Venerato più particolarmente nella diocesi di Vicenza, Ursio, nato in Francia di nobili genitori, era ancora lattante, quando un pellegrino annunziò alla madre che il figliuol di lei sarebbe un dì parricida.
Passano gli anni, e Ursio cresce in corte dell’imperatore, valente della persona, esperto nell’armi. Dalla madre, che non può guardarlo senza piangere, viene a conoscere il terribile vaticinio, ed egli, senza frappor dimora, lascia la patria e se ne va con un suo compagno di Dalmazia.
Quivi uccide molti pagani, converte il re loro alla fede di Cristo, ne sposa la figliuola, e sale poi, morto il suocero, sul trono. Il padre del giovine, avuta notizia di questi casi, muove per venirlo a trovare, e càpita al reale palazzo giusto in tempo che il figliuolo era ito a cacciare. Si fa ciò nondimeno riconoscere dalla nuora, la quale lo accoglie in quel medesimo letto in cui ella riposa con un suo fanciulletto.
Il demonio, sotto sembianza di un cameriere, fa credere a Ursio che la moglie gli manchi di fede. Ursio accorre, e, ingannato dalle apparenze, uccide il padre, la moglie, il figliuolo. Segue la scoperta della verità, l’orrore del misfatto commesso, la penitenza.
Il nobile cavaliere si recò a Roma e, dopo l’assoluzione di Papa
Adriano I, trascorse una vita da pellegrino e morì il 3 maggio dell’anno 800 ai piedi del monte
Summano dov’era giunto spinto dalla fede.
Le sue spoglie sono conservate nella Chiesa in cima al monte, sotto all'altare che rappresenta con bassorilievi gli aspetti salienti della sua avventurosa vita.
Miti e leggende a Santorso
Descrizione: Passeggiata alla scoperta di San Orso e della sua storia
Data inizio evento: 01/05/2016 partenza ore 10 e ore 15.30
Luogo: da Entrata Parco Rossi, via S. Maria
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