domenica 31 marzo 2024

Buona Pasqua di Resurrezione

"Sul Calvario cambi il corso della storia. Trasformi la croce, che è un emblema di tormento, in un'icona d'amore; cambi il muro della morte in un ponte verso la vita. Trasformi le tenebre in luce, la separazione in comunione, il dolore in danza e persino la tomba - l'ultima stazione della vita - in un punto di partenza della speranza".

venerdì 29 marzo 2024

Nessuna guerra è "santa", meno ancora una di aggressione

“Nel corso dell’Operazione militare speciale, il popolo russo difende con le armi in pugno la propria vita, la libertà, la statualità, l’identità civile, religiosa, nazionale e culturale, nonché il diritto di vivere sulla propria terra entro i confini dello Stato russo unito. Da un punto di vista spirituale e morale, l’operazione militare speciale è una guerra santa”, a difesa dell’ “unico spazio spirituale della Santa Rus’” e a protezione del “mondo dall’assalto del globalismo e dalla vittoria dell’Occidente caduto nel satanismo”. Si apre con questa affermazione il documento dal titolo “Il presente e il futuro del mondo russo” approvato dal “XXV Concilio Mondiale del Popolo Russo” che si è riunito il 27 marzo nella Sala dei Sinodi ecclesiastici della Cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca sotto la presidenza di Sua Santità il Patriarca Kirill di Mosca e di tutte le Russie. “L’Operazione militare speciale – si legge nel Documento che è stato pubblicato dal sito del Servizio stampa del Patriarca di Mosca, patriarchia.ru – è una nuova fase della lotta di liberazione nazionale del popolo russo contro il regime criminale di Kiev e dell’Occidente collettivo che lo sostiene, condotta nelle terre della Rus’ sud-occidentale dal 2014”. 
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domenica 24 marzo 2024

Convertirsi all'ecologia integrale è prendersi cura degli altri

"Nutriamoci di bellezza e amore, energie per salvare il mondo" è il tema scelto per la III edizione di "Cinema per il Creato", promosso dal Circolo Laudato si' di San Giorgio in Bosco, in provincia di Padova, a cui nella giornata conclusiva, il segretario di Stato vaticano cardinale Pietro Parolin rivolge un videomessaggio. L'evento che ha preso il via lo scorso 9 febbraio si compone di letture, interventi di ospiti e proiezioni di film e documentari, ispirandosi ai temi dell'ecologia integrale contenuti nell' enciclica di Papa Francesco: Laudato si' e nell'esortazione apostolica Laudate DeumA chiusura della rassegna, per la sezione "Bellezza e amore dell'incontro", la visione ieri sera di: Solo insieme - la sorpresa di Francesco, del regista Gualtiero Peirce. Si tratta del docufilm che racconta la straordinaria esperienza vissuta dal Papa negli ultimi anni: i suoi incontri dei Venerdì della Misericordia, l'iniziativa nata nel 2015 durante il Giubileo della Misericordia, incontri a sorpresa con i più vulnerabili in cui Francesco ha abbracciato, accarezzato, parlato e ascoltato con semplicità, facendosi prossimo a tanti fratelli e sorelle.

martedì 19 marzo 2024

Don Peppe Diana, dopo trent'anni una vita ancora d'esempio per molti

Era il mattino presto del 19 marzo del 1994. Don Giuseppe Diana, 36 anni, era arrivato prima del solito nella sua parrocchia, la chiesa di San Nicola di Bari a Casal di Principe, in provincia di Napoli. Era il giorno del suo onomastico e, dopo la Messa delle 7.30, per festeggiarlo, aveva dato appuntamento in un bar a diversi amici per un dolce e un caffè. In chiesa erano già presenti delle donne e alcune suore. Ad aspettarlo c’era anche il suo amico fotografo Agostino di Meo. Putroppo non erano le uniche persone ad attendere don Peppe quel giorno. Sul piazzale antistante alla chiesa, poco prima, da un'auto era sceso un uomo. Nella sacrestia don Peppe si stava preparando a celebrare la Messa, indossando i paramenti sacri. Ma la celebrazione non iniziò mai, perché proprio quell’uomo dopo essere entrato in sacrestia e averlo chiamato per nome, estrasse una pistola e sparò senza pietà quattro colpi. Due in faccia e due al petto del sacerdote. La morte di don Peppe ebbe un’immediata risonanza nazionale. Ai funerali parteciperano migliaia di persone. Don Antonio Riboldi, allora vescovo di Acerra, celebrò le esequie, dicendo: “Il 19 marzo è morto un prete, ma è nato un popolo”.

domenica 17 marzo 2024

Masai ancora sotto sfratto

In Tanzania dal 2009 ad oggi nelle terre di Simba (il Re Leone) più di 150.000 Masai sono stati espulsi dal loro territorio per creare lussuose riserve di caccia grossa destinate a VIP e oligarchi di mezzo mondo (arabi, russi,  americani, in primis).

Tour operator multinazionali mettono a disposizione della loro clientela lodge a 5 stelle, elicotteri e aeroporti privati. In questi airfield delle foreste africane passa di tutto e i gestori dei voli non gradiscono che i Masai possano monitorare le loro attività.

Spostare persone e villaggi è talora necessario per realizzare infrastrutture destinate al bene comune, per esempio per la creazione di bacini idroelettrici. Ma sradicare intere comunità dalle proprie montagne (e trasferirle a 700/800 km  di distanza sulla costa dell’Oceano Indiano) per soddisfare il divertimento di una ristretta élite di cacciatori miliardari appare politicamente e moralmente inaccettabile.

La cacciata delle comunità Masai dalle loro terre in Tanzania  è uno dei tanti esempi dello “approccio predatorio verso l’Africa” criticato più volte da Giorgia Meloni nell’ambito della presidenza italiana del G7. Nel novembre 2023 la Corte di appello della Tanzania ha emesso per la prima volta una  sentenza favorevole alle proteste delle comunità Masai e questo è un elemento positivo.

Tuttavia si tratta solo  di una prima tappa per una vicenda politica e giudiziaria che si trascina da tre decenni e che si protrarrà per lungo tempo ancora. L’Italia, volendo, potrebbe dare un contributo positivo sulla scia della  posizione assunta recentemente dal Parlamento europeo.

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venerdì 15 marzo 2024

15 marzo: Le richieste d’aiuto per disturbi alimentari sono triplicate

È un fenomeno drammatico in continua crescita: in Italia sono circa tre milioni le persone affette da disturbi alimentari e della nutrizione. I dati del ministero della Salute, diffusi in vista della “Giornata nazionale del Fiocchetto Lilla” che ricorre oggi, parlano di un aumento del 30% dei casi dopo la pandemia e il lockdown, ma la tendenza in salita non si ferma. E l’anno scorso i decessi per le complicanze legate all’anoressia o alla bulimia sono stati 3.780. Si tratta della prima causa di morte tra i giovanissimi dopo gli incidenti stradali: il 70% dei malati, infatti, è in età adolescente. «All’inizio del 2000 le persone che soffrivano di disturbi dell’alimentazione in Italia erano circa 300 mila ma negli ultimi tre anni le richieste di aiuto che ci arrivano da chi chiama il numero verde 800180969 sono triplicate» commenta Laura Dalla Ragione, psichiatra, direttrice della Rete Disturbi del Comportamento Alimentare (Dca) dell’Usl 1 dell’Umbria e responsabile del servizio telefonico nazionale attivato dall’Iss. E secondo un'analisi dell'Osservatorio sui Dca, su uno studio realizzato dal servizio di psicologia online Unobravo, il 79,4% delle persone che sostengono di non aver un buon rapporto con il cibo sono donne. Tra gli altri dati che emergono dall'indagine è che tra i soggetti che chiedono un supporto psicologico solo il 9,3% ha una diagnosi mentre il 28,1% degli utenti coinvolti nell'analisi parla di episodi riconducibili a un possibile binge eating disorder, ovvero frequenti abbuffate dopo le quali si manifestano sintomi fisici o psicologici (l'82,5% sono donne, quasi la metà tra i 25 e 32 anni). 

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giovedì 14 marzo 2024

La voce.dei Popolo indigeni


Hai mai sentito parlare di #TribalVoice?

È un progetto molto semplice: video-testimonianze di indigeni da tutto il mondo che raccontano delle loro lotte, terre e culture e di tutto ciò che per loro è importante!

Ecco alcune frasi estratte dai nostri Tribal Voice:

“Noi indigeni non moriamo solo quando uccidono i nostri leader. Moriamo collettivamente quando ci portano via la nostra terra.” - Célia, popolo Xakriabá, Brasile;

"I 'colonos' mi hanno messo Maria. Ma io non sono Maria. Il mio nome è Jenawen." - Jenawen, popolo Nukak, Colombia;

"Stanno mercificando la natura. Oggi si vende l'acqua, la foresta, si vendono l'aria e la terra.” - Ninawa, popolo Huni Kui, Brasile

"Se gli stranieri continueranno a tagliare gli alberi, i nostri parenti incontattati non sapranno più come sopravvivere... Dobbiamo proteggere la foresta che rimane.” - Porai, popolo Ayoreo, Paraguay

"Dobbiamo decolonizzare la conservazione perché la gente [indigena] riabbia quel che è suo”. - Yannick Ndoinyo, popolo Masai, Tanzania

Hai già visitato la nostra pagina dedicata? 
Segui il link, scorri tutti i Tribal Voice: slvint.org/TribalVoice 

Sogna ragazzo, sogna

“Vecchioni mi ha dato uno spessore che mai avrei sognato”, ha raccontato il cantante ad Avvenire. Il professore ha dimostrato simbolicamente fiducia verso la nuova generazione lasciando completare il suo pezzo storico proprio ad Alfa: “Un grande segno. Oggi c’è tanto cinismo sulle nuove generazioni, perché viviamo sui social, cosa difficile da capire per gli adulti. Siamo molto poco politici, sembriamo una gioventù ‘sdraiata’, ma in realtà abbiamo valori diversi e persone come il professore comprendono la nostra vitalità. Siamo pieni di ansie, bloccati, irrisolti. Ma abbiamo valori importanti: tutte le battaglie sulla parità di genere e l’ecologia sono state mosse in primis dalla mia generazione. Le nostre sono battaglie poco politiche e molto ideali, la mia generazione cerca bellezza”, ha detto il giovane.

Alfa è spesso visto come un’alternativa alla sua generazione, lontano dall’universo dei trapper: “Io sono tutt’altro che risolto, ma ho un approccio diverso. Sono una persona che soffre e ha ansia come tutti, ma dopo il Covid ho avuto un modo di reagire diverso. Penso che ci sia tanto egocentrismo, le persone non riescono a uscire dai propri pensieri. Io per crescere in primis ho iniziato a osservare, essendo un timido”.

mercoledì 13 marzo 2024

70 anni felici in un polmone d'acciaio

E' morto Paul Alexander, l'uomo che dopo essere sopravvissuto da bambino alla poliomielite ha vissuto più di 70 anni all'interno di un polmone di ferro.
Lo riportano diversi media internazionali citando un aggiornamento sulla sua pagina GoFundMe dove è stato annunciato il decesso.
Alexander poteva lasciare il suo polmone d'acciaio solo per alcune ore dopo aver imparato a respirare, e usava un bastoncino di plastica con una penna attaccata per battere su una tastiera e riuscire a comunicare. Nel 2020 aveva pubblicato la storia della sua vita in un libro dal titolo 'Tre minuti per un cane'.

Conosciuto come "Polio Paul", la sua storia negli anni ha fatto il giro del mondo. Contrasse la malattia virale nell'estate del 1952 quando aveva sei anni e rimase paralizzato dal collo in giù. Fu portato d'urgenza in un ospedale del Texas e si risvegliò all'interno del cilindro di metallo dove ha poi trascorso il resto della sua vita. Ma il polmone d'acciaio non lo fermò: frequentò il college e divenne avvocato.

lunedì 11 marzo 2024

Bhatti, 13 anni dall’omicidio del leader cristiano operatore di pace in Pakistan

“Credeva nella verità e nella giustizia anche a prezzo della propria vita, un impegno tutto illuminato dalla fede”, questo è solo uno dei ricordi che hanno celebrato la figura di Clement Shahbaz Bhatti, avvocato, cattolico pakistano e ministro delle Minoranze religiose del Pakistan, ucciso il 2 marzo 2011 a 42 anni, in un attentato condotto dagli estremisti islamici con l’intento di silenziare una voce che si batteva per gli oppressi e a favore della libertà religiosa.


L’omaggio a Shahbaz Bhatti è stato organizzato dall’Associazione Cristiani Pakistani in Italia e si è tenuto a Roma lunedì 11 marzo presso Palazzo Giustiniani, sede degli uffici del Senato della Repubblica. Un evento animato da esponenti della politica, delle istituzioni e di diverse confessioni religiose che riconoscono in Shahbaz il servizio incondizionato di “un operatore di pace” che con il suo esempio ha illuminato uomini e donne di tutto il mondo.

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Via al Ramadan senza tregua per la Striscia di Gaza


Milioni di musulmani in tutto il mondo si preparano all'inizio del mese sacro islamico di Ramadan, atteso per oggi o martedì a seconda del paese in cui si trovano.

Questo mese particolarmente importante avrebbe potuto segnare la fine delle ostilità o l'inizio di una tregua in Israele e nei territori palestinesi, nel conflitto senza precedenti nella storia del Medio Oriente recente. Il pensiero della comunità islamica mondiale va, dunque, soprattutto alla Striscia di Gaza, a chi è sotto le bombe. “Loro hanno iniziato il Ramadan molto prima di tutti gli altri, un digiuno forzato a causa della mancanza di cibo e d'acqua a loro va il nostro pensiero”, ha detto l'Ucoii, Unione delle comunità islamiche italiane. 

Ieri anche Papa Francesco ha lanciato un messaggio all'Angelus: "Stasera i fratelli musulmani inizieranno il Ramadan. Esprimo a tutti loro la mia vicinanza".

Da RaiNews

venerdì 8 marzo 2024

Due sorelle cantano sotto il burqa, simbolo dell'8 marzo

 

Mentre il mondo osservava il ritorno al potere dei talebani nell’agosto 2021, due sorelle di Kabul erano tra milioni di donne in Afghanistan che potevano sentire direttamente il nuovo regime stringere la presa su di loro.
Hanno deciso che non potevano semplicemente restare a guardare mentre le libertà delle donne venivano limitate, e hanno iniziato segretamente a usare il potere delle loro voci per resistere.
Mettendosi in grave pericolo in un paese in cui i musicisti possono essere arrestati, hanno avviato un movimento di canto sui social media noto come Last Torch.
"Noi canteremo ma potrebbe costarci la vita", ha detto uno di loro in un video registrato, prima che iniziassero la melodia.

È stato pubblicato nell’agosto 2021, pochi giorni dopo la presa del potere dei talebani, ed è diventato rapidamente virale su Facebook e WhatsApp.
Senza alcuna esperienza musicale, le sorelle, che indossano il burka per nascondere la propria identità, sono diventate un fenomeno musicale.
"La nostra lotta è iniziata proprio sotto la bandiera dei talebani e contro i talebani", dice Shaqayeq (nome di fantasia), il membro più giovane del duo.
"Prima che i talebani salissero al potere, non avevamo mai scritto una sola poesia. Questo è ciò che ci hanno fatto i talebani". 

Una era una famosa poesia della defunta Nadia Anjuman, che la scrisse in segno di protesta contro la prima presa del potere da parte dei talebani nel 1996.

"Come posso parlare di miele quando la mia bocca è piena di veleno?
Ahimè la mia bocca è sfondata da un pugno crudele…
Oh, per il giorno in cui romperò la gabbia,
Liberatevi da questo isolamento e cantate con gioia
".

Da BBC

domenica 3 marzo 2024

Idee sbagliate che mettono in pericolo la sopravvivenza degli animali selvatici

Il 3 marzo si celebra il World Wildlife Day, promosso dall’Onu per tutelare fauna e flora selvatiche e far conoscere il loro ruolo fondamentale per la nostra sopravvivenza e il Wwf e il Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze (CICAP) colgono insieme l’occasione per anticipare i contenuti del report “La sfortuna è farli estinguere” realizzato per la GAS – Giornata Anti Superstizione, che ricorrerà venerdì 17 maggio. Parafrasando un noto proverbio, le due organizzazioni sottolineano: «Paese che vai, tradizione che trovi. Portafortuna, antimalocchio, poteri magici, farmacologici, afrodisiaci: molte sono le credenze popolari, antiche e moderne sui presunti benefici portati da prodotti animali o parti di essi e diffuse in tutto il mondo, Italia compresa. Ma gli effetti che queste comportano su molte specie selvatiche sono purtroppo pesanti portando queste spesso sull’orlo dell’estinzione».

sabato 2 marzo 2024

Arriva in Italia la serie TV su Gesù

Su Tv2000, per la prima volta su una televisione italiana in chiaro, arriva la serie tv The Chosen (Il Prescelto), in onda dal 4 marzo ogni lunedì alle ore 20.55. Un innovativo dramma storico basato sulla vita di Gesù, vista attraverso gli occhi di coloro che lo hanno conosciuto, ambientata sullo sfondo dell’oppressione romana nell’Israele del primo secolo.

E’ la prima serie tv in più stagioni dedicata a Cristo. Un progetto partito dal basso negli Stati Uniti (finanziato tramite crowdfunding) e lanciato nel 2019 gratuitamente sul web e a pagamento su varie piattaforme tv, che ha raggiunto finora oltre 200 milioni di spettatori, oltre 770 milioni di visualizzazioni di singoli episodi e che conta più di 12 milioni di follower sui social media.

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