In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato 2020 l'associazione "Non Dalla Guerra" ha deciso di condividere parole che nascondono storie. Storie raccontate a bassa voce, immagini colte in un attimo di fortuna, che meritano invece di fare rumore, di apparire davanti agli occhi nella loro disarmante verità.
Le storie dei rifugiati sono costellate da parole che ritornano, che rimbalzano tra gli occhi di chi racconta e di chi ascolta per poi rimanere sospese nell’aria, impossibili da ignorare. Parole che se dette a voce alta lasciano sorpresi, perché all’improvviso sembrano reali, all’improvviso acquistano un significato. Parole che hanno un volto, un profumo, un suono. Parole che vanno sconfitte e parole che invece vanno innalzate come stendardi di un futuro nuovo e migliore. Parole che possono distruggere e parole che, invece, possono salvare.
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