domenica 10 luglio 2016

GMG 2016 a Cracovia

Il tema della conferenza di apertura della GMG del 25 luglio sarà l'ecologia integrale. Si tratta della continuazione della conferenza “L'integrità della crezione” organizzata in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù di Rio 2013.

"I giovani presenteranno le loro esperienze riguardanti gli argomenti sviluppati dal Papa nell'enciclica "Laudato Si'". Parteciperanno anche degli scienziati e degli esperti. La conferenza sarà di carattere scientifico, ma verrà arricchita dalla testimonianza dei giovani”, ha spiegato p. Martin Wolczko, il coordinatore dei preparativi. 

I temi discussi all'incontro riguarderanno le riflessioni di Papa Francesco sull'ecologia integrale pubblicate a giugno 2015 nell'enciclica intitolata “Laudato Si'”. Durante la conferenza, le problematiche trattate saranno: i cambiamenti climatici, l'approccio alle risorse d'acqua, i rischi per la biodiversità, la riduzione della qualità della vita e la disuguaglianza che si può osservare su scala globale.

Il card. Peter Turkson, il Presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, terrà una lezione intitolata “La strada dell'enciclica Laudato Si'”, e il prof. Pierluigi Malavasi, direttore dell'Alta Scuola per l'Ambiente, una dal titolo “L'enciclica Laudato Si'. Terra, uomo e lavoro”.
Oltre agli scienziati e agli specialisti del campo della protezione dell'ambiente, saranno ospiti anche dei giovani che apriranno la conferenza, introducendo ai partecipanti l'argomento dell'enciclica “Laudato Si'”. Nella seconda parte della conferenza, si terrà una tavola rotonda sui temi: “Ambiente, economia e sviluppo”, “Educazione e conversione all'ecologia integrale” e “Verso un nuovo stile di vita”; verranno ricapitolati dal Ministro dell'Ambiente polacco, il prof. Jan Szysko, e da quello italiano, Gian Luca Galletti.

Izabela Czak
Traduzione di Francesca Berardo

venerdì 1 luglio 2016

ROMEA STRATA

Il gruppo di lavoro è composto da persone appartenenti a diverse associazioni, esperti dei vari territori regionali e di riscoperta d’antiche vie di pellegrinaggio a piedi. Promuovono e credono nel progetto molte istituzioni eccle­siali, civili e culturali di valenza locale e nazionale.

Il nome

La scelta del nome oltre a richiamare Roma, la meta più importante a cui i pellegrini -i Romei- puntavano nel loro cammino lungo la penisola, vuole estendere idealmente a tutti i percorsi nel nord-est d’Italia la figliolanza con la strada Romea, la principale via attraversata dai pellegrini medievali che dalle Alpi Orientali e da Venezia e puntavano alle tombe di Pietro e Paolo.

Gli obiettivi

- Riscoprire FEDE, RELIGIOSITÀ E CULTURA delle antiche rotte di pellegrinaggio che passavano dal Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Veneto, Emilia Romagna, Toscana.
- Far conoscere le antiche “VIE DELLA FEDE”: nutrimento per lo spirito e luoghi di incontro tra l’uomo e il creato.
- Favorire attraverso il cammino la CULTURA DELLA GRATUITÀ del dono e dell’ospitalità che genera contaminazione fruttuosa tra persone e culture diverse.
- Offrire ai milioni di pellegrini che ogni anno solcano la via per Santiago, Roma e Gerusalemme un più vasto e vivo sistema di STRADE DI PELLEGRINAGGIO ancora oggi percorribili.

Romea Strata: la riscoperta di un itinerario di fede e cultura

Il pellegrinaggio a piedi è una attualissima forma di espe­rienza con forti implicazioni sociali e ampia ricaduta econo­mica sui territori locali.
La ROMEA STRATA non è solo via dello Spirito, ma an­che patrimonio storico-culturale vivo della collettività, da conoscere, promuovere e proteggere.
È il luogo attraverso cui educare le giovani generazioni alla cura, all’intelligenza e al rispetto della propria storia e del proprio territorio, nella convinzione che ripercorrere le anti­che vie, specie se a piedi, genera forme più appropriate e intense di rapporto con il territorio e con le comunità che lo abitano.

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