lunedì 30 dicembre 2019

200 anni L'Infinito di Giacomo Leopardi


Il senso dell'infinito è una profonda intuizione umana che non sempre sfocia in un vero e proprio senso religioso, ma che ne rappresenta una premessa fondamentale.
In particolare questa poesia di Leopardi risuona nelle corde di ciascun uomo e donna ancora oggi ed è bello sentirlo recitato dalle voci più note della musica italiana.

venerdì 13 dicembre 2019

Betlemme 2019


Attesa del Natale in Sud Sudan

Juba, Dicembre 2019
Carissimi

Approfitto per condividere qualche pensiero in vista del prossimo Natale. Nella lingua Nuer, Avvento viene tradotto con la parola Attesa. È una parola alquanto suggestiva quando si aspetta che qualcosa di bello accada. Ma può diventare insensata e stolta quando rimaniamo ad attendere con la mani in mano. L’incontro con Gesù è davvero rilevante. Occorre essere vigilanti per non essere colti alla sprovvista. Infatti, lo sapremo accogliere quando verrà, solo se oggi lo avremo riconosciuto presente nella carne dei nostri fratelli e sorelle. Il Natale ci dice che l’uomo non basta a se stesso per vivere una esistenza pienamente umana. Abbiamo bisogno di Lui per riconoscere tutto quanto ci disumanizza e difendere l’umanità che è in noi.
Dopo ormai sei anni di conflitto, il 12 novembre scorso avremmo dovuto avere in Sud Sudan un nuovo governo di unità nazionale formato per garantire la pace. Purtroppo c’è stato bisogno di una proroga. Le parti si sono date altri 100 giorni per superare alcuni seri ostacoli:
  1. All’inizio del conflitto il Sud Sudan era amministrato in 10 regioni. Dopo una prima richiesta fatta dall’opposizione di vedere la formazione di 21 regioni governate autonomamente, il governo ha risposto con la creazione di 32 regioni divise etnicamente. Non mancano i problemi a definirne i confini senza creare dispute su vaste aree di territorio, soprattutto quelle in cui ci sono risorse come per esempio il petrolio.
  2. Il Sud Sudan era già famoso per avere un esercito formato soprattutto da milizie dove ognuna rispondeva più al proprio comandante che al presidente. Oltre a questo l’esercito aveva un numero esagerato di generali che continuavano nei propri ranghi. In seguito alla scissione del 2013, in entrambe le parti c’è stato un spropositato reclutamento di nuovi soldati che non sono stati addestrati adeguatamente. Il processo di unificazione dell’esercito nazionale appare quindi molto complicato.

lunedì 9 dicembre 2019

Presepe attualizzato nel Claremont


Un presepe in cui Maria, Giuseppe e Gesù Bambino sono chiusi in gabbie distinte, come quelle che sono diventate tristemente note per le famiglie di migranti divise, dopo l'arresto sul confine.
Una scena che si verifica in parecchie zone del mondo e che  la reverenda Karen Clark Ristine, pastore della chiesa metodista di Claremont, località della California a nord est di Los Angeles, ha spiegato dicendo: "Per noi la Sacra Famiglia rappresenta in un certo senso le tante famiglie senza nome".


martedì 3 dicembre 2019

3 dicembre: Giornata Internazionale della Disabilità



“La discriminazione contro qualsiasi persona sulla base della disabilità costituisce una violazione della dignità e del valore della persona umana”. Così recita il testo della Convenzione internazionale sui diritti delle persone con disabilità, adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 13 dicembre 2006. E proprio per far fronte comune contro ogni tipo di barriera, non solo architettonica, ma anche culturale e sociale, l'iniziativa “Io Valgo” unirà diverse città d’Italia attraverso incontri, flashmob, presentazioni di libri, mostre e spettacoli teatrali.

domenica 1 dicembre 2019

Riscoprire il messaggio del presepe


Quella che san Francesco fece a Greccio, quella notte di Natale del 1223, fu una novità sconvolgente. Lo dice senza mezzi termini lo storico Marco Bartoli, tra i maggiori francescanisti italiani. «Si pensa che fece una specie di sacra rappresentazione, un qualcosa di teatrale… Non è così: fece celebrare una Messa dentro una stalla».
Cosa impensabile in quei tempi: un’Eucaristia tra il fieno, un asino e un bue. Eppure le fonti parlano chiaro. Il primo biografo, Tommaso da Celano, riferisce come Francesco volle “fare memoria di quel Bambino che è nato a Betlemme, e in qualche modo intravedere con gli occhi del corpo i disagi in cui si è trovato per la mancanza delle cose necessarie a un neonato; come fu adagiato in una mangiatoia e come giaceva sul fieno tra il bue e l’asinello”, cioè rendere presente un evento vivo: un bambino che nasce in mezzo alle bestie.
Nulla di eretico, perché il Poverello di Assisi non fa altro che sottolineare «come Dio ha accettato di farsi bambino, di spogliarsi, di farsi piccolo, in mezzo alla povertà, alla piccolezza umana.

Lettera Apostolica "Admirabile signum" del Santo Padre Francesco sul significato e il valore del Presepe, 01.12.2019