domenica 27 maggio 2018

Il futuro negli occhi dei Profeti

Venerdì sono stato nel Cortile di Palazzo Barbarano in Contrà Porti ad ascoltare Rosanna Virgili (biblista) che parlava di futuro tra gli eventi proposti dal Festival Biblico.
Una Vicenza piena di gente di tutti i tipi. Un salotto dove ragionare, discutere, confrontarsi.
Sicuramente una bella sensazione e una occasione per incontrare persone.

La biblista che sa leggere il testo sacro con una sensibilità spiccatamente femminile, ha fatto un escursus partendo dalle speranze suscitate dal movimento Futurista del secolo scorso e soffocate in due sanguinose guerre. Forti ideologie contrapposte promettevano il Sole dell'Avvenire, ma che ci hanno portato oggi ad una società vecchia, incapace di fare posto ai giovani.
Ecco allora il ruolo dei profeti: inventare una cosa nuova, con un linguaggio distopico, totalmente aperto ad accogliere il futuro come promessa che supera le nostre attese.

Rosanna ha scelto Ezechiele 33-37 come paradigma e ha citato "La strada" di Cormac McCarthy come parallelo post apocalittico di un possibile processo di trans-umananza.
1. Il profeta è come una sentinella, responsabile del destino del popolo. (Ez 33)
2. Annuncia il dono di un cuore di carne che sostituirà il nostro cuore di pietra. (Ez 36)
3. Il profeta suscita lo spirito per ridare carne alle ossa inaridite. (Ez 37)


sabato 19 maggio 2018

Giovani e Romea Strata


Venerdì 25 maggio, ore 20.30 in Sala Calendoli del Teatro Civico di Schio,  incontro tra i Giovani e Romea Strata per chi vuole effettuare un pellegrinaggio a piedi durante l’estate.

Che cosa'ha di particolare l'esperienza di pellegrinaggio?
1. Movimento: scopri di essere "homo viator", uomo in cammino e fatto per camminare. L'uomo troppo sedentario, "seduto" sulle sue certezze si inaridisce;
2. Catarsi: camminare dà la possibilità a ciascuno di stare un po' con se stessi. Un tempo "a passo d'uomo" sostituisce i ritmi affannosi di ogni giorno e consente anche di mettersi un po'alla prova;
3. Scoperta: tra paesaggio e cultura, tra fede e folklore, il cammino ci schiude bellezze di cui non si sospettava l'esistenza. O più semplicemente ci fa riscoprire la bellezza di cose che viste da dietro uno schermo o al di là di un finestrino non pensavamo valessero la pena di essere considerate;
4. Incontro: con altri pellegrini, con chi ti ospita, con gli abitanti dei luoghi che attraversiamo. Ciascuno con il suo accento e la sua storia da condividere e un pane da spezzare fraternamente come compagni di viaggio.
Provare per credere...
Buona strada

Shavuot 2018

Shavuot 2018 inizia al tramonto sabato 19 maggio e termina la sera di lunedì 21 maggio.



Cos'è Shavuot?

Shavuot, la festa delle settimane, viene celebrata sette settimane dopo il secondo seder di Pasqua. Sebbene Shavuot abbia avuto origine come una antica festa dei raccolti del grano, la festa è stata identificata dai tempi biblici con la consegna della Torah sul Monte Sinai.

Alcune usanze e pratiche per Shavuot:
- Per commemorare la consegna della Torah al Sinai c'è una tradizione di stare svegli tutta la notte a studiare testi ebraici in quello che viene chiamato un tikkun.
- A Shavuot viene letto il libro di Ruth.
- Tradizionalmente a Shavuot vengono mangiati  prodotti caseari (come le cheesecake).
- Per sottolineare l'origine agricola di Shavuot, alcuni decorano la loro casa e le sinagoghe con un tema floreale.

giovedì 17 maggio 2018

Veglia di preghiera per la pace a Gerusalemme, 'madre di tutti'


Gerusalemme  – I fedeli della diocesi di Gerusalemme si raccoglieranno in preghiera il 19 maggio, vigilia della Pentecoste, per chiedere “allo Spirito Santo di illuminare i cuori e cambiare la mente dei leader politici, perché si incontrino per risolvere questo conflitto che dura ormai da quasi 100 anni”.





Mons. Pizzaballa esprime dolore per i violenti scontri di questi giorni, “ennesima esplosione di odio e violenza, che sta insanguinando ancora una volta la Terra Santa”. “Ancora una volta come in una sorta di circolo vizioso, siamo costretti a condannare ogni forma di violenza, ogni uso cinico di vite umane e di violenza sproporzionata. Ancora una volta siamo costretti dalle circostanze a chiedere e gridare per la giustizia e la pace!”.


L’amministratore apostolico invita “tutta la comunità cristiana della diocesi ad unirsi in preghiera per la Terra Santa, per la pace di tutti i suoi abitanti, per la pace di Gerusalemme, per tutte le vittime di questo interminabile conflitto,” e continua: “Dobbiamo pregare di più per la pace e per la nostra conversione, e per quella di tutti”.

mercoledì 16 maggio 2018

Ramadan 2018. Dalla sera di mercoledì 16 maggio

Fino al 14 giugno, i fedeli, dall’alba al tramonto, festeggiano l’annunciazione del Corano a Maometto attraverso preghiere e pratiche di digiuno e astinenza. Quest’anno le istituzione islamiche turche hanno invitato anche a non utilizzare il web 
Dopo aver controllato la presenza della luna nuova in cielo, il 15 o al più tardi il 16 maggio inizierà il Ramadan, il periodo dell’anno in cui 1.6 miliardi di musulmani nel mondo festeggiano l’annunciazione del Corano da parte dell’arcangelo Gabriele al profeta Maometto.
Per onorare la ricorrenza, che quest’anno durerà fino al 14 giugno, i fedeli dall’aurora al tramonto praticano la totale astensione da cibi, bevande, fumo e rapporti sessuali. Un sacrificio finalizzato al controllo della propria persona attraverso la purificazione, la solidarietà e il perdono.