Cinquant'anni fa veniva assassinato il pastore battista Martin Luther King.
Un esempio di vita luminoso in questo periodo di Pasqua.
Si trovava a Menphis, in Tennessee, in supporto ai lavoratori sanitari afroamericani che organizzarono uno sciopero per protestare contro gli ineguali salari e le condizioni di lavoro che causavano molte morti tra di loro che erano costretti a lavorare tra tempeste e tormente.
Il suo volo fu ostacolato a causa di una minaccia di bomba ma egli pronunciò comunque il suo discorso, che sarebbe poi stato il suo ultimo in pubblico, oggi noto come "
I've Been to the Mountaintop".
Alla fine del discorso, fece riferimento al pericolo dell'esplosivo:
"
Infine arrivai a Menphis. E alcuni cominciarono a minaciare o a parlare delle minacce che circolavano. Che cosa mi accadrà a causa di qualche malato fratello bianco? Bene, non so cosa accadrà ora. Abbiamo davanti dei giorni difficili. Ma non riguarda me adesso, perchè sono stato in cima alla montagna. E non mi importa. Come chiunque vorrei vivere una vita lunga. Una vita lunga è una buona cosa. Ma non sono preoccupato per questo ora. Io devo compiere la volontà di Dio. E lui mi ha concesso di salire la montagna. E io ho guardato al di là. E ho visto la terra promessa.
Forse non ci arriverò insieme a voi. Ma voglio che sappiate stasera che noi, come un popolo, entreremo nella terra promessa. E sono così felice stasera, da non essere preoccupato per niente altro. Non voglio spaventare nessuno. I miei occhi hanno visto la gloria della venuta del Signore!"