sono orgogliosamente liberi da qualsiasi affiliazione politica, religiosa o economica e possono continuare ad esserlo grazie al sostegno di privati cittadini. |
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martedì 26 novembre 2019
L'incontro con Canelle Kraft
Una giovane volontaria, francese di Strasburgo, Canelle Kraft, è venuta a scuola a portare la sua testimonianza di quanto visto e vissuto in Bosnia a Velika Kladuša come collaboratrice dell'associazione "No name kitchen", fondata da suoi amici spagnoli.
Ha studiato Scienze Politiche, Diritto Umanitario, Relazioni Internazionali e Diritto dei profughi e ha deciso di Impegnarsi in questo ambito facendo volontariato internazionale. Questa settimana lei si trasfererà a Lesbo, in Grecia, per continuare il suo percorso di sostegno ai profughi, percorso iniziato qualche anno fa dopo essere stata anche in Libano e in India.
Lei sente dentro di sè lo slancio di resistere contro un sistema ingiusto che respinge con violenza, fuori dai propri confini, i migranti, con le loro storie di speranza e sofferenza,
Quando le persone perdono il loro status di "individui portatori di diritti"? Se si parla di migranti e di cooperanti, questo succede in continuazione. Per questo Canelle ha redatto dei report fotografici sui maltrattamenti subiti da coloro che cercano di oltrapassare il confine tra Bosnia Erzegovina e Croazia e sulle condizioni inumane in cui sono costretti a vivere perchè non è concesso a nessuno di aiutarli. I report si possono vedere sul sito Border violence monitoring.
In fondo è quello che tutti ci aspettiamo, una Europa che sappia salvaguardare i propri confini con un pugno di ferro a costo di passare sopra alle torture, violenze, spoliazioni, sparizioni e morti.
Ma c'è qualcuno, oggi come ieri quando capitavano cose simili, che dice di no e spende le proprie energie per richiamarci ai principi su cui abbiamo costruito l nostra civiltà europea e per portare un po' di umanità e vicinanza a persone che hanno volti e aspirazioni molto simili alle nostre.
Basta saper osservare le cose con il giusto sguardo.
Grazie Canelle e buon viaggio!
Ha studiato Scienze Politiche, Diritto Umanitario, Relazioni Internazionali e Diritto dei profughi e ha deciso di Impegnarsi in questo ambito facendo volontariato internazionale. Questa settimana lei si trasfererà a Lesbo, in Grecia, per continuare il suo percorso di sostegno ai profughi, percorso iniziato qualche anno fa dopo essere stata anche in Libano e in India.
Lei sente dentro di sè lo slancio di resistere contro un sistema ingiusto che respinge con violenza, fuori dai propri confini, i migranti, con le loro storie di speranza e sofferenza,
Quando le persone perdono il loro status di "individui portatori di diritti"? Se si parla di migranti e di cooperanti, questo succede in continuazione. Per questo Canelle ha redatto dei report fotografici sui maltrattamenti subiti da coloro che cercano di oltrapassare il confine tra Bosnia Erzegovina e Croazia e sulle condizioni inumane in cui sono costretti a vivere perchè non è concesso a nessuno di aiutarli. I report si possono vedere sul sito Border violence monitoring.
In fondo è quello che tutti ci aspettiamo, una Europa che sappia salvaguardare i propri confini con un pugno di ferro a costo di passare sopra alle torture, violenze, spoliazioni, sparizioni e morti.
Ma c'è qualcuno, oggi come ieri quando capitavano cose simili, che dice di no e spende le proprie energie per richiamarci ai principi su cui abbiamo costruito l nostra civiltà europea e per portare un po' di umanità e vicinanza a persone che hanno volti e aspirazioni molto simili alle nostre.
Basta saper osservare le cose con il giusto sguardo.
Grazie Canelle e buon viaggio!
lunedì 25 novembre 2019
Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne
Il 25 novembre, giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne, accende i riflettori sul fenomeno e sulle sue preoccupanti manifestazioni, testimoniate ogni giorno dalla cronaca.
A Schio è stato presentato il kit “Vali-già” pensato dalle donne dell’associazione Inner Wheel, per altre donne, costrette a fuggire in fretta da casa a causa di violenze domestiche, un aiuto concreto per far fronte alle prime difficoltà pratiche. Nella borsa ci sono anche buoni acquisto da spendere nei negozi cittadini che aderiscono a Cuore di Schio.
“E’ un’intera comunità che si sta muovendo mettendo insieme le forze per rispondere fattivamente a questo problema” ha spiegato Cristina Marigo assessore al Sociale “ed è proprio grazie a questo grande lavoro di rete – che ovviamente continua tutto l’anno e non nella sola data della ricorrenza – che negli anni si sta sempre più allargando il numero dei soggetti che si impegnano su questo fronte”.
Le proposte di riflessione e incontro in calendario vedono infatti numerosi appuntamenti iniziati l’8 novembre e in programma fino al 5 dicembre, a cura del Tavolo delle associazioni e delle Scuole secondarie di 2° grado di Schio.
I numeri
I numeri forniti dal Centro Antiviolenza Sportello Donna “Maria Grazia Cutuli” del Comune di Schio indicano 145 nuovi accessi dall’inizio del 2019 su un totale di 206 segnalazioni gestite e 182 donne seguite. La violenza è trasversale, non è correlata allo stato sociale, al grado di istruzione, alla nazionalità. La prevalenza è di donne italiane con una percentuale del 50% di scledensi e l’altra metà proveniente dal resto dell’Alto Vicentino. L’età media si attesta sui 42 anni, ma emerge una spia preoccupante nella fascia di età giovanile. Pare infatti in aumento la violenza tra i giovani, e tra chi ha richiesto aiuto nel 2019 ci sono anche 4 diciannovenni.
A Schio è stato presentato il kit “Vali-già” pensato dalle donne dell’associazione Inner Wheel, per altre donne, costrette a fuggire in fretta da casa a causa di violenze domestiche, un aiuto concreto per far fronte alle prime difficoltà pratiche. Nella borsa ci sono anche buoni acquisto da spendere nei negozi cittadini che aderiscono a Cuore di Schio.
“E’ un’intera comunità che si sta muovendo mettendo insieme le forze per rispondere fattivamente a questo problema” ha spiegato Cristina Marigo assessore al Sociale “ed è proprio grazie a questo grande lavoro di rete – che ovviamente continua tutto l’anno e non nella sola data della ricorrenza – che negli anni si sta sempre più allargando il numero dei soggetti che si impegnano su questo fronte”.
Le proposte di riflessione e incontro in calendario vedono infatti numerosi appuntamenti iniziati l’8 novembre e in programma fino al 5 dicembre, a cura del Tavolo delle associazioni e delle Scuole secondarie di 2° grado di Schio.
I numeri
I numeri forniti dal Centro Antiviolenza Sportello Donna “Maria Grazia Cutuli” del Comune di Schio indicano 145 nuovi accessi dall’inizio del 2019 su un totale di 206 segnalazioni gestite e 182 donne seguite. La violenza è trasversale, non è correlata allo stato sociale, al grado di istruzione, alla nazionalità. La prevalenza è di donne italiane con una percentuale del 50% di scledensi e l’altra metà proveniente dal resto dell’Alto Vicentino. L’età media si attesta sui 42 anni, ma emerge una spia preoccupante nella fascia di età giovanile. Pare infatti in aumento la violenza tra i giovani, e tra chi ha richiesto aiuto nel 2019 ci sono anche 4 diciannovenni.
domenica 24 novembre 2019
Francesco in Giappone all'Atomic Bomb Hypocenter Park
Cattedrale di Nagasaki
“Il vostro Paese è cosciente della sofferenza causata dalla guerra. Insieme a voi prego perché il potere distruttivo delle armi nucleari non torni a scatenarsi mai più nella storia dell’umanità. Usare le armi nucleari è immorale”. Le parole forti che Papa Francesco ha inviato alla popolazione giapponese a pochi giorni dal suo arrivo in Giappone, risuonano particolarmente vere in chi ha vissuto da vicino la tragedia delle due bombe atomiche sganciate ad Hiroshima e a Nagasaki, il 6 e il 9 agosto del 1945, oppure in chi continua a vivere nei territori devastati da quei bombardamenti.
“Il possesso delle armi nucleari e di altre armi di distruzione di massa non è la migliore risposta” al desiderio di pace e stabilità: “Questo desiderio; anzi, sembrano metterlo continuamente alla prova”. E ricorda come “i soldi spesi e le fortune guadagnate per fabbricare, ammodernare, mantenere e vendere le armi, sempre più distruttive, sono un attentato continuo che grida al cielo”.
giovedì 21 novembre 2019
Ischia e Treviso Young Thinkers Festival I^ edizione
Treviso 28-29 novembre 2019
Tema: Dio Cosa penso quando penso a Dio?
Tema: Dio Cosa penso quando penso a Dio?
Data: Giovedì - Giovedì
Il liceo Canova di Treviso, in collaborazione con il Festival di filosofia della città di Ischia (Ischia & Naples International Festival of Philosophy) e con la consulenza scientifica della Società Filosofica Italiana Sezione Trevigiana, ha creato il Young Thinkers Festival per le classi del triennio in programma il 28 e 29 novembre 2019
mercoledì 13 novembre 2019
lunedì 11 novembre 2019
In memoria di Paulo Paulino Guajajara: Guardiano dell’Amazzonia
È morto lì, nella sua foresta, indossando ancora quel cappellino di lana che la mia collega Sarah Shenker gli aveva dato qualche tempo fa e che lui, dopo avervi praticato due fori per gli occhi, si tirava sul volto a mo’ di passamontagna per non farsi riconoscere dai trafficanti di legno mentre attraversava le zone più pericolose.
giovedì 7 novembre 2019
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