sabato 13 maggio 2017

Il 13 maggio

L'evento e la sua cornice storica
Cosa è successo il 13 maggio 1917?
Il secolo XX si apre con una speranza e un entusiasmo motivato dalle "meravigliose sorti" verso cui l'umanità si avvia. Poi si dimostrerà il più terribile di tutti. Per questo le apparizioni della Madonna a Fatima sono qualcosa di più di semplici rivelazioni private. Vediamo perché. 

Il 13  maggio 2017 si ricorderà il centenario delle "apparizioni'', o "mariofanie". della Vergine Maria a Fatima. Tale ricorrenza ci offre la possibilità di ritornare a quell'evento per coglierne - ancora una volta - la sua importanza.

Il contesto storico
Le apparizioni di Fatima sono "accadute" in un contesto storico difficile. variegato e complesso, per il mondo e per la Chiesa. Il XX secolo - secondo l'interpretazione dello storico Hobsbawm - può essere racchiuso tra due date significative: il 1914. con l'omicidio di Sarajevo che determina l'inizio della Prima guerra mondiale; il 1989. con la caduta del muro di Berlino. Un secolo che inizia in ritardo in considerazione del fatto che le dinamiche causanti la Prima guerra mondiale sono da rinvenire nel secolo XIX e quanto avvenuto il 9 novembre 1989 è fenomeno - a detta degli storici - non ancora concluso. II secolo XX si apre con una speranza e un entusiasmo motivato dalle, "meravigliose sorti" verso cui l'umanità sembra dover procedere. Sorti che possiamo ricondurre al positivismo. Man piano si era venuta a rafforzare una "fede" tale nelle convinzioni ideologiche e nelle certezze della scienza da contrapporsi a quella cristiana. Di contro, la Chiesa - che per tutto il XIX secolo si era considerata "cittadella assediata" - avverte sempre più la difficoltà dí dialogare, di interagire con la società e la cultura postillumínistica, tanto da spingerla a porre ín atto atteggiamenti difensivi se non a opporsi a un mondo che ormai sembra completamente slegato e autonomo rispetto alla fede.

Il Portogallo non si pone al di fuori di queste dinamiche; anche per esso l'inizio del secolo XX ha segnato il passaggio di un periodo storico con-tra.,segnato da forte instabilità politica, sociale e religiosa. Solo per ricordare - brevemente - alcune date tra le piu significative: il 1 ° febbraio 1908 vengono assassinati il re Carlo e l'erede al trono Filippo; il 5 ottobre 1910 il secondogenito Manuel viene deposto da un colpo di Stato militare, segue la proclamazione della repubblica; il 20 aprile 1911 viene promulgata la legge separatista fra Stato e Chiesa, avente come scopo quello di togliere ad essa autonomia, rilevanza giuridica, e di ottenere la completa scomparsa del cristianesimo, al più tardi entro due generazioni. Seguiranno esilii, carcerazioni, spoliazioni di chiese, monasteri e l'incameramento dei beni ecclesiastici. All'inizio della "Grande guerra" (1914-1918), il Portogallo cercò di mantenere una posizione neutrale, ma l'alleanza con l'Inghilterra e la necessità di proteggere le colonie lo costrinsero a intervenire. La Chiesa portoghese si schierò con i non interventisti. Questo vissuto di insicurezza politica, di crisi economica, alimentavano nel popolo un forte desiderio di religiosità. Nella stessa Fatima, che vede partire tanti suoi figli per rafforzare le fila dell'esercito, il popolo allontana la paura della guerra con le preghiere e con il ricorso al patrocinio della Vergine.

Le apparizioni
Proprio nel villaggio di Fatima il 13 maggio 1917 accadde qualcosa di straordinario. Tre pastorinhos, i fratelli Francesco e Giacinta Marto, di 9 e 7 anni, e la loro cugina Lucia dos Santos di 10 anni — che già un anno prima erano stati destinatari dell'apparizione dell'Angelo della pace — come al solito, dopo la messa del mattino, condussero al pascolo le pecore a Cova da Iria e vennero sorpresi da un lampo. Pensando a un cambio repentino del clima, Lucia invitò i cugini a far ritorno a casa. Nella discesa dal pendio vennero nuovamente sorpresi da un lampo, ed essi videro su una piccola quercia una donna vestita di bianco più brillante del sole, «la luce la circondava o piuttosto emanava da lei. [...] Noi eravamo vicino a lei [...] a un metro e mezzo di distanza, più o meno. Lei sembrava avere più di diciotto anni»: con queste parole Lucia descrive quell'incontro. La donna, di cui i pastorelli ignoravano ancora l'identità, chiese loro di ritornare «qui (Cova da Iria) per sei mesi di seguito, il 13 di ogni mese, alla stessa ora». Nel corso della terza apparizione (13 luglio 1917), come si evince dall'interrogatorio dei tre fanciulli, la bianca Signora affidò a Lucia e a Giacinta un segreto da non rivelare a nessuno, eccezion fatta per Francesco. Solo nel 1941, «con il permesso del cielo», Lucia rivelò le prime due parti del segreto. Tre anni dopo, il 3 gennaio 1944, per ordine del vescovo di Leiria e della Vergine, scrisse la terza parte del segreto, che verrà svelata per volontà pontificia il 13 maggio 2000, durante la beatificazione di Francesco e Giacinta. Il 13 ottobre 1917 le visioni terminarono e — quasi a sigillo di quanto accaduto in quei mesi a Fatima — migliaia di persone lì accorse poterono esser testimoni di un fenomeno prodigioso, detto il "miracolo del sole" o "la danza del sole". Conclusisi gli eventi mariofanici, i pastorelli tentarono — certo per come possibile — di riprendere la vita di sempre. La fama dei fatti di Fatima si diffuse ben presto in tutto il mondo. Lo storico di Fatima, J. M. Alonso, attesta altre apparizioni "complementari": la Vergine infatti aveva promesso che sarebbe ritornata ancora due volte. Nel 1919, dinanzi al flusso di pellegrini che si recavano a Cova da Iria, il vescovo della diocesi di Leiria-Fatima, monsignor José Alves Correia da Silva, costituì una commissione per studiare il caso e iniziare le indagini canoniche ufficiali. Dopo lunghi dibattiti durati undici anni, con il consenso di papa Pio XI, nell'ottobre del 1930 il vescovo Silva annunciò i risultati dell'inchiesta in una lettera pastorale nella quale dichiarava il carattere soprannaturale delle visioni che i tre pastorenhos avevano avuto presso la Cova da Iria, dal 13 maggio al 13 ottobre 1917, e sì approvava ufficialmente il culto in quel luogo. Francesco e Giacinta morirono a distanza di circa due anni o poco più dai fatti, senza vedere il riconoscimento da parte della Chiesa dell'evento di cui erano stati testimoni e custodi. Il primo morì il 4 aprile 1919, a causa della febbre "spagnola"; la seconda il 20 febbraio 1920 si spense, dopo lunga malattia, in ospedale lontano dai familiari. Lucia entra come postulante presso le Sorelle di Santa Dorotea a Pontevedra (Spagna), ma nel 1948, desiderosa di silenzio e di preghiera, entra nel convento carmelitano di Coimbra (Portogallo), dove resterà fino alla morte (13 febbraio 2005). Caratteristiche Fra le apparizioni mariane succedutesi nel corso dei secoli, quelle di Fatima sono senza dubbio le più "profetiche", ma anche le più "politiche". Tali caratteristiche sono provate dalla presenza di alcuni elementi: si parla di guerre mondiali; si fa riferimento alle nazioni, come negli scritti dei profeti, e in modo particolare si menziona la Russia dell'epoca e il suo espandersi militarmente e ideologicamente; si richiede l'intervento del Papa e dell'episcopato mondiale; si rivolge a tutti i fedeli e all'umanità in genere. Ha veramente un respiro mondiale. L'ombra luminosa della "bella Signora" si spande per tutto il secolo XX, il più terribile e sanguinoso della storia mondiale. Basti ricordare: le due guerre mondiali; i totalitarismi e tutto ciò che da essi è seguito; l'ateismo con persecuzioni religiose sistematiche; le rivoluzioni sanguinose; le guerre civili; le corse agli armamenti e la minaccia di una guerra nucleare. È in questo scenario tenebroso e tragico che la Vergine di Fatima sorge come "visione di pace" e immagine di speranza. Gli eventi di Fatima potrebbero essere assunti davvero come chiave ermeneutica per comprendere il secolo XX. Ciò era stato ben compreso da Giovanni Paolo II, che nel 1997 ha dichiarato: «Il richiamo della Vergine a Fatima avvenne all'inizio del secolo XX e, pertanto, fu diretto, in modo particolare, a questo secolo». Ma l'evento mariofanico e il suo messaggio di conversione, di ritorno a Dio, di preghiera, rivolto non solo ai singoli ma a tutte le nazioni e ai popoli, è anche nostra eredità, di uomini e donne del secolo XXI. La Madre del redentore, con la sua presenza e il suo evangelico messaggio, ci sprona costantemente a uscire dalle nostre vie fallaci per imboccare la via della salvezza. Il messaggio permanente di Fatima che impegna la nostra responsabilità consiste: nell'annuncio carico di speranza della provvidenza di Dio, che non lascia il mondo abbandonato a sé stesso, alla violenza, alla sopraffazione, all'agire come se Dio non esistesse, ma che fa presagire la vittoria del bene sul male, dell'amore sull'odio; nella proclamazione del primato di Dio e del suo Regno; nel costante richiamo alla conversione del cuore, al ritorno a Dio di tutta l'umanità, all'affidamento a Dio per le mani di Maria, alla preghiera come recupero di un'intimità con Dio; nell'essere disposti a sacrificare sé stessi per gli altri. Concludendo, Fatima è una sorgente che Dio, nel suo amore provvidente per ogni uomo e per il mondo, ha aperto sulla terra per poter irrorare i cuori, fecondare storie, popoli, e far germogliare i frutti buoni di una vita vissuta secondo la sua volontà.
Francesco Scorrano osm
dottorando in teologia dogmatica presso la Gregoriana;
assistente di ecclesiologia presso il Marianum
Bibliografia
Boff C. M., Mariologia sociale. Il significato della Vergine per la società, Queriniana 2007, Brescia, 630-689; De Fiores S., Fatima, in Id., Maria. Nuovissimo dizionario, vol. 1, Edb 2006, Bologna, 695-724; Laurentin R., Fatima, in Id. - Sbalchiero P., Dizionario delle «apparizioni» della Vergine Maria, Edizioni Art 2010, Roma, 268-291.

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