domenica 9 giugno 2019
Pentecoste, la festa del ritorno all'unità
Il cinquantesimo giorno dopo la Pasqua si celebra la solennità di Pentecoste, una delle feste più antiche del cristianesimo, in cui si celebra il ritorno all’unità, dono dello Spirito Santo dopo la confusione delle lingue e dei popoli a Babele.
Roberta Barbi - Città del Vaticano
Celebrare la Pentecoste significa vivere nuovamente il dono gratuito dello Spirito Santo – colui che possiede la santità per natura, non la riceve per grazia – che per i cristiani è quasi una nuova creazione. È anche il giorno della nascita della Chiesa e della nostra vita in Cristo, il giorno Santo in cui il popolo di Dio ritrova l’unità. Quello che lo Spirito, infatti, ci fa superare, non è la diversità, che può essere ricchezza, bensì la separazione che a volte dalla diversità può derivare.Si tratta di una delle feste più antiche del calendario cristiano.
Pentecoste e Ascensione
Nella prima metà del III secolo già Tertulliano e Origene parlano della Pentecoste come di una festa che segue quella dell’Ascensione e conferma la promessa fatta da Cristo proprio in quell’occasione: con la venuta dello Spirito, Gesù ribadisce che sarà sempre accanto ai discepoli e al popolo intero dei battezzati.
Nel IV secolo la Pentecoste è una festa già comunemente celebrata a Gerusalemme, come ricorda la pellegrina Egeria, e propone il tema del rinnovamento che la venuta dello Spirito ha operato nel cuore degli uomini.
Nascita della Chiesa
La celebrazione di Pentecoste era, per gli ebrei, la festa delle Settimane, una ricorrenza di origini agricole in cui si esaltavano le primizie della mietitura e si festeggiava il raccolto dell’anno.
Per i cristiani è il momento in cui Cristo, tornato alla gloria del Padre, si fa presente eternamente nel cuore dell’uomo attraverso lo Spirito. La Pentecoste rappresenta la nascita della Chiesa e segna l’inizio della sua missione evangelizzatrice.
Il simbolo del fuoco
L’immagine divina del fuoco con il suo calore e i suoi effetti, applicata all’azione dello Spirito, diventa simbolo di realtà spirituali. A livello simbolico e rappresentativo, si evita di accostare lo Spirito a un’immagine antropomorfa, perché Egli rivela non il proprio volto, ma quello di Cristo.
La rappresentazione iconografica della Pentecoste
Nelle icone che raffigurano il momento della Pentecoste, gli apostoli sono radunati come per una liturgia e siedono su una panca semicircolare in cui si annunciava la Parola. Gli apostoli sono disposti in due blocchi, in mezzo ai quali c’è il trono vuoto, a simboleggiare la seconda venuta di Cristo alla fine dei tempi.
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