sabato 18 luglio 2020

Morto John Lewis, ultimo dei "Big Six" a fianco di Martin Luther King per i diritti civili

Fu uno dei sei grandi organizzatori dell'altra celebre marcia di Selma che con le sue violenze mise il razzismo d'America sotto gli occhi di tutti. Il pestaggio sull'Edmund Pettus Bridge avvenne infatti sotto gli occhi delle telecamere, convincendo il presidente Lyndon Johnson, succeduto a JFK, a firmare quel Voting Rights Act, che facilitò l'accesso al voto dei neri.

A 80 anni, dopo una vita di lotte, si spegne mentre nel suo paese ancora una volta si sono accesi i riflettori sul tema delle discriminazioni razziali. Nonostante la malattia lui non ha mancato di manifestare la sua vicinanza al movimento "Black lives matter".
"Oggi, l'America piange la perdita di uno dei più grandi eroi della storia americana: il deputato John Lewis, la coscienza del Congresso", ha dichiarato Nancy Pelosi. "John Lewis era un titano del movimento per i diritti civili la cui bontà, fede e il coraggio ha trasformato la nostra nazione - dalla determinazione con cui ha affrontato la discriminazione nei ristoranti economici da cui erano esclusi gli afro-americani e nei viaggi della libertà sugli autobus per opporsi alla segregazione sui mezzi di trasporto, al coraggio che ha mostrato da giovane affrontando la violenza e la morte sul ponte di Edmund Pettus, alla leadership morale che ha mantenuto al Congresso per più di 30 anni, dove era rispettato ed amato in modo bipartisan. Ogni giorno della vita di Lewis è stato dedicato ad ottenere libertà e giustizia per tutti".


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