«Prima di essere credenti, siamo chiamati a essere umani». Le parole pronunciate da Papa Leone XIV nella catechesi dello scorso 28 maggio saranno la bussola che orienterà i lavori del World Meeting of Human Fraternity, in programma nelle giornate di venerdì 12 e sabato 13 settembre. Giunto alla terza edizione, l’appuntamento è promosso dalla Basilica di San Pietro, dalla Fondazione Fratelli tutti e dall’associazione Be Human.
“Essere umani oggi: la via della fraternità” è il tema del Meeting, che prenderà il via con 15 diversi tavoli tematici, il 12 settembre, su temi quali: amministratori e informazione, economia e finanza, salute e infanzia, sicurezza alimentare, formazione, sport e intelligenza artificiale, Terzo settore, impresa e formazione alla vita politica, salute e letteratura, lavoro, ambiente e sostenibilità. Ad ospitarli, diversi luoghi della città: dal Campidoglio a Palazzo Valentini, dalla sede della Fao a quella dell’Unione Europea. Al tavolo del Terzo settore ha già confermato la sua presenza il cardinale vicario Baldo Reina.
«L’intento è di proporre al mondo l’orizzonte della fraternità quale chiave di volta per un possibile nuovo ordine politico, economico e sociale dell’esistenza umana», ha detto il cardinale Mauro Gambetti, arciprete della Basilica di San Pietro e presidente della Fabbrica di San Pietro, nel corso della conferenza stampa di presentazione. «Il principio della fraternità universale – ha aggiunto – può offrire le coordinate per scrivere la storia di questo cambiamento epocale». Ogni tavolo, nelle intenzioni degli organizzatori, «avrà un compito: esplorare il significato dell’essere umani oggi, raccogliere buone pratiche e scegliere azioni concrete da promuovere nel proprio mondo. Desideriamo misurare l’impatto della fraternità per poi valutarne l’effetto su di noi, sulla società e sulle nostre relazioni».
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