Ed è la sincera volontà di dialogo ciò cui sono chiamati anzitutto i Paesi e le istituzioni, per garantire futuro all'umanità.
La pace è un diritto iscritto nelle coscienze e rappresenta l'aspirazione più profonda di ogni persona, appena alza lo sguardo oltre il proprio presente", ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella parlando ad Assisi per le celebrazioni di san Francesco.
"Non ci arrendiamo alla logica di guerra - ha aggiunto -, che consuma la ragione e la vita delle persone e spinge a intollerabili crescendo di morti e devastazioni. Che sta rendendo il mondo più povero e rischia di avviarlo verso la distruzione. E allora la richiesta di abbandonare la prepotenza che ha scatenato la guerra. E allora il dialogo. Per interrompere questa spirale", ha detto Mattarella.
"La pace - ha proseguito il presidente - non è soltanto assenza di combattimenti bensì, ci ricorda san Francesco, è connaturata all'armonia con il Creato. Quando si consumano a dismisura le risorse, quando si depreda la natura, quando si creano disuguaglianze tra i popoli, quando si inaridisce il destino delle generazioni future, ci si allontana dalla pace. Dobbiamo riparare, restituire. E' la grande urgenza della nostra epoca. E non abbiamo altro tempo oltre questo. E' un compito che riguarda tutti noi, nessuno è irrilevante. E' un compito che va svolto insieme".
Da ANSA
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